Giorno: 17 Gennaio 2010

"La società civile e la casta dei politici", di Eugenio Scalfari

DA qualche tempo la cosiddetta società civile si sta prendendo alcune rivincite. Era stata assai bistrattata dalla “casta”, sia di destra che di sinistra. I partiti, anzi la partitocrazia, avevano invaso tutto l’invasibile. Non c’era candidatura elettiva, non c’era ente pubblico o parapubblico che non fossero caduti nelle mani della “casta” e il berlusconismo non faceva eccezione, anzi, nonostante il piglio anti-partito del suo leader. Chi accedeva al governo o al sottogoverno doveva innalzare i vessilli e indossare i colori d’uno dei componenti della casta, gravitare nella sua orbita, sollecitarne i favori e pagarli al prezzo convenuto. Non soltanto e non tanto in termini di danaro, ma in termini di sudditanza politica. O corporea. Ma sì, anche corporea, Tarantini insegna. Questo ritorno in forza dei politici era stato accolto con favore anche da molti intellettuali all’insegna della supremazia della politica. Alla società civile erano state addebitate molte turpitudini, comunque un cattivo odore di corruttela che inquinava anche la politica e i suoi “operatori”. Per di più si addebitava alla società civile anche la responsabilità di …

Aumento ai prof di religione, schiaffo ai precari della scuola

Buste paga più ricche per i prof di religione. Il ministero dell’Economia lo scorso 28dicembre ha, infatti, emanato una nota che riguarda la procedura di calcolo degli aumenti biennali per gli insegnanti di religione e stabilisce che questi incrementi i quali prima venivano calcolati nella misura del 2,5% del solo stipendio base dovranno ora ammontare al 2,5% dello stipendio base comprensivo della indennità integrativa speciale. Non un dettaglio: quella quota può raggiungere un terzo dello stipendio. «Adesso dunque – spiega lo Snadir, il sindacato nazionale autonomo degli insegnanti di religione – dal primo maggio 2010 le direzioni provinciali del Tesoro dovranno procedere al pagamento degli arretrati. Dal pagamento saranno esclusi i docenti ai quali il mancato inserimento dell’indennità nel calcolo degli aumenti biennali era stato compensato, già a partire dal 2003, con un assegno ad personam». Critica l’Anief (Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione) secondo cui questa concessione a una ristretta cerchia di docenti dimostrerebbe che «ancora una volta il governo dimentica i precari della scuola». In effetti la circolare, emanata alla chetichella nell’ultimo …

"Catastrofe non solo naturale", di Barbara Spinelli

Le immagini di Haiti devastata non dicono per intero il disastro, come quasi sempre accade nelle grandi calamità naturali. Dicono il punto terminale di una storia lunga, accorciandola e sforbiciandola d’imperio. Ritraggono la tragedia ignorando le tragedie già avvenute: tremando, la terra le inuma ancor più profondamente. Raffigurano in modi sconnessi lo sguardo di un bambino salvato, struggente di bellezza, e il fulgore ­ tremendo ­ dei machete impugnati da superstiti a caccia di cibi, acqua, medicine. Orrore, bellezza, empatia, discordia: sono frammenti caotici di un tutto inafferrabile. Sono istantanee, e ogni istantanea è la punta di iceberg che restano inesplorati. Vediamo solo questa punta, commossi da eventi estremi. Facendo uno sforzo sentiamo l’odore di morte, descritto dai reporter. La base dell’iceberg, quel che viene prima del sisma, s’inabissa sotto le macerie con i morti. È il terribile destino di parole come umanità, soccorsi umanitari, guerre umanitarie: parole cui si ricorre in simili emergenze e che cancellano la storia, eclissano le responsabilità dei grandi e dei piccoli, dei singoli e delle autorità pubbliche. Parole che …

Dopo il parere del Consiglio di Stato sui regolamenti PD e Flc-Cgil: rinviare la riforma

Cresce la pressione del PD a livello politico e della Flc-Cgil a livello sindacale per il rinvio di un anno della riforma dell’istruzione secondaria superiore. Lo chiedono in una dichiarazione la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, e il responsabile Scuola del partito, Giovanni Bachelet, che aggiungono: “se questo non accadesse, la riforma comincerebbe nell’incertezza più assoluta, alimentando le preoccupazioni dei docenti, delle famiglie e degli studenti”. Il parere del Consiglio di Stato sui regolamenti, sostengono, stabilisce che gli atti necessari per dare attuazione alla riforma (come ad esempio i programmi e i quadri orari) abbiano natura normativa, ma ciò implica un iter di approvazione lungo e laborioso, impraticabile nei tempi ristretti previsti dal governo. “Ma la questione più rilevante – aggiungono – riguarda le modalità di entrata in vigore della riforma, che al momento prevedono negli istituti tecnici un cambiamento di orari e programmi per le prime due classi e degli orari settimanali per le terze e quarte a partire dal prossimo anno scolastico; mentre in quelli professionali il cambiamento …

"I disoccupati ci sono ma non si vedono", di Ilvo Diamanti

Esistono problemi visibili e altri invisibili. A prescindere – direbbe Totò – non solo dalla realtà ma anche dalla percezione. La disoccupazione, ad esempio, esiste: nella realtà e nella percezione. Ma parlarne è da irresponsabili e mostrarla anche peggio. Basta pensare alla reazione del Governo di fronte alle stime fornite dalla Banca d´Italia, che considera il tasso di disoccupazione «reale» superiore al 10%: 2.600.000 persone. Un calcolo scorretto e fantasioso, secondo il ministro Sacconi. Perché associa ai disoccupati anche i cassintegrati cronici e i «lavoratori scoraggiati». Quelli, cioè, che rinunciano a cercare occupazione perché ritengono la situazione sfavorevole. Un´operazione scorretta, quella praticata dalla coppia Epifani-Draghi. Entrambi disfattisti e, implicitamente, comunisti. Imprenditori delle fabbriche che producono pessimismo, come li ha definiti il premier Berlusconi. Seminano sfiducia e rischiano, in questo modo, di alimentare una crisi che ormai è alle spalle. Anche se i cittadini non sembrano accorgersene. Afflitti da una “percezione” diversa – e distorta. La disoccupazione, infatti, preoccupa il 37% degli italiani, secondo la recente indagine di Demos per Unipolis (si veda in www.demos.it) sulla …

"L'Europa non regge il passo del resto del mondo", di Pietro Greco

Pochi vi hanno fatto caso. Ma c’è un dato, nel 2010 R&D Global Forecast – il nuovo rapporto sulla ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico pubblicato nei giorni scorsi dalla rivista R&D Magazine – che ci parla dell’Europa con la potenza di mille analisi. Nell’anno appena trascorso, il 2009, l’Unione Europea ha speso nella scienza e nelle tecnologie innovative l’1,69% della ricchezza che ha prodotto (Pil). Il mondo, in media, ha speso l’1,97% della ricchezza prodotta. È il secondo anno consecutivo che l’Europa si trova a investire in ricerca e sviluppo meno della media mondiale. È un dato che parla da solo, con più forza di mille dotte analisi, per tre motivi. Primo: l’investimento in ricerca e sviluppo è un fattore, ormai macroeconomico, che più di ogni altro indica sia la capacità di innovazione di un’economia e (quindi) di una società sia la capacità di competere sui mercati mondiali. Secondo: è la prima volta – nell’ultimo mezzo millennio – che l’Europa investe in ricerca scientifica e innovazione tecnologica meno del resto del mondo. Al contrario: …