Giorno: 1 Settembre 2009

«L’estate senza Finanziaria», di Pietro Garibaldi

Da almeno vent’anni, la ripresa della vita economica e politica dopo la pausa estiva è stata dominata dalla discussione collegata alla legge Finanziaria. Dal silenzio di fine estate su questi temi, sembra quasi che la Finanziaria del 2010 non si debba proprio fare. Certamente non rimpiangiamo il tradizionale martellamento di fine estate sulla dimensione della manovra, sui presunti tagli alla spesa pubblica, sugli imponenti programmi di sviluppo e sui minacciati inasprimenti fiscali. In effetti la qualità della discussione sulla Finanziaria, il principale strumento di politica economica del Paese, è sempre stato molto scadente. Inoltre, dopo mesi di martellamento estivo, la Finanziaria ha quasi sempre finito col determinare inasprimenti fiscali e aumenti di spesa pubblica. Nel 2009, la spesa pubblica arriverà quasi al 53% del Prodotto interno lordo e la pressione fiscale raggiungerà la cifra record del 43,4%, sempre in rapporto al Pil. La mancanza di dibattito sulla legge Finanziaria e sulla politica economica non è solo colpa dell’estate dei veleni e dell’attenzione dei media a temi che poco hanno a che fare con la politica …

«Le fabbriche riaprono, ma non per tutti: l’autunno freddo della cassa integrazione», di Pietro Piovani

È settembre, e riaprono le fabbriche. Quelle che possono. Da tutta l’Italia arrivano notizie di stabilimenti che chiudono, operai in cassa integrazione, lavoratori che scioperano e a volte che si arrampicano sui tetti. La situazione più grave forse è quella dell’industria tessile. «Nei primi sei mesi dell’anno le richieste di cassa integrazione sono già state il triplo di quante se ne erano avute nell’intero 2008» segnala Valeria Fedeli, segretaria della Cgil-Filtea. E la cosa grave è che il settore aveva già attraversato la lunga crisi del 2001-2006. Un periodo durante il quale le imprese si sono sì ristrutturate e rilanciate, ma facendo ampio ricorso alla cassa integrazione. Quindi molte di loro adesso non possono farlo più: la legge impone il tetto di 52 settimane di cassa integrazione, di più non si può. Sindacati e imprese chiedono al governo di superare quel limite. «Siamo riusciti a fare un accordo per la Adelchi», racconta ancora la Fedeli. La Adelchi è un gruppo calzaturiero di Lecce con circa 500 dipendenti. Dopo un anno di cig, i lavoratori sarebbero …

“Libertà di Stampa. Quando il potere teme il controllo”, di Stefano Rodotà

L´aggressione ai giornali sgraditi non riguarda solo i paesi totalitari, ma interroga la qualità delle democrazie. Le tecniche per controllare e contrastare il sistema dell´informazione vanno dalla censura, la selezione dei giornalisti, il condizionamento economico fino alla violenza e l´uccisione. A che vale l´offerta di infiniti canali televisivi se la produzione di contenuti è concentrata nelle mani di pochi monopolisti? È la varietà di opinioni a essere decisiva. La guerra ingaggiata dai paesi totalitari contro la libertà di informazione su Internet costituisce la manifestazione ultima e spettacolare di un conflitto secolare, di una insofferenza di tutti i poteri costituiti nei confronti di chi agisce per rendere trasparente e controllabile il loro operato. È una vicenda lunga, accompagna la nascita dell´opinione pubblica moderna, che riesce a strutturarsi e a far crescere la sua influenza proprio grazie al ruolo della stampa. Qui è la radice di un processo che, insieme, dà senso alla democrazia e fa progressivamente emergere la stessa stampa come potere, il “quarto potere”, al quale ne seguirà un “quinto”, identificato nella televisione: poteri oggi …