Mese: Settembre 2009

“Allarme Ue: in Europa 20 milioni senza lavoro”, di Marco Zatterin

La Cgil :«nonostante il grande ricorso alla cassa, l’occupazione continua a diminuire». Le previsioni degli uomini di Epifani puntano verso «il passaggio del tasso di disoccupazione dal 6,3% al 9,4% quest’anno ed al 10,3% nel 2010». Ovvero «sino a un milione di posti a rischio sino alla metà dell’anno prossimo». Purtroppo questa volta gli economisti ci hanno azzeccato. All’inizio dell’anno avevano detto che la crisi globale avrebbe portato la disoccupazione europea verso il 10% e così è stato. Ieri Eurostat ha diffuso i dati relativi a luglio: nel complesso dei paesi dell’Ue i senzalavoro sono 21,7 milioni, 5,1 milioni in più rispetto allo scorso anno. In percentuale siamo al 9,5% della popolazione attiva per la zona della moneta unica, il dato peggiore dal maggio del 1999. Nella media dei ventisette si scende al 9%, cifra che non si toccava da cinque anni e tre mesi. Il dato peggiore in Spagna, che ha il 18,5 % di disoccupati, percentuale che sale 38,4% tra i giovani che hanno meno di 25 anni. Il timore è che la …

“I ragazzi di Beslan”, di Leonardo Coen

Mille ostaggi in una scuola dell’Ossezia del Nord. Tre giorni di assedio. Oltre 300 morti. Dopo 5 anni ecco i racconti dei superstiti. Cinque anni fa, la mattina dell’1 settembre, un commando terrorista prese in ostaggio più di mille tra alunni, insegnanti e parenti: era il primo giorno di scuola a Beslan. Per 52 ore la cittadina osseta tenne il mondo con il fiato sospeso. Poi il blitz delle forze speciali russe: 334 morti, 186 erano bambini I sopravvissuti hanno ancora addosso i segni della tragedia. Ecco le loro storie Vika oggi ha 19 anni: “Non ho più paura di niente, il peggio io l’ho già conosciuto”. Ieri la cerimonia in ricordo delle vittime. La rabbia dei familiari Assente Medvedev. Dell’istituto resta lo scheletro. Intorno tante bottiglie d’acqua: i bimbi non potevano bere. Vika Ktsoeva oggi ha 19 anni: è una bella ragazza dai capelli scuri, e dalle ciglia lunghe. È pure una gran ballerina: le piacciono le danze nazionali ossetine. Frequenta il secondo anno dell’università statale di Ammistrazione, a Mosca: ha scelto il corso …

“La Chiesa e le sue tante fratture. Un malessere profondo e il doppio allarme su moralità e Lega”, di Alberto Melloni*

«C’è chi pensa di avere il diritto all’indulgenza». L’imboscata di Vittorio Feltri alla Chiesa italiana ha suscitato dentro il cattolicesi­mo un ventaglio di reazioni: il cardinal Ba­gnasco è disgustato; l’editore di Avvenire arrocca; l’accusato irride l’accusatore; il di­rettore de L’Osservatore Romano ha depre­cato l’attacco ma non meno l’imprudenza di certi articoli in difesa dei povericristi an­negati; qualche prelato parla di mafia, l’ar­civescovo di Palermo Romeo non trovereb­be strano un «passo indietro»; Cossiga — uno fra i tanti cattolici che con l’ Avvenire fu duro — mostra magnanimità. Sono sfu­mature dietro le quali c’è il giudizio su un cambio di direzione della politica della Chiesa, ritenuto causa, ma in senso diver­so, di questa vicenda. Durante la sua presi­denza il cardinal Ruini ha avuto una linea politica precisa: non tanto favorire un buongoverno (conservatore o progressista che fosse), ma essere temuto dai partiti. Per questo Prodi, di cui era amico fraterno, diventava un avversario e Berlusconi, no­nostante uno stile di vita agli antipodi dai suoi, è stato preferito: per una incolmabile differenza di «timore». Per questo i …

«Emergenza democratica. Libertà di informazione», di Andrea Draghetti

La libertà di informazione e le battaglie per difenderla dagli attacchi sempre più feroci da parte di Berlusconi sono stato l’oggetto di un’appassionato incontro a tre che si è tenuto questa sera alla Festa Democratica di Genova. Intervistati da Andrea Vianello, Paolo Gentiloni, responsabile dell’Area Comunicazione del Pd e Ezio Mauro, direttore de la Repubblica hanno discusso dell’emergenza democratica che sta colpendo l’informazione italiana sotto scacco del potere mediatico del premier. Liberta di Informazione. L’allarme è evidente e viene lanciato da Ezio Mauro. “Non ho mai parlato di regime ma è chiaro che la nostra democrazia sta degradando. Stando ai fatti un leader politico che chiede di non fare pubblicità su un giornale perché lo critica è un chiaro segnale. Oltretutto un politico che è anche un editore. Poi definisce delinquenti i giornalisti, lui che, con le frequentazioni che ha e degli amici più cari, di delinquenti se ne intende. Quindi querela la Repubblica per 10 domande a cui non ha mai risposto se non raccontando bugie. Ha minacciato querele al giornali europei che pubblicano …

«Silvio, cerca sotto la voce “democrazia”», di Iv.Gia.

L’Ue chiede spiegazioni sui respingimenti, Berlusconi risponde: “State Zitti!”. Fassino: “Il premier vorrebbe tutti sordi e muti”. Prima la rottura con la moglie. Poi l’alterco con Gianfranco Fini. È stata la volta di Repubblica. E dopo è toccato al Vaticano. Pensateci un attimo: chi manca alla lista di Silvio Berlusconi? Si, esatto, l’Unione Europea. In realtà il premier ha deciso di non fare torti a nessuno e stamattina ha corretto la svista. Non può e non deve esistere che Bruxelles si permetta a chiedere informazioni sulle discutibili pratiche italiane in materia di respingimenti, neanche se si tratta di una prassi europea quasi d’obbligo e accettata da tutti gli Stati europei. Non sia mai detto poi che a domandare delucidazioni sia un portavoce, non fa niente se il suo mestiere in fondo è proprio quello di fare da intermediario fra gli organi Ue e i singoli Stati. Il cavaliere non parla con i sottoposti. Un Berlusconi infuriato e fuori fase ha spiegato ai microfoni della stampa (a proposito: stiano attenti anche loro!): “Si strumentalizzano espressioni di …

«Incontro Pd su alleanze e candidati», di P.L.F.

Il nodo delle alleanze coinvolge sempre più la campagna congressuale del Pd. Se ne occuperà, tra l’altro, oggi la prima riunione della segreteria dopo la ripresa estiva, convocata dall’attuale leader Dario Franceschini, parteciperanno anche i suoi concorrenti alla guida del partito, Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino. Infatti oltre alla politica di opposizione del Pd, si discuterà anche delle alleanze e della scelta dei candidati “governatori” per le regionali del prossimo anno. Il tema è divenuto ancor più d’attualità dopo che domenica Marino alla festa del Pd di Genova aveva dichiarato: «Non vogliamo alcun voto dall’area di Totò Cuffaro». «Non era così che si comportava», ha replicato Cuffaro, quando Marino «veniva a chiedere alla Regione siciliana, che allora presiedevo, protezione contro quei cattivoni americani che volevano silurarlo constestandogli l’incasso di rimborsi gonfiati». Comunque una risposta al parlamentare-chirurgo sono suonate all’interno del Pd le parole di Piero Fassino, coordinatore della mozione di Franceschini: «Le alleanze si costruiscono a partire da una piattaforma politico-programmatica: non si sceglie per simpatia». «L’Udc per prima non accetta: di stipulare accordi …