Giorno: 23 Settembre 2009

“Sarò un bravo laico” intervista a Dario Franceschini di Marco Damilano

“Ovunque vada, l’applauso più forte lo ricevo quando parlo di laicità” spiega quasi stupito Dario Franceschini. Per forza, viene da rispondergli: per elettori stressati da mesi di interviste di Paola Binetti e non meglio precisate “posizioni prevalenti” è come il pane agli affamati. Il segretario uscente in corsa per le primarie, cattolico democratico, fa un passo in avanti: “Sul testamento biologico il Pd discuterà e deciderà: la posizione sarà una”. Si fa coraggio e prova a dire la sua su pillola Ru486, ora di religione, gay e coppie di fatto. Il popolo del Pd chiede più laicità ai dirigenti del partito: c’è carenza della materia? “Abbiamo fatto la scelta di un grande partito con la consapevolezza che non sarebbe stato identitario, nascendo dall’incontro tra filoni culturali diversi. Un tempo ci saremmo divisi su altre questioni, oggi sono i temi eticamente sensibili ad appassionare. Pochi anni fa nessuno avrebbe saputo fare distinzione tra accanimento terapeutico, eutanasia, alimentazione forzata, oggi sono questioni di dibattito politico. E in futuro saremo sempre più costretti a confrontarci con queste scelte”. …

“Il Governo boccia la mozione sul precariato nella scuola proposta dal PD”

Pubblichiamo di seguito la mozione – bocciata oggi dal Governo – presentata alla Camera dall’On. Ghizzoni, il suo intervento in aula e la dichiarazione di voto dell’On. Fioroni. Mozione 1-00229 presentata da MANUELA GHIZZONI testo di martedì 15 settembre 2009, seduta n.214 La Camera, premesso che: a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico l’opinione pubblica è fortemente colpita e impressionata dalla gravità degli effetti prodotti dalle cosiddette riforme realizzate con i provvedimenti governativi sulla scuola; tagliare nel solo anno scolastico 2009/2010 oltre 42 mila posti di personale docente e più di 15 mila posti di personale ATA, come anticipo dei complessivi 130 mila che si prevede di eliminare entro il prossimo triennio, significa il licenziamento di oltre 18 mila docenti e di oltre 8 mila tecnici, amministrativi ed ausiliari, che da anni svolgono la propria mansione con incarichi annuali costantemente rinnovati su posti vacanti disponibili non coperti da nomine a tempo indeterminato per una scelta di risparmio da parte dello Stato. Le rassicuranti affermazioni, espresse nei mesi scorsi dal Ministro Gelmini e dal Presidente del Consiglio …

“La distruzione del lavoro”, di Tito Boeri

In questa recessione abbiamo sin qui perso 562mila posti lavoro. È la cifra cui si giunge depurando dalle statistiche da ieri finalmente disponibili sull´andamento dell´occupazione dall´inizio della recessione al giugno 2009, i dati sul lavoro degli immigrati, viziati come sempre dalla complessità delle politiche di regolarizzazione nel nostro paese. È un conto destinato probabilmente a peggiorare nei prossimi mesi, dato che l´occupazione reagisce sempre con ritardo all´andamento dell´economia. E dato che molti lavoratori hanno già esaurito la durata massima dei trattamenti di Cassa Integrazione. Tre posti di lavoro su quattro distrutti dalla crisi sono contratti a tempo determinato, collaborazioni coordinate e continuative e altri lavori autonomi che probabilmente malcelano posizioni di lavoro subordinato. Sono tutte posizioni non coperte dagli attuali ammortizzatori sociali considerati dal ministro del Lavoro e da quello della Funzione Pubblica (che gestisce di fatto i contratti di lavoro dei molti precari della nostra Pubblica Amministrazione) i “migliori del mondo”. Le perdite occupazionali più consistenti si registrano nel Mezzogiorno (-4 per cento), dove domina la piccola impresa, da cui si accede, nel migliore …

“Il tempo sta finendo”, di Barack Obama

La risposta della nostra generazione alla sfida climatica sarà giudicata dalla storia perché, se falliamo, rischiamo di consegnare le generazioni future a una catastrofe irreversibile. Nessun Paese, grande o piccolo, ricco o povero, può sfuggire all’impatto del cambiamento climatico. E il tempo che abbiamo per rovesciare la situazione sta finendo. Eppure possiamo ancora rovesciarla. Come disse una volta John F. Kennedy «i nostri problemi sono causati dall’uomo, perciò possono essere risolti dall’uomo». È vero che per troppi anni l’umanità è stata lenta a rispondere o addirittura a riconoscere le dimensioni della minaccia climatica. Questo è vero anche per il mio Paese. Lo riconosciamo. Ma oggi è un altro giorno. Una nuova era. E io sono orgoglioso di dire che negli ultimi otto mesi gli Stati Uniti hanno fatto più di quanto non avessero fatto in tutto il loro passato per promuovere le energie pulite e ridurre l’inquinamento da anidride carbonica. Poiché però nessuna nazione può affrontare queste sfide da sola, gli Stati Uniti hanno sollecitato l’impegno di partner e alleati per trovare nuove soluzioni e …

“Immigrati, 3,5 milioni di residenti ma la crisi fa crescere l’intolleranza”

Roma – Gli immigrati residenti in Italia sono quasi 3,5 milioni, sono sempre più stabili e inseriti, ma nei loro confronti aumentano le discriminazioni. E’ uno dei dati che emergono dall’ultimo Rapporto “International Migration Outlook” che il Censis realizza ogni anno per l’Ocse e che è stato presentato oggi al Cnel. Il rapporto conferma che gli immigrati fanno più figli degli italiani, che in Italia nascono sempre più bambini di origine straniera e che un terzo dei permessi di soggiorno è legato a ricongiungimenti familiari. Il lavoro e la crisi – “Le imprese italiane – si legge nel rapporto – hanno ridimensionato le previsioni di assunzione di personale immigrato: 92.500 nuove assunzioni per il 2009, contro le 171.900 che erano state previste per il 2008”. Il peso della crisi tra gli immigrati si coglie anche nell’aumento degli sfratti per morosità a causa del rincaro del canone o della perdita del lavoro (soprattutto al Nord, dove le famiglie immigrate rappresentano il 22% del totale delle famiglie sfrattate). Altro aspetto, il crollo degli acquisti di abitazione (-23% …

“Incentivi agli investimenti e preferenza per la liquidità”, di Antonio Ruda

La politica di stimolo degli investimenti ideata dal Governo si muove, schematizzando, sul binomio ricapitalizzazione delle banche – detassazione dell’utile d’impresa in proporzione agli investimenti effettuati, (con decorrenza 2010). La ricapitalizzazione degli istituti di credito viene perseguita attraverso la sottoscrizione, con risorse pubbliche, di obbligazioni emesse dagli istituti di credito (Tremonti Bonds). La detassazione legata agli investimenti viene realizzata escludendo dal reddito d’impresa il 50% degli investimenti in macchinari effettuati nel 2009. Nonostante l’aumento della liquidità immessa nel sistema bancario e gli incentivi fiscali, gli investimenti, insieme alle esportazioni, mostrano i decrementi maggiori fra le componenti del PIL. Molto meno drammatica appare la caduta dei consumi delle famiglie, anche se si riscontra una riduzione della propensione al consumo dopo anni di continua crescita. Solo la spesa corrente del settore pubblico mostra un aumento. Cerchiamo di valutare, nel contesto economico attuale, l’efficacia degli incentivi ricorrendo ad alcuni concetti della teoria economica e riguardanti alcuni aspetti delle determinanti degli investimenti e del rapporto banche-imprese. Keynes afferma che sul volume dell’investimento influiscono due tipi di rischio che, comunemente, …

“SB: parole parole parole. Il rumore del nulla”, di A.Dra

“Abbiamo un’opposizione fieramente antitaliana che fa il tifo per la crisi e non vuole che l’Italia esca dalla crisi”. Così Silvio Berlusconi durante la millesima conferenza stampa fatta di “chiacchiere e distintivo”. “Anti-italiano è lui, Antitaliano non è chi dice la verità e chi cerca di dare voce agli italiani in difficoltà. Antitaliano è un capo del governo che da oltre un anno nasconde la realtà della crisi, non dà risposte a milioni di italiani che non hanno più un reddito sufficiente per vivere. Antitaliano è chi imbroglia il popolo”. Così gli risponde il segretario del Pd, Dario Franceschini, nel replicare all’affermazione fatta oggi dal presidente del Consiglio secondo il quale, di fronte alla crisi economica, l’opposizione ha assunto un atteggiamento che va contro gli interessi del Paese. Eppure quello del premier va registrato come l’ennesimo attacco goffo e inutile contro tutte quelle persone che non la vedono come lui. E, ora, sono davvero tanti! Logorati dalle passerelle televisive, gli italiani rimangono frastornati dal dualismo berlusconiano: negare l’esistenza della crisi economica il lunedì, dire il …