Mese: Settembre 2009

“Confindustria: a rischio 700.000 posti di lavoro. Il PD: ‘Governo immobile, servono riforme'”, di A.Dra

Ma cos’è questa crisi? La crisi è finita. La crisi è passata. La crisi la si combatte con l’ottimismo.Se fosse per Berlusconi la crisi non sarebbe neanche mai esistita visto che lui è stato uno dei pochi in Italia a vedere un aumento degli introiti economici. Ma c’è chi non la pensa così, a partire da Confindustria che attraverso il suo Centro Studi mantiene alto l’allarme: “La ripresa sarà lenta, lunga e insidiosa”. C’è infatti il rischio concreto che nei prossimi due anni si potrà registrare un calo di 700 mila posti di lavoro a meno che non si intervenga con nuove politiche imprenditoriali per uscire “da questa situazione grigia”. Per i ricercatori di Confindustria i prossimi mesi saranno decisivi: le stime annunciate dal Centro studi prevedono – in miglioramento rispetto la precedente analisi – un Pil a -4,8% nel 2009 e a +0,8% nel 2010. Il deficit rimarrà al 5% del Pil e il debito che nel 2009 è del 114,8%, salirà il prossimo anno al 117,8 Per il presidente di Confindustria, le priorità …

“Contratti: Primo, decentrare”, di Pietro Garibaldi

La riunione di oggi a Palazzo Chigi tra le parti sociali e il governo, a pochi giorni dall’incontro informale tra i leader di Confindustria e Cgil, può davvero segnare l’inizio di un nuovo clima tra le parti sociali. Tra crisi aziendali, compartecipazione agli utili, rappresentanza dei lavoratori alla gestione di impresa, sgravi fiscali, nuovo modello contrattuale e decentramento della contrattazione il vero rischio della riunione di oggi è che si discuta in modo inconcludente di troppe cose. Per rendere concreto e proficuo il nuovo clima, è fondamentale che le parti sociali individuino, tra la fitta agenda dei temi in discussione, delle chiare priorità. Oltre alla necessaria attenzione alla crisi occupazionale, gli sforzi di mediazione dovrebbero concentrarsi sul decentramento della contrattazione e il legame tra salari e produttività. Nella scorsa primavera, Confindustria ha firmato con Cisl e Uil un protocollo di intesa sul nuovo modello contrattuale. Nel nuovo protocollo, approvato senza la firma della Cgil, il contratto nazionale dovrebbe riguardare principalmente il recupero dell’inflazione attesa per il triennio successivo. In modo da lasciare spazio alla contrattazione …

“Lo scandalo in parlamento”, di Giuseppe D’Avanzo

È giunto il tempo che Silvio Berlusconi vada in Parlamento ad affrontare uno scandalo che, sempre di più e ancor più limpidamente, rivela il disordine della sua vita privata. Che sarebbe anche affar suo, certo (lo si dice per i “neutralisti”), se non fosse contraddittorio con l’ordine che voleva imporre per legge alla nostra vita e incompatibile con la rappresentazione che ha dato di se stesso agli elettori. Questo è già un problema di difficile soluzione per Berlusconi, ma non appare più il cuore dello scandalo. La gravità del caso politico – da affrontare con urgenza alla Camera e al Senato, nel luogo “politico” per eccellenza, – si annuncia nella sventatezza con cui il capo del governo assolve alle sue responsabilità pubbliche e si radica nella sua vulnerabilità. Un controllo delle date delle “feste” a Palazzo con gli impegni pubblici del presidente del Consiglio svela come, a volte, il premier viene meno ai suoi doveri istituzionali per non rinunciare ai suoi piaceri privati. La serietà della questione è soprattutto, però, nella vulnerabilità che oggi circonda …

“Gli immigrati e la cittadinanza”, di Gad Lerner

A furia di inseguire consensi promettendo “meno stranieri” Berlusconi e Bossi rifiutano l´idea che possano esserci “più italiani” e “nuovi italiani”. La loro idea di italianità è ferma agli anni Trenta Se un cittadino dalla pelle non perfettamente candida aspirasse a incarichi politici in Italia, sarà meglio che ci ripensi. «Non vorrei tra cinque anni e un mese trovarmi un presidente abbronzato», ha dichiarato Roberto Calderoli l´altra sera a Treviso. Il ministro leghista si era già distinto per un´analoga sortita nei confronti della sua concittadina italiana Rula Jebreal. Imitato dal presidente del Consiglio che rivolse la stessa «carineria» a Barack Obama. Tali affermazioni desterebbero scandalo se pronunciate da uomini di governo in qualsiasi altro paese occidentale. E delineano, all´interno della maggioranza di centrodestra, una spaccatura su principi della massima rilevanza per il futuro della nostra democrazia. Chi ha diritto a essere considerato italiano, e quali devono essere le procedure di ottenimento della cittadinanza? La proposta di legge che divide la destra è stata presentata in Commissione Affari Costituzionali da Fabio Granata (Pdl) e da Andrea …

“Indennità per i supplenti. ‘Solo fumo’”

Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi una norma per tutelare gli insegnanti precari. La norma verrà inserita nel decreto legge Ronchi sulle questioni ambientali, così da iniziare immediatamente l’iter parlamentare. La disposizione riguarderà una platea di 12-13 mila docenti, che fino allo scorso anno hanno avuto supplenze annuali. Il ministro Mariastella Gelmini alla fine del Cdm ha spiegato alla stampa i termini dell’accordo. Chi ha diritto all’indennità di disoccupazione potrà dunque avere una via preferenziale per rimanere all’interno della scuola attraverso supplenze brevi. I disoccupati potranno essere coinvolti in progetti educativi contro la dispersione scolastica, per il sostegno ai soggetti più deboli, o per l’orientamento. Sarà inoltre possibile siglare accordi con le regioni che potranno partecipare anche in maniera finanziaria all’attuazione di questi progetti. Il progetto sarà valido soltanto per quest’anno. La decisione del governo è giunta dopo settimane di manifestazioni locali dei precari della scuola e l’inizio di una serie di proteste nazionali. I tagli previsti dal governo, infatti, coinvolgono 57 mila posti di lavoro in un solo anno e la mancata assegnazione …

“Il 19 in piazza. Per mio padre e per coloro che scelsero di stare dalla parte della libertà”, di Bice Biagi

Quest’estate, per la prima volta, ho avuto la possibilità di tenere tra le mani e poi leggere un giornale di tanti anni fa, per l’esattezza del 1944. ‘Patrioti’ si chiamava quel foglio, modesto per foliazione e scarso di collaboratori o firme illustri; in pratica tutto era fatto dal direttore e da pochi sconosciuti giovani, magari con qualche difficoltà di grammatica e sintassi, che raccontavano le proprie esperienze. Chi aveva voluto, ideato e poi realizzato quel foglio era un ragazzo di 23 anni, redattore di ‘Carlino Sera’ e si chiamava Enzo Biagi: la sua redazione era composta più o meno da coetanei e le riunioni le tenevano nei boschi dell’Appennino, lungo l’argine dei torrenti o al riparo di un casolare, non avevano stipendio, spesso poco da mangiare ma l’orgoglio di chi capiva di fare qualcosa per il suo Paese. ‘Patrioti’, infatti, era il giornale della Brigata Giustizia e Libertà e i ragazzi che volevano informare gli italiani di quello che stava succedendo, dell’andamento della guerra di Liberazione dal nazifascismo, erano partigiani. Qualcuno di loro non è …