“Confindustria: a rischio 700.000 posti di lavoro. Il PD: ‘Governo immobile, servono riforme'”, di A.Dra
Ma cos’è questa crisi? La crisi è finita. La crisi è passata. La crisi la si combatte con l’ottimismo.Se fosse per Berlusconi la crisi non sarebbe neanche mai esistita visto che lui è stato uno dei pochi in Italia a vedere un aumento degli introiti economici. Ma c’è chi non la pensa così, a partire da Confindustria che attraverso il suo Centro Studi mantiene alto l’allarme: “La ripresa sarà lenta, lunga e insidiosa”. C’è infatti il rischio concreto che nei prossimi due anni si potrà registrare un calo di 700 mila posti di lavoro a meno che non si intervenga con nuove politiche imprenditoriali per uscire “da questa situazione grigia”. Per i ricercatori di Confindustria i prossimi mesi saranno decisivi: le stime annunciate dal Centro studi prevedono – in miglioramento rispetto la precedente analisi – un Pil a -4,8% nel 2009 e a +0,8% nel 2010. Il deficit rimarrà al 5% del Pil e il debito che nel 2009 è del 114,8%, salirà il prossimo anno al 117,8 Per il presidente di Confindustria, le priorità …