Giorno: 6 Settembre 2009

Allarme di Napolitano “La crisi non è finita”, di Antonella Rampino

«La crisi non è finita, ed è destinata a creare serie conseguenze nei prossimi mesi sul mercato del lavoro». Non è stato un monito a tenere bassi i toni della polemica politica quello di Giorgio Napolitano a Cernobbio, ma un tele-discorso davanti a una platea di decisori internazionali che conteneva, questo sì, un monito alle politiche del governo, in materia sensibili quali sono il rapporto con l’Europa e l’immigrazione. Forse c’è una luce in fondo al tunnel della crisi, come vanno sostenendo le istituzioni finanziarie a partire dal Fondo Monetario Internazionale. Ma, prima, bisognerà affrontare mesi drammatici sul fronte dell’occupazione, come vanno sostenendo gli indicatori economici che riguardano l’Italia, e le parti sociali. Così, dopo aver scelto di rivolgere il proprio appello alla moderazione nel duello politico direttamente nell’incontro a quattr’occhi con Silvio Berlusconi, il capo dello Stato decide di dedicare al forum di «decision maker» dello Studio Ambrosetti un messaggio d’allarme sulla crisi dell’economia reale. Un messaggio in diretta che ha avuto un conduttore d’eccezione, Mario Monti, e come interlocutori il primo ministro francese …

Da RisorsePavone un dibattito sull’anno scolastico che sta per prendere avvio

“Un triste avvio”, di Giancarlo Cavinato Lo si sapeva e si era cercato in tutti i modi di farlo presente dalla scorsa estate. Lo aveva segnalato perfino Bertagna a fronte della prima bozza ministeriale poi convertita in legge 169. Si inizia un anno scolastico nel segno dei pesanti tagli, delle riduzioni orarie e di risorse, delle scomposizioni; ma, nella scuola primaria, innanzitutto della necessaria assegnazione di ambiti di insegnamento a docenti che in precedenza non li avevano mai affrontati, o che non li gestivano da molti anni. La ministra e i suoi ‘angeli custodi’ ministeriali, pervicacemente e tenacemente, non ne hanno tenuto alcun conto, in spregio ai bambini e alle bambine e ai loro diritti e bisogni formativi. Si inizia quindi: con classi a ‘tempo normale’ cui non corrisponde più la struttura di team precedente ma una configurazione quanto meno dall’efficacia improbabile ( ad esempio 9 ore a uno, 4 a un altro, 7 a un altro, 2 a un altro….di cui gli ultimi tre intervengono in una o due altre classi non parallele o …

“La distruzione del capitale umano”, di Federico Rampini

La crisi non è finita, avrà serie conseguenze sul mercato del lavoro nei prossimi mesi». L´allarme di Napolitano al seminario Ambrosetti di Cernobbio sottolinea una specificità italiana e al tempo stesso coglie un problema mondiale. La «jobless recovery», ripresa che non crea occupazione, è al centro dell´attenzione anche in America. Ma l´Italia, con due milioni di disoccupati, non è riuscita finora ad agganciare neppure la mini-crescita dei nostri due principali partner economici, Germania e Francia. L´autunno sarà durissimo per chi cerca un impiego, le tensioni sociali s´inaspriranno. Il contesto mondiale non ci aiuta. Gordon Brown nel presiedere il G-20 parla di «snodo critico per l´economia globale». E avverte: guai a pensare che il peggio sia passato. Il ministro del Tesoro Usa, Tim Geithner, conferma: «Sfide serie all´orizzonte, sarebbe un errore premere troppo presto sul freno». Il Fondo monetario internazionale corregge in peggio le stime sulla recessione a fine 2009: meno 1,4% la crescita globale, un dato perfino troppo roseo perché è una media con i paesi che continuano a svilupparsi come Cina e India. I …

L’allarme: “L’abc delle nostre libertà è a rischio” di Mariagrazia Gerina

“Andiamo nelle scuole ad insegnare l’articolo tre della Costituzione, anche la seconda parte… è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini… L’abc delle nostre libertà democratiche sono a rischio e se lo capiamo prima noi degli uomini meglio anche per loro”, organizza l’azione Nadia Urbinati, docente di Teoria politica e ideologie moderne alla Columbia University e al Sant’Anna di Pisa: “L’opposizione non è solo in parlamento, ma anche quella che fuori dal parlamento non ha voce e non ha luoghi”. E’ stata lei ad avviare sulle pagine de l’Unità il dibattito sul “silenzio delle donne” davanti al Papi-gate. E ieri c’era anche lei, insieme a Paola Concia, Vittoria Franco, Susanna Cenni, Alessandra Bocchetti, Maite Larrauri, Siriana Suprani e – in collegamento telefonico – la regista Lorella Zanardo, al forum organizzato nella nostra redazione per fare il punto su donne, corpo potere, iniziativa politica femminile, dopo un mese di riflessioni, articoli, analisi, idee. Una prima riunione operativa. In cui anche i dubbi servono: “Che vogliamo dire, per …

“Le dicerie contro la verità”, di Barbara Spinelli

Una guerra mentale è in corso in Italia, condotta dall’esecutivo per tacitare, intimidendola, il controllo esercitato dalla stampa e per neutralizzare ogni sorta di contropotere. Nei confronti della stampa assistiamo a vere rese dei conti, e per capire quanto sta accadendo è più che mai urgente distinguere tra due attività: la diffusione di dicerie, e l’accertamento dei fatti. La guerra non ha come soli protagonisti l’élite politica e giornalistica: ogni cittadino – se vuol restar cittadino – è chiamato a distinguere l’opinione dal fatto, la calunnia dal disvelamento di reati. L’offensiva di Berlusconi contro la stampa libera è predisposta per accentrare ancor più il potere esecutivo ma è al contempo guerra mentale, per conquistare il cervello degli italiani e creare in essi uno stato confusionale diffuso. All’origine del dispositivo bellico c’è una sensazione di debolezza acuta: l’esecutivo ha l’impressione di non poter fare politica senza un’opinione pubblica che non solo approvi i suoi programmi ma esalti il capo considerandolo legibus solutus, non soggetto alla legge. Manuel Castells, studioso dell’informazione, si sofferma sui metodi delle guerre …

Franceschini: la festa di Genova un successo nonostante i divieti di Berlusconi

Niente tradizionale comizio di chiusura per il segretario del Pd, Dario Franceschini, della festa nazionale di Genova. Franceschini come aveva anticipato all’apertura non ha voluto chiudere ufficialmente «per non dare in nessun modo l’impressione come segretario di fare il controcanto all’iniziativa in programma a Milano per domani di Bersani». Così Franceschini ha indetto una conferenza stampa poco prima dell’incontro con il pubblico nella sala Guido Rossa, al porto antico di Genova, dove dal 22 agosto si è svolta la festa. Franceschini, affiancato dal responsabile Lino Paganelli, «ormai famosissimo», ha detto, dopo la nota battuta su Berlusconi, ha aggiunto: «a 15 giorni di distanza si capisce che quella battuta è stata un banale pretesto per impedire ai ministri di venire al confronto. La festa nonostante l’assenza di molti esponenti della maggioranza è comunque andata molto bene». Il segretario del Pd, dopo aver ringraziato i presidenti della Camera e del Senato per aver partecipato, ha ribadito che «la festa è andata bene ugualmente con la partecipazione di oltre un milione di visitatori e la presenza di più …