Giorno: 2 Agosto 2009

Bologna ricorda quella mattina del 2 agosto 1980. Fischi a Bondi.

Polemiche, fischi. Una Bologna preoccupata per la perdita della memoria e per l’umiliante vicenda delle pensioni che tardano ai partenti delle vittime, sta celebrando la strage di 29 anni fa, che provocò 85 morti e 200 feriti. Come avviene ormai ogni qualvolta ci sia un esponente di centrodestra a rappresentare il governo alla commemorazione della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, anche oggi la contestazione è arrivata puntuale nel momento in cui il ministro Sandro Bondi ha cominciato il suo intervento. Alcune centinaia di persone radunate nel piazzale della stazione hanno cominciato a fischiare e poi, continuando la contestazione, hanno voltato le spalle al palco sul quale c’erano gli oratori ed hanno abbandonato la manifestazione. I fischi a Bondi sono continuati anche durante il resto del suo intervento. Prima di lui, come da programma, erano intervenuti il sindaco di Bologna e il presidente della Associazione familiari delle vittime della strage. «Quelli che hanno fischiato sono coloro che hanno umiliato il significato profondo di questa celebrazione, che ha un significato in quantochè siamo …

“Da dove viene l’imbarbarimento di Roma”, di Vittorio Emiliani

In un solo anno Roma ha scalato la vetta dell’involgarimento, della sciatteria, dell’uso più commerciale della città e delle ville storiche. Alla vittoria del centrodestra ha dato un poderoso contributo lo “spirito bottegaro”? Tutto gli sia concesso. Anche la discoteca notturna Il tuo prossimo desiderio piantata sui gradoni di piazza di Siena (lo ha denunciato Repubblica), nel cuore della già sofferente Villa Borghese. Con molti tavoli, alberi secolari «illuminati da calde luci» (così gli uccelli possono andare altrove a cantare), «le migliori house selections dell’estate & tanti lussuosi privée, in un originale stile nautico». In piazza di Siena, vicino alla Casina di Raffaello? Sì, in stile nautico. Che forse rinfresca. Del resto, a poche pagine di distanza il soprintendente capitolino Umberto Broccoli (il primo a mezzo servizio, con la Rai), ribadiva la «messa a reddito dei beni culturali». Eppure la Villa più centrale, la meno vasta, la più frequentata durante il giorno, presenta segni evidenti di sofferenza, che confliggono con la splendida Galleria Borghese. Da anni i cittadini che la difendono denunciano questo stato di …

“Conflitto di interessi, basta silenzi. Ecco la proposta di legge Veltroni” di Giovanna Casadio

Per primo si è mosso Veltroni. Del resto, nelle ultime settimane era tornato spesso sulla questione: “Muoviamoci e battiamo un colpo sul conflitto di interessi che si è aggravato e altera gravemente la democrazia italiana”, e su cui c’è stata la “colpevole assenza” del centrosinistra, che non ha fatto quello che doveva quando poteva, cioè quando governava. Ha consegnato così l’Italia all’impero mediatico del premier Berlusconi. E quindi, l’ex segretario Pd ha presentato in corner, prima delle ferie, una proposta di legge semplice (13 articoli) e chiara: chi si trova in situazioni di conflitto d’interesse è incompatibile con le cariche di governo. Co-firmata da Roberto Zaccaria che ne ha predisposto gli articoli. Ma soprattutto – ed è quello che Veltroni rimarca – “il valore politico di questa iniziativa è per me in primo luogo nel fatto che è sostenuta e sottoscritta unitariamente da autorevoli parlamentari di tutta l’opposizione”. Hanno aderito il presidente dei deputati dipietristi, Massimo Donadi e Leoluca Orlando, per l’Udc Bruno Tabacci, il portavoce dell’associazione Articolo 21, Beppe Giulietti. Da febbraio, quando lasciò …

“Era meglio ascoltare l’esperto” di Bruno Gambarotta

Il giornale radio delle 13 di ieri ci informava che «un gruppo di giovani per ingannare l’attesa sono scesi dalle auto e si sono messi a giocare a pallone sull’asfalto rovente». Però poi, nelle edizioni successive, non ci hanno detto com’è finita la partita. Forse stanno ancora giocando, avranno organizzato un torneo in notturna con i fari delle auto. I giovani hanno capito per primi che «passante» non significa più «collegamento rapido che attraversa una determinata zona», ma «struttura in cemento e asfalto ideata per far passare il tempo». L’anno prossimo rimedieremo organizzando un torneo di calcetto fra le squadre del passante di Mestre, dell’ingresso a Savona nell’Autostrada dei Fiori, della tangenziale Nord di Milano, della Roncobilaccio-Barberino del Mugello. I veterani della Salerno-Reggio Calabria sono esclusi per manifesta superiorità. Benedetti italiani! Non leggete i giornali? Non guardate la televisione? Cosa dobbiamo ancora fare per farvi entrare in testa che siamo in crisi, il mattone non tira più, ci sono i tagli allo spettacolo e perciò quest’anno niente vacanze e niente ferie? Vi avevamo spiegato in …

“L’Italia che non vedremo”, di Enzo Bettiza

Quando si celebrerà, fra un anno e mezzo, il 150° anniversario dell’Unità, non potremo fare a meno di constatare la fragilità e la vulnerabilità di un panorama politico che fin da oggi si presenta purtroppo scisso, segnato più dalla disunione e che dall’unione nazionale. L’annosa «questione meridionale», acuitasi in questi giorni, graverà probabilmente a ridosso delle celebrazioni come il grande problema rimasto irrisolto (e perdipiù complicato dalla «questione romana») dopo la breccia piemontese di Porta Pia. La fiacchezza del consenso patriottico e storico all’anniversario, la quasi ostile indifferenza alla pericolante eredità unitaria, il «vuoto di idee» opportunamente lamentato dall’articolo di Ernesto Galli della Loggia che ha aperto un ampio dibattito sul passato e il presente dello Stato italiano, mettono radici nella faglia anche psicologica e perfino antropologica che la crisi in atto tra Sud e Nord pone ai gruppi dirigenti del Paese. I molti silenzi e balbettii sull’anniversario originano da qui. Dalla non facile soluzione di un enigma, come quello del Mezzogiorno, mai compiutamente risolto, anzi esacerbato nelle sue oscurità dall’insorgenza protestataria di una contrapposta …