Giorno: 8 Gennaio 2010

Sicar, il Pd: “No alla chiusura”. L’On. Ghizzoni ha incontrato stamattina i lavoratori che presidiano lo stabilimento

“La Sicar è un’azienda storica del nostro territorio e la decisione di trasferire nello stabilimento di Villabartolomea di Verona tutte le attività produttive e parte dei servizi è inaccettabile. Gli accordi stipulati a suo tempo tra proprietà a sindacati vanno rispettati”. E’ quanto ha dichiarato l’On. Manuela Ghizzoni che questa mattina ha portato la sua solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Sicar impegnati nel presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda carpigiana. A 42 di loro (su 66 dipendenti) è stata recapitata pochi giorni fa la lettera che formalizza l’avvio della procedura per la messa in mobilità. “La realizzazione del piano industriale – ha aggiunto la parlamentare del Pd – comporta di fatto la cancellazione della Sicar a Carpi. Il primo pensiero va alle famiglie dei 42 lavoratori coinvolti, che non possono essere così disinvoltamente sbattute in strada. Inoltre è grave che l’azienda non abbia ancora riconosciuto quanto dovuto ai lavoratori che hanno deciso di andare in mobilità volontaria (incentivi all’esodo, Tfr, contributi sindacali e previdenziali integrativi dovuti). L’On. Ghizzoni ha concluso facendo appello “ai …

L'Italia onesta accenda i fari sulla Calabria

Bersani incontra i vertici della Procura di Reggio Calabria dopo l’attentato dinamitardo di domenica scorsa. Insieme ai dirigenti regionali del Pd, il segretario Pier Luigi Bersani ha incontrato i vertici della Procura di Reggio Calabria dopo l’attentato dinamitardo di domenica scorsa. “Siamo qui – ha dichiarato il leader democratico – per portare solidarietà alle Procure e incoraggiamento a proseguire un’azione che si è sviluppata con grande forza e determinazione e vogliamo che anche i riflettori dell’Italia onesta siano puntati in questi luoghi. Qui si sta consumando una battaglia rilevantissima per tutto il Paese”. “Ogni passo anche piccolo è buono – ha aggiunto Bersani – ma è chiaro che c’è un problema di organizzare una rete più complessiva. Non si tratta quindi solo di organici o di occasionali potenziamenti delle forze di polizia”. Bersani ha voluto esprimere un elogio al procuratore generale Salvatore Di Landro per il “preziosissimo lavoro che sta conducendo la magistratura di Reggio Calabria”. Il segretario del Pd ha quindi ribadito la volontà di incalzare il governo nell’attuare gli impegni presi per la …

"Regionali, Sinistra e Libertà rompe ovunque col Pd", di Simone Collini

Le regionali rischiano di esser più dolorose che altrove, per il Pd, nel Mezzogiorno. Allo stato sono a rischio tutte e tre le grandi regioni del sud che vanno al voto: Puglia, Campania e Calabria. In più la rottura con Nichi Vendola, che ormai sembra definitiva, ha fatto prendere a Sinistra ecologia e libertà una decisione che potrebbe avere pesanti ripercussioni in tutte le sfide elettorali: il movimento di cui è leader il governatore pugliese ha infatti deciso di sospendere in tutte le regioni le trattative in corso. «È aperto un problema nazionale del quale Sel intende discutere direttamente con i rappresentanti nazionali delle forze politiche», si legge nel comunicato diffuso dal coordinamento di Sinistra e libertà. Niente chiarimento, niente alleanze. E il fatto che in Puglia le primarie sembrino fortemente a rischio, non aiuta. VERSO IL NO ALLE PRIMARIE IN PUGLIA Francesco Boccia ha terminato le consultazioni con le forze politiche che lo sostengono. «Alleanza per la Puglia» è il nome della coalizione, di cui fanno parte dieci partiti (Pd, Udc, Idv, Socialisti, Verdi, …

"E' il lavoro che fa la Costituzione", di Valerio Onida

La proposta del ministro Brunetta, di “ritoccare” l’articolo 1 della Costituzione eliminando il riferimento alla Repubblica «fondata sul lavoro», può essere considerata come un semplice diversivo o una provocazione, nel gran parlare che si fa di “riforme”, spesso senza adeguata attenzione al merito degli argomenti; oppure potrebbe essere un preannuncio pericoloso di messa in discussione dell’impianto fondamentale stesso della Costituzione. Più che ricordare per l’ennesima volta l’origine della formula in questione, nata in assemblea costituente per rispondere alla proposta di parte comunista intesa a proclamare una Repubblica «di lavoratori», occorre rifarsi al significato sostanziale del disposto costituzionale. Fu il grande costituzionalista e costituente (democristiano) Costantino Mortati a identificare per primo il “principio lavorista” fra i principi fondamentali della Costituzione, accanto al principio democratico, a quello personalista e a quello pluralista. Ma il fondamento “lavorista” della Costituzione non significa affatto che il lavoro sia considerato in essa come il valore supremo: tale, semmai, è la persona umana, i cui «diritti inviolabili» la Costituzione riconosce e garantisce, insieme richiedendo l’adempimento dei «doveri inderogabili» di solidarietà (articolo 2). …

Scuola: On. Ghizzoni risponde sul tetto del 30% di alunni stranieri per classe

“Un tema così delicato non può essere lasciato alla via amministrativa: si sta toccando il diritto all’istruzione che la nostra costituzione riconosce indipendentemente dalla nazionalità e dalla cittadinanza degli alunni. Serve quindi un approfondimento parlamentare per mettere a nudo l’errore di fondo del governo che, tra l’altro, include nella quota del 30% anche per i ragazzi di seconda o addirittura terza generazione, che sono italiani a tutti gli effetti e non si capisce perché debbano essere discriminati. E’ un atteggiamento che purtroppo non ci stupisce visto che è in assoluta sintonia con la proposta Bertolini che rende l’acquisizione della cittadinanza italiana come una vera e propria corsa ad ostacoli”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. ****** Immigrati, Pd a Gelmini, tetto non risolve problemi, scuola sia veramente interculturale Livia Turco: servono misure concrete, no al ‘fai da te’ “E’ giusta la preoccupazione di evitare classi ghetto e porsi il problema della sostenibilità della presenza dei bambini stranieri al fine di garantire un progetto educativo adeguato per tutti. Il …

"La zavorra nera di Renata Polverini", di Natalia Lombardo

La fama di candidata che «piace alla sinistra» si va dissolvendo per Renata Polverini, candidata per il Pdl alla presidenza della regione Lazio, che ieri ha iniziato la sua campagna elettorale in giro tra festeggiamenti della Befana. Appena ha deciso di candidarsi s’è attaccata al suo carro La Destra di Francesco Storace, bramoso di partire alla «riconquista», annuncia sul blog, di quella Regione dalla quale uscì travolto dal Laziogate, perché i suoi uomini-haker si infiltrarono nel data base comunale delle liste di Alessandra Mussolini. Tant’è che, al traino di quella che con toni imperiali definisce la «nostra condottiera per la vittoria», l’ex Governatore si candida come capolista in tre circoscrizioni: a Roma, Frosinone e Latina. Un’altra presenza di estrema destra appesantisce l’immagine di colei che Vittorio Feltri ha definito, con maschilismo negato, una «Epifani in gonnella». La faccia «nera» di Adriano Tilgher, ora leader del «Fronte Sociale nazionale», curriculum da fascista orgogliosamente mai diventato ex che oggi, nella lettera a Storace in cui accetta la candidatura alle Regionali, dice «che avrà senso solo se avrò …

"Middle class, donne sull'orlo della bancarotta", di Naomi Wolf

Mentre il mondo lotta per uscire dal semi-collasso economico dello scorso anno, c’è un sottogruppo che è scivolato al di sotto della linea di galleggiamento: le donne che un tempo appartenevano al ceto medio. Secondo un’inchiesta recente, quest’anno in America un milione di queste donne comparirà davanti al tribunale fallimentare. Un numero superiore, dice l’economista Elizabeth Warren, a quello delle donne che «prenderanno la laurea, avranno una diagnosi di cancro o chiederanno il divorzio». La loro difficile situazione – sintomatica di una condizione comune nel mondo – contiene una lezione utile per tutte noi. Queste donne rovinate sono più istruite dei loro omologhi maschi: la maggior parte ha fatto l’università, più della metà è proprietaria della casa dove vive. A farle cadere da uno stile di vita medio-borghese a redditi di poco al di sopra del limite di povertà sono stati verosimilmente tre fattori: due economici e uno emotivo. In primo luogo, queste donne nuotano nei debiti. Molte hanno lavori che impongono di tuffarsi nelle linee di credito solo per stare a galla. Altre sono …