Giorno: 25 Settembre 2009

Congresso PD: una partita aperta (Newsletter n° 12 – settembre 2009)

I risultati dei congressi che si stanno svolgendo in Emilia Romagna dimostrano che l’esito non è scontato e che la prossima partita per le primarie del 25 ottobre è tutta aperta. Le preferenze attribuite alla candidata a segretario regionale Mariangela Bastico, autorevole e competente dirigente del partito in grado di far sentire anche a Roma la voce del PD regionale e dei territori dell’intera Emilia-Romagna, incoraggiano questa valutazione. Anche i consensi al segretario Dario Franceschini indicano questa previsione, anche se l’appello di Pierluigi Bersani alla comune provenienza politica di molti iscritti, in questi territori, esercita una persuasione rassicurante. Peraltro, dal dibattito congressuale emerge la voglia di confrontarsi sui problemi reali del partito e del Paese e scegliere conseguentemente la leadership. La disputa sul partito liquido o radicato si dimostra, anche agli occhi degli iscritti, pretestuosa. A sostegno della mozione Franceschini e Bastico si è infatti schierato Piero Fassino – l’ultimo segretario dei DS – che rappresenta la miglior garanzia per chi ritiene che il partito debba avere un forte insediamento, attraverso la presenza diffusa di …

“La scuola ‘zero euro’, pagano le famiglie”, di Maria Novella De Luca

ROMA – L’ultima notizia è che mancano i registri. Ossia quei fondamentali e temutissimi libri dei prof che servono per fare l’appello, dove vengono annotati i voti e i giudizi, l’attività scolastica e quella extrascolastica, la vita normale insomma di una classe di bambini o ragazzi, in un’Italia che si vorrebbe efficiente e competitiva. Scuola, le casse sono vuote e la povertà incombe. I bilanci sono in rosso e anche le briciole sono state spazzate via. Se i prof sono costretti a fotocopiarsi il registro, perché di soldi per comprarne di nuovi non ce ne sono più, a Palermo i tagli hanno fatto scomparire bidelli e ausiliari, e una delle conseguenze è che non c’è più nessuno che accompagni i bambini al bagno o li sorvegli nell’ora della mensa. Accade ovunque, al Nord come al Sud: l’anno scolastico 2009/2010 è iniziato da pochi giorni e la scuola italiana manda bollettini da tempo di guerra. Per il secondo anno consecutivo il ministero dell’Istruzione ha erogato “zero euro” per i fondi ordinari, mentre centinaia di istituti attendono …

“Taranto, il Tar boccia la Provincia ‘Niente donne, assessori da rifare'”, di Lello Parise

Una giunta provinciale azzerata “in nome della legge” tre mesi dopo avere vinto le elezioni. In Italia non capitava da mai. Non ci sono donne tra i dieci assessori dell’amministrazione di Taranto ed ecco perché i giudici del Tar di Lecce decidono il rientro ai box della squadra di centrosinistra guidata da Gianni Florido, a cui danno un mese di tempo per rimediare all’errore. L’ex leader della Cisl nella capitale dell’acciaio dovrà «assicurare la presenza di entrambi i sessi» come prevede, del resto, lo statuto della stessa Provincia: si tratta di «una tipica obbligazione» che «non può essere derogata dagli accordi politici». «La verità è che la donna nasce precaria» s’increspa, per la rabbia, la voce di Franca Rame. La moglie di Dario Fo è amareggiata: «Non basta scegliere una donna in più o in meno. Il guaio è che, a differenza del resto d’Europa, non riusciamo a concepire l’importanza della presenza femminile e non solo nella politica». Il Pd, partito di Florido, è in subbuglio. Nel frattempo è il ministro delle Pari opportunità Mara …

“Politiche alla deriva, ecco come l’immigrato non è mai cittadino”, di Dina Galano

Naufragherà nei navigli il simbolo della clandestinità: un gommone con sagome di migranti a bordo verrà calato nella darsena milanese e lasciato alla deriva affinché, hanno fatto sapere i coordinatori della protesta, siano «tutti consapevoli degli effetti drammatici di queste politiche, dimostrati dai dati degli istituti di ricerca e delle organizzazioni internazionali». L’azione si svolgerà nel capoluogo lombardo con l’obiettivo, promette l’Arci, di dare nuova linfa all’informazione in materia di immigrazione, proprio mentre all’Università cattolica è in corso il congresso organizzato dal ministero dell’Interno. La due giorni istituzionale beneficia del contributo di partecipanti autorevoli, alcuni dei quali provenienti dai Paesi nordafricani, e dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani). Fuori dall’ateneo, invece, è già indetto l’appuntamento per contrastare «scelte politiche gravissime che il governo ha adottato in questa materia». E con queste intenzioni cresce la mobilitazione in tutta Italia, con eventi di piazza che si accavallano fino alla manifestazione del prossimo 17 ottobre, nel segno dell’opposizione a qualsiasi forma di razzismo. A fine mese scade anche il termine utile per la regolarizzazione dei lavoratori immigrati. Finora …

“Emergenza ambiente”, di Iv. Gia.

Una strizzatina d’occhio e una frase che ricorda tanto i dialoghi nelle botteghe di paese: “Non si potrebbe avere un piccolo sconto?”. Deve essere andata più o meno così fra il nostro Silvio Berlusconi e il presidente della commissione Ue Barroso. Peccato che l’oggetto della disputa non fossero né patate, né zucchine, ma la salvaguardia dell’ambiente. Restìo ad accettare quelle “cose” fastidiose che il resto del mondo chiama regole, il premier ha chiesto in una lettera diretta a Barroso, uno sgravio sulle quote di emissione di anidride carbonica imposte all’Italia. La risposta della portavoce della Commissione Ue, categoria particolarmente invisa al premier, Barbara Hellfrich ribatte in maniera elegante quanto inequivocabile. “I tetti sono stati definiti e adottati dalla Commissione attraverso un processo basato sulla legislazione europea e non sono rinegoziabili”. Il sottinteso è: Silvio mettiti l’anima in pace! Il piano nazionale di assegnazione delle emissioni di anidride carbonica dell’Italia per il periodo 2008-2012 e’ stato approvato da Bruxelles il 15 maggio del 2007. La valutazione degli esperti della Commissione Ue, dopo mesi di negoziato, si …

“Quell´amnistia è una mostruosità giuridica”, di Eugenio Occorsio

ROMA – «Ognuno rimane nei limiti dei suoi ruoli, noi siamo consapevoli della funzione del Parlamento. Ma abbiamo il dovere di segnalare le ricadute delle norme sul sistema giudiziario». Luca Palamara, presidente dell´Associazione nazionale magistrati, respinge al mittente le accuse di interferenza che gli ha rivolto il ministro Antonino Alfano appena l´Anm ha fatto notare che razza di mostruosità giuridica è diventato il decreto “scudo+impunità”. Palamara chiarisce, se ce ne fosse bisogno, che i giudici non hanno intenzione di invadere il campo del legislatore, ma non arretra di un millimetro e ribatte punto per punto le sue posizioni. Cos´è che non vi piace di questo provvedimento? «Un condono è una scelta della politica, probabilmente discutibile ma delimitato. Ma estendere lo scudo a fattispecie gravi e penalmente rilevanti come la frode fiscale o il falso in bilancio significa rendere di fatto non più punibili reati che sono realmente offensivi verso la comunità perché lesivi di norme importanti. Significa equiparare chi ha commesso un atto illecito pesante a chi si è comportato correttamente. Questo noi, quali operatori …

“«Doveri e valori» la ‘lezione morale’ di Napolitano”, di Marcella Ciarnelli

Una lezione morale. In “cattedra” il presidente della Repubblica. Ad ascoltarla gli studenti e i docenti, «il muro maestro della scuola», il mondo della scuola riuniti nel cortile d’onore del Quirinale per la tradizionale festa di inizio anno scolastico,con altri milioni davanti alla tv. Il presidente non ha esitato a lanciare un richiamo forte «all’impegno, al dovere, ai valori ideali e morali», un richiamo che può anche suonare «fastidioso e predicatorio »ma«vale non solo per voi, maper tutti, ed è rivolto in particolare a ciascuno di noi che rappresenta le istituzioni della Repubblica. È da noi che deve venire il buon esempio: avete il diritto di aspettarvi che l’esempio venga da noi, avete il diritto di chiedercelo». Parole su cui riflettere dette in conclusione di un discorso punteggiatoda convinti applausi, otto in pochi minuti. E da una grande commozione, a condividere quella non celata del presidente, quando ha ricordato i sei caduti di Kabul ed ha invitato a non esitare mai a «pronunciare la parola patria per paura di cadere nella retorica» che tale non …