Giorno: 30 Agosto 2009

«Chi vincerà sarà il segretario di tutti», di Ivana Giannone

Sassoli, Penati e Bettini pensano al futuro del PD: “Ritroviamo entusiasmo e orgoglio”. “Ognuno promuoverà la mozione che preferisce, ma lo farà sapendo che dal 26 ottobre il vincitore sarà il segretario di tutti”. Lo dice David Sassoli, europarlamentare del PD e sostenitore della Mozione Franceschini, nel corso del dibattito pomeridiano della Festa Democratica. L’applauso della platea è forte, quasi liberatorio, e diventa quasi un’ovazione quando Filippo Penati, coordinatore della mozione Bersani, rincara la dose: “Chiunque sia il segretario sarà il mio segretario ed io lavorerò con lui per costruire un Pd più forte. Dopo il congresso non si scioglie niente e non si stacca niente!”. Le conquiste del PD. “Indietro non si torna” è il monito generale. Adesso è tempo “di riscoprire l’entusiasmo”, come dice Goffredo Bettini , sostenitore della mozione Marino. La delusione per un progetto che non è decollato abbastanza in fretta deve essere soppiantata dalla voglia di PD e dal desiderio di essere parte di qualcosa si più grande. “Oltre a chiederci cosa non ha funzionato, chiediamoci cos’ha funzionato” è l’invito …

«Non è una riforma. È una buffonata», di Andrea Draghetti

“Per sconfiggere la mafia, Falcone ricordava che non serve un esercito nelle strade ma un esercito di insegnanti nelle scuole”. Giuseppe Fioroni partecipa alla Festa Democratica di Genova. “Questa non è una riforma ma una buffonata che le famiglie bocceranno” così Giuseppe Fioroni durante il dibattito sulla Scuola che si è svolto alla Festa Democratica nell’appuntamento quotidiano con le Parole Democratiche. A parlare di istruzione, oltre a Fioroni erano presenti sul palco anche il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, il direttore di Studio Aperto, Mario Giordano, il cantautore-professore Roberto Vecchioni e Teodoro Andreadis, giornalista di origini greche. Intervistati da Laura Cannavo del Tg5 i relatori hanno discusso delle parole chiave che si susseguivano sul videowall della sala: “riforma”, “tagli”, “tempo pieno”, “asili nido”, “edilizia”, “università”. La riforma voluta dal Ministro Gelmini, ha dichiarato Fioroni, rientra nella consuetudine di tutte le ultime legislature e nelle “smanie” dei ministri dell’Istruzione di voler riformare un istituto in grande difficoltà facendo sempre lo stesso errore di base: ricominciare da capo, cancellando tutto il lavoro svolto dal titolare del dicastero …

«Morte in carcere di un incensurato. Nessuno ne parla», di Luigi Manconi e Andrea Boraschi

Stefano Frapporti era un muratore di 48 anni di Rovereto. È˘morto circa un mese fa, nel carcere di quella città, suicidatosi tramite impiccagione con il cordino elastico del pantalone di una tuta. Era stato fermato, al ritorno dal lavoro, da due agenti in borghese con il pretesto di una sua infrazione in bicicletta; pare che i due, invero, stessero indagando sul presunto spaccio di hashish in un bar lì vicino. Frapporti, perquisito senza esito, avrebbe confessato spontaneamentedi detenere nella sua abitazioneuna certa quantità della stessa sostanza; e dunque sarebbe stato lì condotto, senza testimoni e, con tutta probabilità, senza un mandato di perquisizione. La casa, poi, non sarebbe stata “perquisita” dal momento che al mattino seguente non vi era segno alcuno della ricerca che gli agenti vi avrebbero svolto, come se Frapporti avesse indicato loro dove fossero i 99 grammi di hashish ritrovati. Egli avrebbe firmato un modulo con cui rinunciava ad avvertire i suoi famigliari dell’arresto; in seguito la sua richiesta di un contatto con sua sorella sarebbe stata rifiutata a causa di quel …

«Io sono un immigrato», di John Fitzgerald Kennedy

Un testo di John Kennedy, pubblicato per la prima volta in Italia, racconta la via crucis dei migranti. Parole di mezzo secolo fa che sembrano scritte oggi L´11 maggio 1831 Tocqueville, giovane aristocratico francese, sbarcò nel caotico porto di New York. Aveva attraversato l´oceano per cercare di capire le implicazioni che il nuovo esperimento democratico in corso sulla sponda opposta dell´Atlantico avrebbe avuto per la civiltà europea. Per i successivi nove mesi, Tocqueville e il suo amico Gustave de Beaumont percorsero in lungo e in largo la parte orientale del continente, da Boston a Green Bay, da New Orleans fino al Québec, alla ricerca dell´essenza della società americana. Tocqueville rimase affascinato da ciò che vide. Fu sbalordito dall´energia delle persone che stavano costruendo una nuova nazione, apprezzando le nuove istituzioni e gli ideali politici. Ma, sopra ogni cosa, rimase impressionato dallo spirito di uguaglianza che permeava la vita e le usanze di quella gente. Pur nutrendo qualche riserva verso alcune manifestazioni di quello spirito, riuscì a scorgerne i meccanismi in ogni aspetto della società americana: …

«La coscienza orfana della legge», di Barbara Spinelli

Stando a un sondaggio di SkyTg24, sono molti gli italiani convinti che i cinque eritrei sopravvissuti alla morte nel Mediterraneo vadano processati per reato di immigrazione clandestina: il 71 per cento. Su quel barcone sono periti 73 fuggiaschi, tra il 18 e il 20 agosto, eppure non sembra esserci emozione di fronte al naufragio ma solo famelica ansia di allontanare gli alieni dalle nostre terre, con ogni mezzo. Erano uomini di troppo i sommersi, e lo sono anche i salvati. I ministri di Berlusconi ne approfittano per ricordare che i respingimenti funzionano, che si fan rari gli intrepidi che tentano le traversate: nessuno porta il lutto per i sommersi né immagina quel che hanno vissuto i salvati. Se ci son colpe, è l’Europa a commetterle. La miseria del mondo non può addensarsi sul Sud del continente. Non siamo buoni al punto da esser fessi: questo fanno capire Maroni, Calderoli, e gli italiani sembrano sostenerli. Ma forse l’opinione pubblica li sostiene perché scandalosamente male informata, non solo su quello che accade nel mondo ma su quello …

«L’italiano e i dialetti. Barricarsi dietro una sola lingua? Un’idea nazista», di Tullio De Mauro

Secondo il linguista le uscite leghiste filodialettali rassomigliano a un sciocco remake della cavalleria nei vecchi film di Tom Mix, una cavalleria che arriva in ritardo. L’idea che in un’area o entro un territorio, debba esserci un’unica lingua è falsificata dagli studi I dialetti sono l’espressione di un patrimonio di cultura e tradizioni, di arte Il 95% della popolazione sa esprimersi in italiano e il 60% conserva il dialetto nella vita privata Probabilmente è soprattutto colpa della corporazione cui appartengo, quella dei linguisti, se alle ripetute provocazioni di leghisti in materia di dialetti e di scolarità e lingue di immigrati le risposte sono state ispirate più a giusto sdegno e ad amor di patria che a considerazione dei fatti. Tre fatti soprattutto meriterebbero di essere tenuti in conto se si guarda all’Italia linguistica di oggi, al volto che essa ha assunto dopo sessant’anni di vita repubblicana e democratica. Rispetto a essi le uscite leghiste, i loro «arrivano i nostri» filodialettali, rassomigliano a uno sciocco remake dell’arrivo della cavalleria nei vecchi film di Tom Mix, una …

«La rabbia dei precari», di Flavia Amabile

Soltanto ieri sette donne sono salite sul tetto dell’Ufficio scolastico Provinciale di Benevento e un marito e una moglie sul tetto dell’Ufficio di Caserta. Sono gli ultimi due casi di precari pronti a tutto, anche a togliersi la vita, in questo difficile avvio di anno scolastico che vedrà 42 mila e 500 insegnanti in meno in cattedra. Gli ultimi due casi alla fine di una settimana iniziata con l’occupazione dell’ufficio Scolastico Provinciale di Salerno e di quello di Trapani da parte di decine di precari, e poi l’avvio dello sciopero della fame a Palermo da parte di due tecnici di laboratorio padri di famiglia, due dei 450 precari Ata che rimarranno senza lavoro. Una sedia a sdraio e un ombrellone in due, intendono non mangiare finché non avranno risposte. Ma c’è stato anche un sit-in a Venezia e, soprattutto, dal primo settembre la protesta si estenderà ancora. Iniziative sono già organizzate a Milano, in Liguria, in Basilicata. «I precari della scuola, docenti e Ata, pagano le conseguenze più pesanti dei tagli attuati dal Governo», ha …