Giorno: 23 Luglio 2014

"Degli sprechi Rai il catalogo è questo. Una strada nuova per avvicinarsi alla Bbc", di Milena Gabanelli

Non si crescerà mai senza riforme, che vuol dire taglio agli sprechi e investimenti. Il tempo è poco e servono soldi subito. La strada più rapida sarebbe quella del rientro dei 300 miliardi depositati su conti esteri, con versamento delle relative somme evase. Però ci vuole la legge che sanziona pesantemente i grandi evasori, e che esiste in tutti i Paesi civili. Quella legge è pronta sul tavolo da due anni, ma ancora non vede la luce, per non aggredire troppo coloro che hanno impoverito il Paese e le loro aziende trasferendo gli utili su conti cifrati. E allora, oltre ai tagli giustissimi ai superstipendi, agli 80 euro in più per chi ha meno di 1.500 euro al mese, quali sono le idee concrete per evitare la chiusura di migliaia di aziende private, e quali le idee di rilancio delle aziende pubbliche sane? Fra le tante dichiarazioni di Renzi su come uscire dalla depressione generale c’è anche quella di pensare a una Rai che contribuisca alla rinascita del Paese. Certamente avrà un piano, ma per …

"Non c'è Europa senza una politica estera", di Adriana Cerretelli

L’Europa ha lanciato ieri il secondo ultimatum alla Russia di Putin in meno di un mese. Il primo è andato a vuoto, dimenticato. Il secondo forse non farà la stessa fine perché, se di fatto si può provare a chiudere un occhio sull’annessione della Crimea e sui torbidi della crisi ucraina in bilico tra guerra civile aperta e scissione, perfino per la cinica Europa diventa difficile ignorare il crash di un aereo di linea. L’aereo abbattuto da un missile partito dall’Ucraina separatista e i suoi 298 morti, quasi 200 olandesi. Forse, se la Russia continuerà a non cooperare per fermare i secessionisti da Kiev, le sanzioni europee, finora poco più che simboliche, faranno dunque un salto di qualità per colpire settori-chiave come mercato dei capitali, difesa, high-tech, energia. Forse, perché ancora non sono state messe a punto, perché tra i 28 non c’è ancora l’accordo, escluse ieri le dovute parole forti di condanna dei ministri degli Esteri Ue sull’onda di un’unanime e unitaria reazione emotiva. Forse, infine, perché ci vorrà un vertice straordinario dei capi …

"Il labirinto delle garanzie", di Michele Ainis

Il Titanic delle riforme rischia d’affondare sbattendo contro un doppio iceberg. L’elezione diretta del Senato, in primo luogo: respinta dal governo, però caldeggiata da Grillo, auspicata da Alfano, bramata da un fronte eterogeneo del dissenso tra le file del Pd e di Forza Italia. E in secondo luogo le preferenze per eleggere i nuovi deputati, negate anch’esse dall’ Italicum , ma agognate anch’esse come il primo amore. Errore: non è su questi ostacoli che può interrompersi la navigazione. Dopotutto, «Batman» Fiorito ottenne 26 mila voti di preferenza. E un Senato non elettivo costituisce la regola in Europa: funziona così in Francia, Germania, Austria, Olanda, Regno Unito, e almeno parzialmente in Belgio e in Spagna. Dov’è allora lo scoglio? Sott’acqua: c’è, ma non si vede. Come la trama impercettibile di relazioni e di reciproche influenze tra i poteri dello Stato, come il gioco di pesi e contrappesi che garantiscono la tenuta del sistema. Ecco, le garanzie. Il bicameralismo paritario rispondeva a quest’ultima funzione, nel bene e nel male. Se ce ne sbarazziamo, se al contempo iniettiamo …

"Da invenduto a social housing, piani di riconversione", di Mauro Salerno

Potrebbe arrivare già oggi in Consiglio dei ministri il disegno di legge delega per la riscrittura del Codice degli appalti. Lo ha confermato ieri parlando all’assemblea dell’Ance Riccardo Nencini, il viceministro alle Infrastrutture che segue in prima persona la partita della riforma. Ma a Porta Pia si lavora a un altro tema caldo sul fronte sociale e sensibile per i costruttori: trasformare le abitazioni rimaste invendute a causa della crisi, in un bacino di nuovi alloggi popolari, utile a stemperare la tensione abitativa nelle grandi città e a ridurre il «magazzino» rimasto in pancia ai costruttori. «Stiamo studiando una soluzione a un tavolo cui partecipano anche l’Abi, Cdp e sono presenti anche i costruttori – ha spiegato il viceministro -. Dobbiamo trovare una soluzione a un problema paradossale: da una parte abbiamo l’emergenza casa in alcune grandi città, dall’altra abbiamo uno enorme stock di case rimaste invendute». La soluzione cui si sta pensando ai piani alti di Porta Pia è quella di istituire un fondo capace di trasformare un parte degli immobili che non hanno …

"Le «piccole» che battono la crisi", di Andrea Biondi

Proiettate oltreconfine, con una crescita media annua 3 volte superiore ai settori La Nuceria Adesivi (55 milioni di euro ), nata a metà degli anni 80 con sede a Nocera Superiore e attiva nel settore delle etichette e dei nastri adesivi è una delle aziende (che si contano sulle dita di una mano) autorizzate a produrre i bollini ottici farmaceutici. «Abbiamo creato un software che ci permette di dialogare in real time con i programmi dei clienti, che in genere sono multinazionali della cosmesi e della detergenza», spiega il direttore generale Guido Iannone, 30 anni. Ma fra chi ha legato il suo core business a innovazione e digitale un testimonial d’eccellenza è anche la Sigma, attiva nell’automazione industriale, 44 milioni di ricavi, con sede ad Altidona (Fermo), di cui tutti hanno inconsapevolmente contezza quando si avvicinano a bancomat o biglietterie self service (che produce). Altro caso è quello di EidosMedia, numero uno mondiale nel settore dei sistemi editoriali, con sede a Milano che ha fra i maggiori clienti «anche Newscorp », dice Gabriella Franzini, amministratore …

"Investimenti per 1,4 mld e 25mila posti di lavoro", di Luigina Venturelli

La politica industriale, o meglio, l’assenza di una politica industriale degna di questo nome, è stata in questi anni una costante fonte di conflitto tra i sindacati e Palazzo Chigi, chiunque ne fosse l’inquilino. E certo non ha fatto eccezione l’esecutivo guidato da Matteo Renzi, a cui le organizzazioni confederali non hanno risparmiato critiche per la scarsa incisività degli interventi finora adottati in tema di lavoro. Ma i ventiquattro contratti di sviluppo firmati ieri dal presidente del Consiglio – per un valore complessivo di 1,4 miliardi di investimenti, di cui 700 milioni provenienti dalle casse pubbliche attraverso fondi Ue, in grado di salvaguardare o creare 25mila posti di lavoro, l’80% dei quali al Sud – hanno modalità e finalità concrete e ben definite, che raramente si riscontrano in provvedi- menti politici. I PROGETTI CO-FINANZIATI Nei contratti di sviluppo finora siglati, 12 già stipulati nei mesi scorsi e 24 autorizzati ieri, ci sono infatti interventi di sostegno a progetti strategici nei settori industriale, agro-alimentare, turistico e della tutela ambientale. Con nome e cognome. Ci sono 71 …

“Crac comunali colpa dei tagli 17 miliardi nel giro di sei anni”, di Federico Fubini

Forse nemmeno lui aveva mai fatto esattamente i conti. Ma Piero Fassino, sindaco di Torino (eletto per il Pd) e presidente dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni, non è sorpreso dalla constatazione che le città paralizzate dai debiti in Italia sono circa 180. «Per molte amministrazioni la situazione finanziaria è estremamente precaria — concede — ma pochi si rendono conto che i Comuni in questi anni hanno affrontato sacrifici maggiori dello Stato centrale o delle Regioni». Insomma i dissesti sono dovuti ai tagli, non all’eccesso di spesa o alla contabilità creativa dei sindaci? «Basta guardare alle cifre. Tra il 2008 e il 2013 i comuni hanno avuto una riduzione di risorse per 17 miliardi di euro. Una metà dovuti a minori trasferimenti dello Stato centrale, un’altra metà come contributi al patto di stabilità interno sotto forma di versamenti o di tagli. Mi pare una somma rilevante e questo ha messo in difficoltà tutti i Comuni». Vuole dire che i Comuni contribuiscono alla riduzione di spesa più degli altri rami dell’amministrazione? «I dati Istat dimostrano che nel …