Giorno: 13 Settembre 2009

Il terremoto non è un reality show del governo

Paolo Gentiloni critica duramente lo slittamento di Ballarò in favore dello speciale terremoto su Rai1 ‘Il terremoto non e’ un reality del governo’: lo dice Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd, commentando la decisione della Rai di farl slittare Ballaro’ martedi’ prossimo per far spazio ad una prima serata di Porta a porta. ‘La cancellazione della puntata di Ballaro’ decisa dalla direzione generale della Rai per far spazio ad una puntata speciale di Porta a Porta – dice l’ex ministro delle Comunicazioni – non ha alcuna giustificazione ed appare come un grave tentativo di trasformare la consegna delle prime case ai terremotati di Onna in una sorta di reality show governativo, col premier come protagonista. La consegna delle case, infatti, poteva essere documentaa e approfondita dallo stesso Ballaro’. La rivoluzione del palinsesto non ha giustificazione se non davanti ad un evento straordinario e imprevisto, non e’ questo il caso, visto che la consegna era programmata da tempo’. Ballaro’, quindi, secondo Gentiloni, ‘non va in onda perchè giudicato non abbastanza ‘affidabile’, al contrario del duo Minzolini-Vespa, …

«La Gelmini mette a diete gli Atenei: tagliate gli sprechi, troppi docenti»

Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, chiede un’ulteriore dieta agli atenei italiani. perchè se tra il 2008 ed il 2009 i corsi universitari sono diminuiti, il taglio ancora «non basta», bisogna fare di più per eliminare quelli inutili. È il senso della nota che la responsabile del miur ha inviato ai rettori delle università italiane e ai loro direttori amministrativi negli scorsi giorni. titolo della «missiva»: “Ulteriori interventi per la razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa nella prospettiva dell’accreditamento dei corsi di studio”. Tradotto: tagliate gli sprechi o i nuovi corsi rischiano di non essere accreditati dal ministero. La gelmini parte da un dato: l’attuazione della riforma (il cosiddetto 3+2) non ha prodotto «i risultati attesi». gli studenti che passano dalle superiori all’università sono in calo, gli abbandoni tra primo e secondo anno restano alti e gli studenti si muovono troppo poco. al contempo, però, l’università si è ingrassata: «sono fortemente aumentate – fa notare il ministro – le dimensioni dell’offerta formativa». Dunque la legge 270/04 per l’accreditamento dei corsi (con indicati i requisiti minimi) non è …

Franceschini alla scuola di formazione a Cortona: “parlare chiaro”

Se vogliamo cambiare il Paese dobbiamo cominciare a cambiare noi stessi. Essere chiari, abbandonare l’ipocrisia, aver il coraggio di dire sì o no, senza frasi standard di circostanza. La gente tornerà ad ascoltarci e noi torneremo ad aver credibilità. Per il prossimo congresso fate la scelta liberi, secondo la vostra coscienza, ma non per la storia che abbiamo alle spalle ma per quella che vogliamo costruire”. Così Dario Franceschini ha concluso il suo applaudito intervento alla scuola di formazione di Cortona 2009. L’incontro ha avuto la piacevole novità di seguire lo schema di domanda e risposta tra i delegati dei vari gruppi di lavoro della scuola e il segretario del Pd. Il ruolo dell’opposizione. Dalla base arriva la conferma che c’è bisogno di un’opposizione migliore nei confronti di questo governo. Un’opposizione, che per il bene del Paese abbia la propria contro-proposta. In questi due anni, la voce del Pd è rimasta in ombra, in quella parte della comunicazione che preferisce chiudere i taccuini quando si va contro il governo. “Anche se sapevamo che sarebbero state …

“Norberto Bobbio: il maestro laico che manca all’Italia”, di Claudio Magris

Se fosse vivo e in età ancor combatti­va, non so se Norberto Bobbio — trovandosi in un mondo sempre più opposto al suo modo di essere, di sentire e di pensare — sarebbe più spro­nato a dar libero corso alla sua vena «ira­conda », come egli diceva, e polemica oppu­re ad abbandonarsi a una rassegnata e stoi­ca amarezza. Bobbio incarna esattamente ciò che manca, sempre più vistosamente e volgarmente, alla nostra società: la capacità di ragionare, di distinguere, premessa fon­damentale dell’onestà verso gli altri e verso se stessi. Una volta, alle scuole elementari, ci insegnavano che non si possono somma­re litri a chili o a metri, cosa che ora si fa normalmente, in un coro di imbroglioni e imbrogliati che sono spesso le medesime persone. Mai come oggi è mancata la laicità e Bobbio è anzitutto un maestro di laicità, non nel senso stupido e scorretto in cui vie­ne correntemente usata questa parola, qua­si significasse l’opposto di credente, di reli­gioso o di praticante, come credono e vo­gliono far credere gli ignoranti e i disone­sti. Bobbio …

“Quando il potere non tollera il dissenso”, di Michela Marzano

La democrazia comincia a funzionare quando la gente ha la possibilità di scegliere e selezionare la propria classe dirigente. Ma funziona realmente quando la classe dirigente scelta è in grado di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e delle proprie azioni, di sottomettersi alle critiche e di accettare il dissenso. Ora, come ha sottolineato Nadia Urbinati sulle pagine di Repubblica, uno dei problemi principali di fronte al quale ci si trova oggi in Italia è l´intolleranza da parte del potere in carica di fronte al dissenso: “L´obiettivo è terrorizzare e ridurre al silenzio chi pensa liberamente per infine circondarsi di yes-men e yes-women”. Ma non è tutto. Perché, in fondo, quest´intolleranza di fronte al dissenso ha radici profonde: si fonda sulla volontà (più o meno rivendicata) di non assumersi la responsabilità dei propri gesti e le conseguenze delle proprie azioni. Il nostro Presidente della Repubblica ha allora perfettamente ragione quando invita i responsabili politici alla “moderazione”, all´”equilibrio” e alla “responsabilità”. Ma che fare quando è il senso stesso di queste parole che sembra ormai desueto? …

Scuola, apre l’anno del “fai da te”. In aula otto milioni di alunni, di Salvo Itravaia

Domani ritornano sui banchi gli studenti di dodici regioni. Ultimi gli studenti d’Abruzzo. L’arcivescovo di Napoli: Sono vicino ai precari. Manifestazioni di protesta in tutta Italia. Avvio tra le proteste per un anno che si annuncia speciale: sarà quello in cui le scuole, per garantire l’attività, più che in passato dovranno sperimentare il “fai da te”. Domani mattina, per 5 milioni di alunni di 12 regioni, suonerà la prima campanella. Il resto degli 8 milioni di alunni rientrerà in classe alla spicciolata nel corso della settimana. Ma il primo giorno di scuola coinciderà anche con una serie di manifestazioni, nazionali e locali, di protesta contro i tagli voluti dal governo Berlusconi. Tra tagli (57 mila posti tra docenti e Ata), pensionamenti (40 mila) ed esuberi (10 mila) saranno 27 mila coloro che si ritroveranno, dopo anni, senza una supplenza. A piazza San Marco, a Roma, la Gilda degli insegnanti “terrà un presidio di protesta per per chiedere al governo provvedimenti più incisivi che diano risposte concrete a tutti i precari”. Anche la Flc Cgil si …

Franceschini: “Il Pd sarà alleato con chi vuole mandare il premier a casa”, di Pietro Spataro

“Il Pd non è una parentesi per poi ricominciare daccapo come prima…». Dario Franceschini è segretario da sette mesi, ha preso sulle spalle la difficile eredità di Veltroni, ha guidato il partito nella bufera della sconfitta e ora cerca la riconferma. «Il nostro obiettivo – dice subito scandendo le parole – deve essere chiaro: fare un Pd che sia in grado di mandare a casa Berlusconi…». Segretario, cominciamo dal premier che provoca imbarazzi internazionali: è davvero un uomo in declino? «Non vedo più tracce di equilibrio in lui, è un uomo impaurito e nervoso. Credo che siamo in presenza di una forma di moderno autoritarismo e tutte le forme di autoritarismo, anche quelle mascherate, sono più pericolose nella fase del declino perché riservano colpi di coda». Quindi il dopo Berlusconi è già cominciato? «Riportiamo l’orologio indietro, alle europee. Tutti ci aspettavamo un Pdl sopra il 40% e il crollo del Pd. Ma questo non è avvenuto. Il dopo Berlusconi è cominciato lì. Attenzione, però: il percorso sarà lungo e doloroso. Per questo dobbiamo vigilare e …