Giorno: 12 Settembre 2009

Fus: De Biasi (Pd), da Brunetta sconcertante attacco al mondo della cultura

“Il ministro Brunetta ancora una volta si commenta da solo. Sconcerta la volgarità e la gratuità delle sue affermazioni nei confronti del mondo della cultura che è ormai tra le poche voci che danno dignità all’immagine dell’Italia nel mondo. Tutti lavoriamo ma Brunetta, oltre che lavorare, dovrebbe pensare prima di parlare”. Lo dice Emilia De Biasi, deputata del Pd della commissione Cultura di Montecitorio replicando al ministro della Funzione Pubblica che chiede di ”chiudere al piu’ presto i rubinetti del Fus”.

“Docenti senza contratto, un’Onda in tutt’Italia”, di Maristella Iervasi

La protesta dei docenti precari sta dilangando come un’Onda in tutt’Italia. Il provvedimento varato nell’ultimo Consiglio dei ministri per 13mila persone è stato rimandato al mittente dai 25mila insegnanti che sono rimasti senza lavoro e stipendio per via dei pesanti tagli all’Istruzione: “No ai contratti di disponibilità. No alla guerra tra poveri”. La Flc-Cgil si è incatenata con chi è “rimasto in mutande” sotto il ministero di viale Trastevere. La Gilda dell’insegnante protesterà con un presidio di due giorni in piazza Venezia. E c’è di più. Da Milano alla Sardegna continuano le occupazioni e i sit-in sotto i provveditorati e i governatori regionali. Il tutto mentre oltre sei milioni di studenti tra lunedì e martedì torneranno a scuola. Un avvio scolastico davvero incandescente. L’Unicobas ha indetto uno sciopero per il 9 ottobre. Il sindacato Flc-Cgil potrebbe proclamarlo in seguito. Chi è già in entrato in classe non l’ha trovata più la stessa. Ha dovuto fare i conti con una scuola devastata dai pesanti tagli al personale: 42.100 insegnanti in meno da subito. Stessa cosa per …

“Una certa idea del Paese”, di Arrigo Levi

Un recente sondaggio sui rapporti fra America ed Europa, ha confermato quanto drasticamente sia mutata in meglio, col cambio di presidenza, l’immagine che gli europei avevano non tanto del governo di Washington e della sua politica, ma dell’America. Nel corso della mia vita, altrettanto subitanei e radicali sono stati i cambiamenti dell’immagine dell’Italia nel mondo. E tuttavia, una certa idea dell’Italia, anche negli anni più bui (e penso alla presa del potere e al totalitarismo fascista, culminato con l’alleanza hitleriana, con la guerra alle democrazie e con l’eccidio degli ebrei), rimase viva, anche fra gli antifascisti e i perseguitati, la convinzione che l’Italia vera non fosse quella del Duce, ma un’altra Italia, non dimentica della sua storia gloriosa, memore della sua grande civiltà umanistica. Caduto il fascismo, gli ebrei emigrati ritornarono in Italia nella convinzione che non l’Italia ma il fascismo aveva dato loro una caccia mortale, consapevoli che gli italiani avevano con innumerevoli atti di coraggio protetto e salvato migliaia e migliaia di perseguitati. No, quella fascista non era stata «la vera Italia». Così …

Tecnica della scuola: Emanato l’atto di indirizzo primo ciclo, di Reginaldo Palermo

L’atto di indirizzo relativo alla applicazione del Regolamento sulla scuola del primo ciclo di istruzione è stato finalmente firmato dal Ministro. Rispetto al testo trasmesso a suo tempo al Cnpi non ci sono differenze significative, anche se alcune osservazioni dello stesso Cnpi sono state accolte dal Ministro; come, per esempio, quella relativa alla definizione della scuola secondaria di primo grado. Il paragrafo dedicato a quest’ordine di scuola era intitolato “Una deriva silenziosa da contrastare”, fatto che aveva suscitato vivaci proteste da parte del Consiglio nazionale. Nel tentativo, forse, di ridurre altri motivi di dissenso con sindacati e associazioni professionali i tecnici del Miur hanno così suggerito alla Gelmini di cambiare almeno la forma; e così adesso il paragrafo ha un titolo molto neutrale: “Un segmento formativo da valorizzare”. Non mancano gli elementi di criticità come per esempio l’accenno alle tecnologie informatiche: “È evidente – si legge nell’atto di indirizzo – che una dotazione sempre piùmoderna, ricca e articolata va riservata al potente supporto che le nuove tecnologie – dalle reti di pc alla navigazione internet, …

La mozione Franceschini alza il tiro sul ricambio della classe dirigente del Pd nel Mezzogiorno

NORD SPIAZZATO DALLE VICENDE DEL PD AL SUD Per Mariangela Bastico è arrivato il momento di fare scelte nette Dall’Emilia-Romagna i franceschiniani chiedono “scelte coraggiose” al Pd. Un netto cambio di rotta nel partito dopo il caso Bassolino, sponsor in Campania di Pierluigi Bersani, e più di recente l’inchiesta di Bari che sta lambendo anche esponenti democratici. “Nessuna caccia al colpevole e niente gogne”, precisa la candidata alla segreteria emiliano-romagnola dei democratici per la mozione Franceschini, la senatrice Mariangela Bastico. Ma, scrive in una nota, “occorre dare una risposta chiara ai nostri elettori e sostenitori che, specialmente al nord, non perdono occasione di dimostrare il loro spiazzamento e turbamento per le vicende che coinvolgono il Partito democratico in alcune parti del paese”. Torna insomma ad affacciarsi quel ‘malessere’ del nord più volte oggetto dell’autoanalisi democratica: ora viene brandito come un’ascia dalla mozione Franceschini, nel pieno della battaglia congressuale. “Nei tantissimi incontri che sto avendo in questi giorni in Emilia Romagna- fa sapere Bastico- predomina lo sconcerto per la grave situazione di cattiva, e in alcuni …

«La verità non va in prescrizione», di Francesco La Licata

Puntuale come una bomba ad orologeria, è il tema caldo della mafia a far alzare la temperatura politica, ancor più del tormentone estivo degli scandali sessuali del premier. E’ bastata qualche indiscrezione giornalistica (anche incompleta e confusa) sulle nuove rivelazioni di due nuovi testi – il pentito Gaspare Spatuzza e il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Massimo Ciancimino – per provocare la solita reazione furibonda di Silvio Berlusconi contro i magistrati «che mi vogliono incastrare». Il riferimento del presidente del Consiglio è rivolto ancora alle indagini sulle stragi mafiose del ’92 e del ’93 che lo hanno coinvolto (inchieste aperte e archiviate più volte), anche a traino delle vicende giudiziarie del senatore Marcello Dell’Utri, la più «compromessa» delle quali sembra proprio quella che lo vede condannato per mafia, in primo grado, a una pena di nove anni e mezzo. Sembra, questo, un nervo scoperto destinato a provocare forti scosse ogni volta che l’argomento delle stragi torna alla ribalta. Lo dimostra il vasto schieramento, il vero e proprio fuoco di sbarramento, politico e mediatico, sceso …

«Gli economisti: il Pil non basta più così si misura il vero benessere», di Giampiero Martinotti

PARIGI – Le cifre, le percentuali, i segni più e meno non bastano per misurare il nostro benessere, l´arricchimento o l´impoverimento dei nostri paesi. Misurare il Prodotto interno lordo è indispensabile, ma non è più sufficiente a fornire un quadro esauriente dello stato di salute di un´economia. Non si tratta di creare un nuovo maxi-indicatore, ma di prendere in considerazione tutta una serie di parametri, in particolare quelli relativi alle famiglie e alle varie categorie socio-professionali: solo in questo modo, i governi potranno affinare le loro politiche economiche. Sono queste le conclusioni cui è arrivata la commissione presieduta da Joseph Stiglitz con la collaborazione di Amartya Sen e Jean-Paul Fitoussi. Venticinque economisti di primissimo piano (fra cui il presidente dell´Istat, Enrico Giovannini) chiamati da Nicolas Sarkozy a riflettere su come offrire un quadro più preciso della realtà economica; sul modo migliore per colmare, almeno in parte, il fossato che separa i dati macro-economici dalla percezione che ne hanno i cittadini; sui mezzi necessari per integrare i dati sociali e ambientali. Un lavoro che non riguarda …