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Per la raccolta delle adesioni volontari per l’emergenza Abruzzo contattare il numero 848-888800 messo a disposizione dal Pd.

È tornato il sole in Abruzzo nel primo giorno dopo il dramma del terremoto. Questa mattina si continua a scavare tra le macerie in cerca di sopravvissuti o per recuperare i corpi senza vita. Attualmente il numero dei morti è di 179, 34 le persone sono ancora disperse, 17 mila i senzatetto e 100 le persone salvate. Nella notte ancora fredda, tra la paura per qualche scossa di assestamento, sono stati distribuiti 18mila pasti.

Prosegue lo sforzo per assicurare a tutti gli sfollati un posto per dormire. Il vice capo dipartimento della Protezione civile Marta Di Gennaro ha assicurato che verranno montate 7000 tende per garantire un alloggio ad almeno 40mila persone. Nel frattempo sono state ripristinate le linee di gas ed energia ed entro domani sarà tutto avviato ed utilizzabile comprese le tende sociali.

“L’Italia si sta mobilitando con la parte migliore di sé. Ovunque si assiste ad un moto spontaneo di solidarietà. Ma in Abruzzo la situazione e’ di una gravità enorme. Per questo chiediamo al governo di valutare il ricorso agli aiuti internazionali”. Questo è stato l’appello che il segretario del Pd, Dario Franceschini, ha rivolto all’esecutivo per affrontare al meglio la situazione di emergenza che si è determinata dopo il sisma de L’Aquila.

“Non c’è nulla di male- aggiunge il leader democratico- il governo valuti il ricorso alle strutture internazionali di protezione civile. Noi stessi in passato abbiamo offerto il nostro aiuto ad altri paesi, come la Turchia”.

Nel suo discorso in Aula della Camera, Dario Franceschini aveva già dichiarato che questo “è il momento dell’azione, è il momento della solidarietà. L’Italia, come sempre in queste situazioni, si sta mobilitando spontaneamente dappertutto, dal nord al sud: si stanno mobilitando le istituzioni, le associazioni ed i cittadini. Di fronte a persone che hanno perso la vita e di fronte al dolore delle persone che hanno perso i familiari, mentre ancora si lotta per salvare delle vite dalle macerie, si accantona lo scontro politico. Il Governo deve agire con la massima tempestività possibile: in poche ore, deve trovare alloggi, trovare cibo e consentire di superare le prime difficoltà, come l’assistenza sanitaria. Ma anche l’opposizione deve fare la sua parte: proveremmo vergogna anche solo pensando di imboccare la strada della speculazione politica di fronte ad un disastro di questo tipo. Questa è stata subito la scelta che ha fatto il Partito Democratico: un’opposizione che si assume la sua parte di responsabilità e che cerca di fare la sua parte”.

“Ho telefonato al Presidente Berlusconi – ha continuato Franceschini – dando la disponibilità del Partito Democratico con le sue strutture, le sedi dei suoi circoli, con i suoi militanti e con la propria organizzazione a fare tutto ciò che è possibile. Abbiamo messo la nostra rete capillare a disposizione delle strutture della Protezione civile, naturalmente perché sono le strutture della Protezione civile che ci devono dire in che modo e in che forma è utile un aiuto che si aggiunge a quello dello Stato”.

“Noi siamo pronti in modo aperto – ha concluso Franceschini – ad un confronto per migliorare il nostro sistema di prevenzione dei rischi sismici, per intervenire nella costruzione di nuovi edifici, affinché come elemento obbligatorio e dovuto questi edifici siano sempre in grado di affrontare il rischio che nel nostro Paese vi sarà sempre. Siamo anche pronti ad individuare insieme come mettere maggiore organizzazione e maggiori risorse al nostro sistema della protezione civile”.

7 aprile 2009

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