Giorno: 25 Agosto 2009

“Rimbalza l’odio”, di Manuela Ghizzoni

La tragica vicenda dei migranti inghiottiti dal mare tra Malta e Lampedusa ha spinto molti visitatori del sito ad intervenire con commenti al post che riprendeva l’articolo domenicale di Scalfari su Repubblica (“Quei morti che gridano dal fondo del mare”) . Hanno scritto persone di centrodestra e centrosinistra. Qualcuno si dichiara “orgoglioso simpatizzante di Almirante”, ma non esita a manifestare la propria nausea nei confronti “di questo periodo moralmente buio” e parla significativamente di responsabilità per quella che è stata una vera e propria “strage”. Ho voluto intitolare così questo mio post parafrasando l’agghiacciante nome dato al gioco virtuale (?) promosso dal figlio di Umberto Bossi, perché, come ha lucidamente sottolineato il fondatore di Repubblica, il collante di questa maggioranza è sempre più l’odio e il richiamo ai peggiori istinti della società. La destra è alla ricerca continua di un capro espiatorio al quale imputare la sua inadeguatezza a governare. C’è la crisi? Viene negata, ma davanti alla crescente disoccupazione ci si può rifugiare dietro al paravento della presenza degli stranieri. Viviamo in una società …

“Scuola-parcheggio anziché tempo pieno, periferie a rischio”, di Adriana Comaschi

Il tempo pieno offerto quest’anno alle famiglie? «Un equivoco, su cui il ministro Gelmini ha barato». Le ore di mensa per chi ha chiesto il tempo scuola normale? Coperte a fatica e l’idea – già ventilata dalle famiglie dell’Ic 1 alla Barca – di pagare un educatore non passa, si teme che molti non potrebbero permetterselo. Le medie? Messe peggio delle elementari, «nessuno ne parla ma gli insegnamenti vengono spezzettati in modo mostruoso». BADANTAGGIO, NON TEMPO PIENO Cronache di un disastro annunciato nella periferia bolognese. L’istituto comprensivo 11 accoglie 860 bimbi del quartiere S.Donato, Pilastro compreso, dalle materne alla media, tre le elementari. In questo microcosmo da sempre cartina di tornasole della vitalità della scuola bolognese i tagli del governo si sono abbattuti in due tempi: via una cattedra in organico di diritto, via un’altra con quello di fatto. Risultato, la dirigente Maria Amigoni ha dovuto annunciare ai genitori che «io il tempo pieno non lo assicuro a nessuno, cercherò di salvaguardare le ultime classi ma non è detto. E comunque saranno tutte ore di …

“Il Pd e la sfida dei voti a Nord Est”, di Roberto D’Alimonte

Durante tutta la storia della Seconda Repubblica una sola volta la sinistra italiana ha avuto più voti della destra: nelle elezioni politiche del 2006 alla Camera (al Senato anche in quella occasione la destra prese di più), ma la coalizione dell’Unione con cui Prodi vinse per 24mila voti quelle elezioni non era solo sinistra. Era sinistra più pezzi di destra traghettati a sinistra nel 1995 (Dini) e nel 1998 (Mastella). Quando questi pezzi di destra sono tornati a destra (autunno del 2008) il governo Prodi è caduto e la sinistra è tornata a essere quello che è sempre stata nella storia del paese: una minoranza e per di più divisa. Con problemi di identità profonda, come ha riconosciuto ieri alla festa di Genova lo stesso segretario del Pd, Dario Franceschini. La sinistra italiana ha meno consensi della destra. Questa è la prima ragione della sua debolezza. Il suo maggior partito, il Pds poi Ds, non è mai andato oltre il 21,1% dei voti (1996). Le formazioni politiche confluite nell’attuale Pd, e cioè Pds, Ds, Popolari, …

«Diritto allo studio da tutelare». Intervista a Mariangela Bastico

«Lo Stato dovrebbe intervenire per tutelare il diritto allo studio. Da un lato servono provvedimenti e risorse aggiuntive per garantire almeno i libri di testo gratuiti agli studenti che non hanno superato l’età dell’obbligo scolastico, dall’altro lato servono provvedimenti che obblighino le università a rapportare le tasse ai servizi offerti e a esonerare dal pagamento gli studenti meritevoli che hanno un reddito basso». Questa è la ricetta della senatrice Mariangela Bastico, responsabile nazionale scuola del Partito Democratico, contro il caro studio. Quest’anno il set completo per la scuola arriverà a sfiorare i 900 euro a studente. Cosa ne pensa? «Questi rincari sono piombati sulle famiglie italiane nonostante il ministro Gelmini abbia fatto di tutto per limitare le libertà degli insegnanti di scegliere i libri di testo da usare. Si è addirittura parlato di libri scaricabili online. Lo scopo era quello di evitare spese troppo elevate, un obiettivo evidentemente mancato». Cosa non si è fatto per evitare questi rincari? «Innanzitutto, bisognava aiutare gli studenti che hanno l’obbligo di andare a scuola fino ai 16 anni d’età …

“Jerry Masslo, 20 anni «immobili» di schiavitù delle braccia nere”, di Alessandro Leogrande

Vent’anni fa, in quella calda estate che precedette la caduta del Muro di Berlino, il barbaro omicidio di Jerry Masslo produsse uno spartiacque nella percezione del razzismo e del «lavoro migrante» in Italia. Un fremito scosse il paese. Il 28 agosto i funerali furono trasmessi dalla Rai; il 20 settembre in Terra di Lavoro fu organizzato il primo sciopero «nero» contro i caporali legati alla camorra; il 7 ottobre un corteo di oltre 200 mila persone sfilò per le strade di Roma. Dopo l’assassinio sorsero e si moltiplicarono le prime associazioni antirazziste e si arrivò, nel 1990, alla legge Martelli sull’immigrazione. Da allora altre leggi (non sempre migliori) sono state promulgate fino alle nefandezze del recente «pacchetto sicurezza», mentre l’universo degli immigrati in Italia è profondamente mutato. Vista da questa prospettiva, il 1989 può apparire un’epoca lontana. Eppure non lo è, perché dopo la morte di Jerry Masslo altri braccianti stranieri sono stati uccisi come lui. Le nostre campagne si sono globalizzate. Da Villa Literno a Castelvolturno, da Orta Nova a Cerignola, da Vittoria a …

“Sui contratti la cgil sarà a tutti i tavoli”, di Alessandro Barbera

Ci sono i segnali di ripresa e la disoccupazione che aumenta. I banchieri centrali ottimisti e i manager tedeschi che ammettono candidamente di attendere l’esito delle elezioni in Germania per ristrutturare le aziende. Per spiegare il momento che attraversa l’economia Guglielmo Epifani usa la metafora del pozzo: «Quello in cui siamo caduti è profondo cento metri. Siamo arrivati in fondo, ma prima di tornare all’aperto passeranno anni». Il segretario della Cgil ci tiene a dire che fino a quel momento la sua organizzazione «farà la sua parte e avanzerà le sue proposte» per evitare ulteriori contraccolpi sul Paese. «Senza ideologismi», a partire dalla trattativa sugli imminenti rinnovi contrattuali che tanto preoccupano il leader della Cisl Raffaele Bonanni: «Può stare tranquillo, non siamo intenzionati ad abbandonare nessun tavolo. Si facciano dei buoni contratti nazionali, e vedrà che ne avranno un beneficio anche le intese aziendali». Eppure Confindustria, governo, Cisl e Uil vi rinfacciano ancora di non aver firmato l’accordo la scorsa primavera. «Non siamo mai stati ideologicamente contrari ai contratti di secondo livello. Tutti sanno i …

“Liberiamo il futuro. Franceschini alla festa PD”, di Marco Laudonio

Dario Franceschini debutta da segretario alla festa del partito Democratico nazionale, a Genova. Ma non è il comizio finale, a ottobre ci saranno le primarie e Franceschini si fa intervistare da Gianni Riotta, mentre in settimana sarà il turno di Bersani e Marino. Ingresso in sala sulle note di “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, canzone dell’artista genovese centrata sui migranti, e l’intervista parte proprio dal racconto della giornata in Liguria. Un incontro con i suoi comitati, ad Omegna, e poi una giornata scandita da simboli e memorie da non dimenticare: “Dobbiamo guardare la futuro e deciso dove vogliamo andare non possiamo perdere le nostre radici”. Per questo ha fatto tappa d Albenga, dove i nazisti hanno ammazzato 59 persone, poi a Villa Migone con il presidente dell’ANPI, dove i nazisti firmarono la resa nella mani di un comandante partigiano, e infine nel convento dove è stato composto e suonato per la prima volta l’inno di Mameli. E lancia il monito: “Non c’è nulla di più pericoloso per una democrazia che vedere messi in discussione …