Giorno: 9 Gennaio 2010

"Pdl, Fini non rompe ancora Ma non si fida più del premier", di Susanna Turco

L’accordo con l’Udc nel Lazio, grazie alla figura chiave della “sua” Polverini lo riempie di soddisfazione per la capacità di guardare al futuro cui allude. E non ha mancato di esibirlo, in un lungo incontro ieri con il suo futuribile alleato Pier Ferdinando Casini. Eppure, Gianfranco Fini è in queste ore alle prese con una operosa, quanto magmatica, riflessione sul da farsi. Sul tavolo le ipotesi ci sono tutte: da quella di mettersi a «rinegoziare» il proprio peso ai vari livelli di governo e di partito, a quella di una scissione – con buona pace dei Bonaiuti e dei Gasparri che ieri si sono affrettati a smentirla. Eppure, nel primo caso si tratta di un passo indietro verso la politica politicante che l’ex leader di An non ha gran voglia di fare, perché credeva che per lui con la nascita del Pdl e l’ingresso alla Camera «il tempo dei negoziati fosse finito». Gruppo autonomo Nel secondo caso, quello del gruppo autonomo, si tratta di una ipotesi che il presidente della Camera non vorrebbe prendere in …

"Quante sono le Rosarno d'Italia?", di Cesare Martinetti

La rivolta di Rosarno è scoppiata nelle stesse ore in cui il ministro dell’Interno, a distanza di pochi chilometri, discuteva con i responsabili dell’ordine pubblico in Calabria la risposta dello Stato alla bomba esplosa contro la procura. Una coincidenza casuale ma davvero simbolica che nella saldatura tra l’emergenza cronica chiamata mafia (‘ndrangheta, camorra, ecc.) e la nuova emergenza che si chiama immigrazione ci consegna all’inizio di questo 2010 un’agenda sociale drammatica. Quello che sta accadendo a Rosarno in queste ore ci riguarda tutti: il nostro quartiere, le nostre periferie, a Sud e a Nord, interroga la nostra coscienza di cittadini, sfida l’intelligenza e mette alla prova quello che si chiamava il sentimento democratico. Non è un problema solo italiano. Una rivolta del tutto analoga a quella di Rosarno è scoppiata qualche mese fa a Calais, nel Nord della Francia, da dove le bianche scogliere di Dover appaiono come un miraggio alle migliaia di migranti (soprattutto afghani, pakistani, iracheni) che premono per sbarcare in Gran Bretagna. Gli ammiratori acritici di quanto avviene al di là delle …

"L´Italia ha perso 400 mila posti. In Europa, uno su dieci senza lavoro ", di Luisa Grion

L´Istat: a novembre tasso di disoccupati all´8,3%. Sotto la media Ue. In totale sono due milioni. Quasi 400 mila posti di lavoro in meno in un anno, 44 mila persi solo fra ottobre e novembre: se ormai da qualche mese si parla di uscita dal tunnel gli effetti della crisi continuano a manifestarsi. Lo segnalano gli ultimi dati Istat sulla disoccupazione: a novembre 2009 ha raggiunto quota 8,3 per cento, in netta crescita rispetto al 7,1 per cento di un anno prima. Va detto che le cose vanno male ovunque, e altrove peggio che qui, visto che la media della zona euro è al 10 per cento – dato record dal 1998 – e visto che i senza lavoro continuano ad aumentare anche negli Stati Uniti, dove la disoccupazione resta inchiodata al 10 per cento e la ventata di ottimismo soffiata a novembre è stata annullata prima delle feste (per la prima volta dagli ultimi due anni la caduta si era arrestata, ma a dicembre sono stati persi altri 85 mila posti di lavoro). Gli …

"Gelmini: stranieri in classe, tetto del 30%", di Alessandra Migliozzi

Le classi dove ad essere stranieri sono gli italiani non dovranno esserci più. Le scuole ghetto con oltre il 90% di alunni figli di immigrati dovranno diventare un ricordo. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha preparato una nota destinata ai presidi con indicazioni precise: dal prossimo anno scolastico nelle prime classi di elementari, medie e superiori gli alunni stranieri potranno essere al massimo il 30%. Scatta, dunque, il tetto alla presenza di immigrati tra i banchi, ma si comincia con gradualità. «Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana», si intitola così la circolare che dovrà riscrivere il volto di molte aule. Ci sono classi, infatti, a Milano come a Roma, dove gli italiani sono la minoranza e questo, secondo il ministro, non dovrà più accadere. A settembre, nella Capitale, la scuola Carlo Pisacane ha dato il via alle lezioni con un record: quasi il 90% degli studenti è di origine straniera. A Milano ha fatto scalpore il caso di una scuola elementare del quartiere di San Siro, la Lombardo Radice, dove …