Giorno: 10 Agosto 2009

Una informazione di voci libere

Che si fa quando il Pil affonda e i disoccupati aumentano ogni giorno a palazzo Chigi? Ci si mette in poltrona e si appuntano i titoli dei tg per scoprire quanto sono brutti, sporchi e cattivi quei giornalisti del Tg3 che si ostinano a parlare di questo. Tanto che poi durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, quando una giornalista del Tg3 rivolge una domanda a Silvio Berlusconi lui non perde occasione per ribattere sottolineando che nell’edizione del giorno prima il suo telegiornale aveva “quattro titoli tutti negativi”. E aggiunge: “È una cosa che non dobbiamo più sopportare, non possiamo più sopportare che la Rai sia l’unica televisione pubblica al mondo che con i soldi di tutti attacchi il governo”. Già perché mai tutti i cittadini dovrebbero pagare il canone e ricevere un’informazione obiettiva’ Meglio pagare per della propaganda, nell’ottica di non disturbare il manovratore. Tanto è sicuro della sua stramba idea di servizio pubblico il proprietario del principale gruppo privato concorrente da arrivare a dire che “c’è una sinistra che attacca e una maggioranza …

“La stagione sciocca del mezzogiorno”, di Luigi Spaventa

Nel gergo giornalistico anglosassone il periodo di piena estate viene chiamato silly season, stagione sciocca con tutti in vacanza, mancano notizie di rilievo, a meno di disastri naturali o geopolitici, tal che i giornali devono andare a caccia di spunti e temi più frivoli con cui riempire le pagine. Quest’anno, dopo lunga assenza dalla scena politico-economica e dalla memoria (salvo qualche annoiato commento sul rapporti della Svimez), il povero nostro Mezzogiorno è stato servito caldo, e, per così dire, infrivolito, onde ravvivare la silly season. Che cosa c’è di nuovo? Non è facile capirlo. Per ragioni giuste o sbagliate, le aree sottosviluppate del paese parevano espunte dall’agenda di questo governo; i fondi ad esse destinati erano stati posti sotto sequestro, con il presidente del Consiglio nominato loro custode. Ma govemo e maggioranza si sono trovati politicamente costretti a riparlare di Mezzogiorno quando, con vespri vittoriosi, la Sicilia è riuscita à riprendersi la sua quota. La premessa enunciata per dare ragione di questo rinnovato interesse è la seguente: il Mezzogiorno è questione nazionale, per affrontare la …

“Le stragi di Cosa nostra. Personaggi e interpreti. Piccolo dizionario di mafia” di Francesco La Licata

Da Riina a Capaci: ecco perché si riaprono le indagini sugli attentati. Ci sono parole della cronaca che entrano nell’immaginario, evocano fatti e situazioni come icone immaginifiche. Eppure non sempre chi osserva o legge dall’esterno riesce a comprenderne il senso esatto. Un piccolo dizionario forse può aiutare. A Addaura. Luogo di villeggiatura marina dei palermitani. In una delle ville della costa trascorreva l’estate Giovanni Falcone e la moglie, Francesca. Il 21 giugno del 1989 gli agenti della scorta trovarono sugli scogli una borsa da sub con 75 candelotti di dinamite innescati. L’attentato fu sventato, ma Falcone ne denunciò immediatamente l’anomalia parlando di «menti raffinatissime» che stavano dietro quella bomba. Per la prima volta si intuisce, in una grande affaire di mafia, la presenza di soggetti esterni a Cosa nostra che si servono dei boss come di una sorta di «service» adatto ai «lavori sporchi». Il processo sull’attentato fallito si concluderà in un nulla di fatto, tranne una condanna nei confronti di un sottufficiale del Sismi che – sbagliando – aveva fatto brillare il detonatore della …

“Allarme clima. Per il Pentagono è il nuovo nemico”, di Anna Zafesova

Uragani e carestie al centro dei war games dei generali Usa. Le nuove guerre saranno scatenate da fattori “ambientali”. Non solo russi, cinesi, iraniani, arabi e coreani. Nella lista dei nemici potenziali dell’America accanto a loro oggi sono apparsi tifoni, carestie, alluvioni, cicloni, tsunami. Il deserto che avanza e il ghiaccio polare che si scioglie vengono catalogati come minacce accanto a Bin Laden e Kim Jong-il. Attacchi missilistici delle potenze nucleari, codici militari violati, Stati-canaglia che rubano l’atomica, terroristi islamici che complottano per colpire le città dell’Occidente: gli incubi che per anni hanno affollato le menti degli strateghi del Pentagono non sono più questi. O almeno non solo. Forse perfino peggiori di quelli della guerra fredda, perché con la natura non si può trattare e non si può mandare una squadra di superaddestrati marines a eliminare l’effetto serra. E’ una nuova guerra mondiale. Da quest’anno il Pentagono e il Dipartimento di Stato Usa catalogano il clima come una delle minacce alla sicurezza nazionale americana. Esperti di intelligence e analisti studiano i calendari dei monsoni e …

“Clandestini, in Italia sono 1 milione”, di M. Antonietta Calabrò

Secondo l’Ocse l’1,9% della popolazione italiana è rappresentato da stranieri che non hanno permesso di soggiorno. La maggioranza degli irregolari entra in Italia con un visto e poi si trattiene oltre i termini previsti. È la stima della Caritas. Il Viminale: 500 mila le badanti Molti hanno già un lavoro, contratto chiesto per settecentomila. L’ Ocse (Organizzazione per la co­operazione economica e lo svi­luppo) stima che nel nostro Pae­se vivano tra i 500 e i 750 mila immigra­ti clandestini. Sono l’1,09% della popo­lazione italiana e il 25,6% di tutti i resi­denti stranieri. Il dato emerge dal rap­porto 2009 dedicato al fenomeno del­l’immigrazione. Ed è assolutamente in linea con quanto avviene negli altri Pae­si europei (mentre gli illegali negli Usa sono addirittura il 3,94 della popolazio­ne complessiva). Queste sono le ultime cifre «ufficiali» relative al fenomeno che sta infiammando il dibatto politico italiano dopo l’entrata in vigore del nuovo pacchetto sicurezza. Ma le valu­tazioni sull’impatto che avrà il provve­dimento di sanatoria (nel prossimo me­se di settembre) per le colf e le badanti aiutano a correggere al …

“Regioni, il buongoverno abita al Nord. Bankitalia: ultime Sardegna e Molise”, di Giovanni Parente

I ragazzi leggono male e faticano poi con la matematica “Sono destinati a posti irregolari”. Lo studio tiene conto anche del tasso di abbandono scolastico, al 25,5% nel Mezzogiorno. Il buongoverno? Non cercatelo al Sud. Nelle regioni settentrionali, le pubbliche amministrazioni sono più capaci di incidere sulla realtà economica e sociale del proprio territorio. Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Piemonte sono davanti alle altre. Le “promosse” sono tutte al Centro-Nord e infatti registrano, con l’eccezione della Valle d’Aosta, risultati superiori alla media nazionale. L’altro lato della medaglia è la parte bassa della Penisola che finisce dietro la lavagna. Con Molise e Sardegna a chiudere la graduatoria. Un Mezzogiorno che, quindi, mostra «un apparato amministrativo di gran lunga meno efficiente». A rilevarlo è un recente studio di Bankitalia, che considera le politiche nazionali e regionali nell’ultimo decennio. Gli autori della ricerca utilizzano un super-indice elaborato dal Formez. È stato costruito tenendo conto degli interventi di semplificazione, di quelli per il lavoro ma anche della capacità di rafforzare la competitività. Ai raggi X, infine, l’utilizzo delle risorse …