La ministra unica dell’Istruzione è davvero unica. Un comunicato del Miur recita: “Precari, il Miur e sindacati firmano il decreto applicativo”. Ma è una bugia. Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil: “Il ministro Gelmini è una bugiarda. Noi non abbiamo condiviso alcuna intesa. I contratti di disponibilità sono una vera presa in giro per i precari. Diffidiamo il ministro a fornire notizie false”. E viale Trastevere si giustifica: “Un refuso…”.
Il decreto applicativo è stato dunque firmato, ma senza il principale sindacato della scuola. Un provvedimento che lascia per strada oltre 30 mila persone. Dunque, la protesta dei docenti e bidelli precari non cessa. Sabato tutti a Roma per la grande manifestazione di protesta che coinfluirà con quella sulla libertà di stampa. Alcuni docenti precari parleranno dal palco della Fnsi.
Ed ecco il famigerato decreto applicativo tanto sbandierato dal governo. Riguarderà solo 18mila supplenti precari e non tutta la platea dei 250mila. Garantita la precedenza assoluta nel conferimento delle supplenze temporanee al personale docente e Ata a cui non è stato rinnovato l’incarico quest’anno. Solo dieci giorni di tempo per presentare la domanda.
Gli insegnanti e i tecnici amministrativi che presenteranno richiesta di supplenza potranno indicare una sede provinciale a scelta tra quella che ha gestito la graduatoria ad esaurimento e quella nella cui graduatoria di circolo o di istituto si è inseriti per questo anno scolastico.
Per i periodi non coperti da supplenza c’è la disoccupazione Inps (indennità di disoccupazione) che può essere integrata attraverso progetti attivati dalle regioni in accordo con il ministero. Riconosciuto il servizio per l’intero anno ai fini della graduatoria.
Il punteggio sarà attribuito alla stessa classe di concorso, posto di insegnamento o profilo professionale per il quale il personale ha prestato servizio lo scorso anno scolastico.
Se il precario lavora in una regione che non ha sottoscritto intese con il ministero dell’istruzione, restano valide indennità di disoccupazione e precedenza nelle supplenze.
Le regioni che hanno fatto intese sono: Veneto, Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Lombardia, Puglia e Basilicata.
da www.unità.it 30.09.09