Giorno: 13 Agosto 2009

“Gare di tiro a segno in divisa da SS”, di Federica Fantozzi

Una gaffe scuote il mondo del tiro a segno. Sotto accusa il modo in cui il presidente dell’Unione italiana di questo sport, l’altoatesino tedesco di nascita Ernfried Obrist, ha festeggiato la Liberazione. Nell’anniversario del 25 aprile, infatti, è stato a una gara di tiro con «rievocazione storica» nella sezione di Santarcangelo di Romagna. Solo che si «rievocavano» le armi tedesche, e Obrist e il suo vicepresidente Riccardo Finokkì si sono fatti immortalare, sorridenti ed entusiasti, accanto a militari con la divisa delle Waffen SS completa di mostrine, aquila ed elmetto, fucili in pugno. Foto che sono approdate su Internet provocando reazioni indignate. Anche da parte degli stessi soci dell’Uits (Unione Italiana Tiro a Segno). Proteste, segnalazioni alle autorità, denuncia alla Procura di Rimini per apologia di nazismo, esposto al presidente della Repubblica. Tanto più che l’Uits è un ente pubblico nazionale posto sotto la vigilanza del ministero della Difesa e le cui attività sono soggette alla vigilanza del ministero dell’Interno. Obrist, nominato al vertice dell’ente nel 2004, è stato confermato dal ministro Ignazio La Russa …

Censis: “Per una famiglia su dieci le badanti sono indispensabili”

In Italia sono 1,5 milioni, il 37% in più che nel 2001. Il 71,6 di loro è immigrata lavora in media 35 ore alla settimana e guadagna circa 930 euro netti al mese. Per una famiglia italiana su dieci colf e badanti sono ormai indispensabili. Lo rileva il Censis secondo cui i dati dimostrano come in Italia svolgano queste funzioni un milione e mezzo di persone, il 37% in più rispetto al 2001. Di queste, il 71,6% è di origine immigrata. Il 10 per cento delle famiglie è dunque badante-dipendente. Secondo l’istituto di ricerca socioeconomica, in media colf e badanti stranieri sono presenti in da sette anni e mezzo nel nostro Paese, lavorano 35 ore alla settimana e guadagnano circa 930 euro netti al mese. La maggioranza (il 58,1%) lavora per una sola famiglia, il 41,9% è ‘pluricommittente’ e trovano impiego presso 3,2 famiglie. Tra il 2001 e il 2008 il numero di colf e badanti è passato da 1.083.000 a 1.485.000, registrando una crescita del 37%. E sono ormai 2.451.000 le famiglie che ricorrono …

“Sant’Anna ricorda la strage. Napolitano: la democrazia è nata dalla Resistenza”, di Silvia Casagrande

Senza l’estremo sacrificio di chi lottò nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione non sarebbe nata la nostra democrazia. Questo il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e letto dal sindaco di Stazzema Michele Silicani nel giorno del 65mo anniversario dell’eccidio nazista di Sant’Anna. 560 civili, per lo più donne, anziani e bambini, barbaramente assassinati dalle SS della sedicesima Panzergrenadier Division in poco più di tre ore. La più giovane vittima, Anna Pardini, una bambina di appena 20 giorni. Una strage per cui solamente nel 2005 il tribunale militare di La Spezia condannò all’ergastolo dieci nazisti, fra cui l’ufficiale che diede l’ordine di infierire sui civili nonostante il piccolo paesino lucchese fosse stato già abbandonato dai partigiani. I messaggi dei presidenti «Il sacrificio di tanti nostri concittadini che seppero battersi coraggiosamente per il riscatto della loro Patria – scrive Napolitano – costituisce la più viva eredità morale della Resistenza e della Lotta di Liberazione, che scrisse in questa terra generosa pagine altissime di eroismo. Da quella stagione di rinascita civile l’Italia trasse la …

Epifani: “È stata una bella pagina di lotta chi criticava si deve ricredere” , di Roberto Petrini

E’ stata una protesta assolutamente pacifica, anzi i rischi li hanno corsi i lavoratori. Non siamo in Francia. Il leader della Cgil: molte aziende resistono, ma c´è chi approfitta della crisi per tagliare. L´Innse, un´azienda sostanzialmente sana rischia di chiudere i battenti lasciando sul lastrico i suoi dipendenti. Così un sindacalista della Fiom e alcuni operai, si asserragliano su una gru, dopo otto giorni la spuntano, arriva un compratore e il posto di lavoro è salvo. Come giudica questa vicenda il segretario generale della Cgil? Una vittoria? Un campanello d´allarme? «E´ una vittoria di questi lavoratori – risponde Guglielmo Epifani – perché hanno creduto nella propria lotta e hanno avuto argomenti forti da spendere. Sono stati costretti ad una forma di protesta dura e pericolosa ma alla fine hanno avuto ragione. Molti li hanno derisi e hanno avuto torto: Innse era un´azienda che aveva un futuro. Bisognerebbe dare atto a questi lavoratori del loro comportamento, come pure all´azione della Fiom, che spesso viene dipinta come un sindacato radicale, e che invece ha dimostrato che si …

“La debolezza della cultura laica”, di Gian Enrico Rusconi

La religione conta o non conta nel processo formativo scolastico? Su questo tema nelle scorse ore sono state fatte affermazioni incompatibili. «Sul piano giuridico, un insegnamento di carattere etico e religioso, strettamente attinente alla fede individuale, non può essere oggetto di valutazione sul piano del profitto scolastico». In parole povere, l’ora di religione non deve entrare nella valutazione scolastica complessiva. Questa è la sentenza del Tar del Lazio, in sintonia con il principio della laicità dello Stato. Diametralmente opposta è la tesi del vescovo Pennisi, Commissario della Cei per la scuola: «La religione è una materia come le altre. La sentenza del Tar è vergognosa e gravissima perché nega crediti scolastici all’ora di religione, malgrado il suo processo formativo entri nella didattica». Come è possibile che si sia arrivati a questo contrasto? Questo dilemma mette a nudo una questione di fondo sempre elusa. Gli italiani non sanno a chi affidare l’etica pubblica, di cui l’educazione e formazione scolastica è parte essenziale e fondante. La religione cattolica (intesa nella sua versione ecclesiastica stretta) diventa così in …

Ghizzoni e Bastico: “Materne, i tagli della Gelmini hanno colpito ancora”

I bambini di sette comuni modenesi rischiano di non trovare posto alle materne. Bastico e Ghizzoni: “Avevamo ragione, gli annunci del ministero sono una bufala” “I tagli della Gelmini hanno colpito ancora: per la prima volta 180 bambini di sette comuni modenesi rischiano di non trovare posto alle materne. E’ la prova provata che avevamo ragione noi. L’annuncio trionfale dei 616 insegnanti in più in Emilia-Romagna si è rivelata una clamorosa bufala”. Durissimo il commento della sen. Mariangela Bastico e dell’on. Manuela Ghizzoni del Pd alla notizia, diffusa dal dirigente scolastico provinciale, che il ministero dell’Istruzione non assegnerà nessun insegnante alle scuole statali modenesi per soddisfare le richieste di nuove sezioni e coprire i 15 posti che mancano nell’organico provinciale. “Durante il primo anno del governo Berlusconi – spiegano le due parlamentari democratiche – abbiamo utilizzato tutti gli strumenti concessi all’opposizione dai regolamenti parlamentari per pungolare il governo a dare risposte ai problemi di organico e di qualità della didattica nella scuola pubblica. Ci siamo sempre scontrate contro un muro di indifferenza e di arroganza. …