Giorno: 17 Agosto 2009

“Bce: “La crisi non è finita” Commercio, allarme lavoro. Confesercenti: chiuderanno 50mila negozi”, di Roberto Petrini

Altro che crisi alle spalle. Per commercianti, artigiani, piccoli imprenditori e sindacati quello che viene dalla Germania è solo un sottile filo di speranza. Certo: il ritorno del segno «più» è un messaggio di fiducia, ma quando l´inflazione è ancora sotto lo zero, la disoccupazione cresce e i consumi ristagnano, non si può essere ottimisti. A spegnere i facili entusiasmi ci ha pensato Alex Weber, presidente della Bundesbank e consigliere della Bce: «Voglio mettere in guardia dalle affermazioni secondo le quali la crisi è finita. Sono affermazioni ora premature», ha sanzionato ieri in una intervista alla Sueddeutsche Zeitung. Concetto vero tanto più in Italia dove il Pil è ancora pesantemente previsto dal governo a -5,2 per cento. «Temo un autunno difficile con imprese e casi di aziende costrette a chiudere», ha detto la presidente della Confindustria Emma Marcegaglia in una intervista alla Stampa. «In autunno molte piccole e medie imprese del Nord Est non riapriranno», ha detto l´ex presidente di Federmeccanica e deputato del Pd, Massimo Calearo. «Chimica, a partire da Porto Marghera e Sardegna, …

“Le ferie forzate dei precari della scuola”, di Bruno Ugolini

C’è chi, nel mondo del lavoro, si fa la bellezza di due mesi di ferie. Non si tratta però di un lusso da invidiare, di una situazione dorata come qualcuno potrebbe pensare. Trattasi, infatti, di ferie obbligatorie, imposte e non pagate. Questa “manna” di tempo libero è riservata a migliaia di precari della scuola. Lo ha spiegato bene una di loro, in una lettera ospitata, qualche tempo fa, dal sito della Cgil delle Marche (www.marche.cgil.it/flc/scuola). L’autrice spiega di essere una insegnante precaria, una delle tante (e dei tanti) in Italia colpiti dalle misure del ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. Ogni anno nei mesi di luglio e agosto, racconta, ci ritroviamo, improvvisamente ma puntualmente, disoccupati. Lei e i suoi colleghi sono inseriti nelle cosiddette graduatorie permanenti. Non sono dei pivellini alle prime armi. Hanno già superato uno o più concorsi dello Stato, si sono aggiornati, hanno prestato anni di servizio, hanno maturato esperienza, hanno svolto, anno dopo anno, il loro delicato lavoro di formazione ed educazione. Ma sempre in attesa di un posto stabile, un posto …

Scuola, Bastico: “Dialetto? Una Boutade, trascurati problemi veri”

Dichiarazione di Mariangela Bastico, responsabile scuola del Pd e candidata segretario PD Emilia-Romagna. Il solito repertorio ferragostano di Bossi colpisce due simboli dell’unità d’Italia: l’inno nazionale e la scuola pubblica, che ha insegnato a leggere e a scrivere a milioni di italiani analfabeti e che ha creato la lingua nazionale. Insomma che ha contribuito a fare l’Italia. E’ un attacco grave che distoglie l’attenzione dai problemi veri del Paese e dalle promesse non mantenute della Lega. Infatti, Bossi dovrebbe spiegare agli italiani perché il Governo non sta minimamente procedendo all’attuazione della legge sul federalismo fiscale, perché ha assunto solo provvedimenti centralistici, tagliando risorse agli enti locali, soprattutto a quelli virtuosi, e servizi fondamentali per i cittadini. Con la boutade sul dialetto vuole far perdere di vista i problemi reali: i durissimi tagli subiti dalla scuola pubblica, il licenziamento di tanti precari, la sparizione degli insegnanti specialisti di inglese nella scuola elementare, la riduzione delle ore di lingue europee nella scuola media, la sparizione dell’insegnamento della seconda lingua europea (francese, spagnolo, tedesco) alle medie, salvata in …

“Berlusconi e Antigone”, di Michela Marzano

Il re è nudo! E a denudare Berlusconi sono state, paradossalmente, proprio le donne, quelle stesse donne che lui pretende di adorare, anche ministre». Certo, non tutte le donne sembrano condividere l’amarezza e il fastidio che serpeggia nell’universo femminile in seguito allo scandalo del sexy-gate. Che pensano veramente le ragazze-immagine che hanno accettato di fargli da contorno, sperando un giorno, come è d’altronde accaduto, di essere promosse sulla scena pubblica indipendentemente dalle loro competenze? Che pensano tutte coloro che, più o meno inconsciamente, hanno introiettato il ruolo che il potere in carica continua a attribuire loro – dalle veline, alle attrici, passando per le madri di famiglia? Ma sono state proprio alcune delle donne più vicine al presidente del Consiglio a rompere ll cerchio magico che circondava il premier, e a mettere a nudo le défaillances di un sistema arcaico e tradizionalista che cerca in tutti i modi di perpetrare il machismo italiano. Prima di tutto Veronica Lario, la moglie, che, all’inizio di maggio, chiede il divorzio evocando le “umiliazioni” e le “stranezze” del marito. …

“Il Comune di Fondi? Per Berlusconi il problema non c’è”, di Claudia Fusani

Smentire i magistrati è tra le più antiche consuetudini del premier. Ma smentire il ministro dell’Interno che gli siede accanto davanti alla telecamere, ancora non l’aveva fatto. Succede il 15 d’agosto, succede al Viminale e su un fatto – il caso Fondi, comune dell’agro pontino di cui è stato chiesto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose da oltre un anno – che l’Italia in vacanza forse conosce poco ma è la spia di come viene gestita la sicurezza in questo paese. E di come la Lega si preoccupi di arrestare i clandestini ma poi giri la testa dall’altra parte quando il nemico sono le mafie e la criminalità organizzata. Quest’anno il premier in crisi di credibilità e di modi con cui impiegare il tempo libero, ha voluto condividere con il ministro dell’Interno Roberto Maroni il bilancio di Ferragosto sulla sicurezza. Si è presentato al fianco del ministro leghista anche per ribadire che la politica della sicurezza, tema che premia molto negli umori del paese, non è solo made in Carroccio ma anche opera sua. Ed ecco …

“Fratelli d’Italia all’autogrill”, di Antonio Scurati

Su una piazzola di sosta ti può capitare di sentirti italiano. Sei lì che risali la penisola estiva con l’auto carica di vivande e masserizie, costretto a fermarti ogni due ore per allattare o placare il pianto della bambina, all’affannosa ricerca di un’ombra stenta da pompa di benzina, la canottiera e i calzoni corti zuppi di sudore, sei lì che con il tuo corpo cerchi di schermare tua figlia dal vento di scirocco e dai rombi dei Tir che sull’Autostrada del Sole sfrecciano verso i valichi del Nord e, d’un tratto, vieni colto dal sentimento nazionale. Vedi attorno a te questa gente tornata proletaria sotto la spinta compulsiva all’esodo di Ferragosto, li vedi come te affannosi, sudati, ossessivamente prodighi di cure per l’infanzia, li vedi sbracati, caciaroni e sanguigni tanto a Caianello quanto a Panzano o a Roncobilaccio. Ovunque avverti il nucleo simbolico di una nazione irradiare dalle pile di bestseller dedicati al nostrano sistema criminale, o ai vizi pubblici e privati dell’arcitaliano leader nazionale, irradiare dalla mercificazione su grande scala della tipicità locale (le …