Giorno: 15 Gennaio 2010

Scuola, Pd a Gelmini: dopo Consiglio di stato rinviare riforma scuola superiore

“Dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato si rafforza la richiesta già avanzata dal Pd di rinviare di un anno l’entrata in vigore la riforma della scuola superiore”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni e il responsabile Scuola del partito, Giovanni Bachelet che aggiungono: “se questo non accadesse, la riforma comincerebbe nell’incertezza più assoluta alimentando le preoccupazioni dei docenti , delle famiglie e degli studenti. In particolare – sottolineano Ghizzoni e Bachelet – il Consiglio di Stato ha sostenuto che gli atti che devono essere emanati per dare attuazione alla riforma (come ad esempio i programmi, i quadri orari) abbiano natura normativa e quindi un iter di approvazione lungo e laborioso. Questa richiesta, che sembra essere stata accolta dal Governo, rende impraticabile l’entrata in vigore della nuova normativa in tempi così ristretti. Ma la questione più rilevante – precisano Ghizzoni e Bachelet – riguarda le modalità di entrata in vigore della riforma che, al momento prevedono negli istituti tecnici un cambiamento di orari e programmi per le prime due …

Haiti, il PD vicino alla popolazione

I democratici diffondono un appello a sostegno dei terremotati. Nel frattempo il gruppo parlamentare PD da il via alla raccolta fondi fra deputati e senatori. “La tragedia che ha colpito il popolo di Haiti richiede un forte ed immediato intervento di tutta la comunità internazionale a sostegno dei milioni di persone che soffrono per le conseguenze di uno dei più devastanti terremoti della storia. Haiti è il più povero paese del Continente americano ed ora la situazione della popolazione, delle donne, dei bambini è disperata. Il Partito Democratico vuole partecipare allo sforzo per l’emergenza e la ricostruzione di Haiti, a sostegno delle parti più vulnerabili della società. Il PD rivolge un appello ai cittadini italiani, ai propri militanti, alle proprie organizzazioni perché si compia uno sforzo straordinario in solidarietà alle vittime del terremoto di Haiti. Abbiamo deciso di sostenere alcuni primi programmi di aiuto, promossi e gestiti da Ucodep-Oxfam e da Agire, Organizzazioni non governative di provata esperienza e già presenti con progetti di sviluppo ad Haiti. Altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. Chiediamo …

"Scossa di coscienza", di Massimo Gramellini

Sconvolto dagli effetti apocalittici del terremoto di Haiti, sono andato in cerca di informazioni per scoprire com’era la vita nell’isola, fino all’altro ieri. Ho appreso che l’ottanta per cento degli haitiani vive (viveva) con meno di un dollaro al giorno. Che il novanta per cento abita (abitava) in baracche senza acqua potabile né elettricità. Che l’aspettativa di vita è (era) di 50 anni. Che un bambino su tre non raggiunge (raggiungeva) i 5 anni. E che, degli altri due, uno ha (aveva) la certezza pressoché assoluta di essere venduto come schiavo. Se questa è (era) la vita, mi chiedo se sia poi tanto peggio la morte. Ma soprattutto mi chiedo perché la loro morte mi sconvolga tanto, mentre della loro vita non mi è mai importato un granché. So bene che non possiamo dilaniarci per tutto il dolore del mondo e che persino i santi sono costretti a selezionare i loro slanci di compassione. Eppure non posso fare a meno di riflettere sull’incongruenza di una situazione che – complice la potenza evocativa delle immagini – …

«Senza risorse, anche i tetti crollano», di Manuela Ghizzoni

Sono anni che le amministrazioni di centrosinistra praticano politiche scolastiche a sostegno della composizione di classi che equilibrano le differenze, ad esempio riguardo al genere (maschi e femmine), alla disabilità, alla cittadinanza. Una composizione eterogenea ed equilibrata della classe ha un valore educativo in sé, che rende più efficace il metodo didattico ed enfatizza la missione educativa: cosa che invece non può accadere in una situazione di squilibrio, vale a dire con la presenza predominante di un genere o di ragazzi in condizione di handicap o di alunni stranieri, che conduce alla ghettizzazione della diversità. Un equilibrio auspicabile e positivo che, rispetto alla presenza nelle classi di alunni stranieri, il ministro Gelmini dichiara di voler raggiungere ponendo il tetto del 30 per cento. Davanti a questa proposta, sorgono due interrogativi: come si calcola il presunto tetto? e con quali risorse umane e finanziarie lo si rispetta? La circolare emanata dalla Gelmini contiene alcune proposte condivisibili. Si ispira al principio della flessibilità ed esclude dal tetto del 30 per cento i figli di immigrati nati e …

"Silvio, quanto ci costi", di Primo Di Nicola

Conti fuori controllo, 1.400 dipendenti di troppo, milioni buttati per gli show del Cavaliere, segretarie pagate come direttori. Ecco come Berlusconi ha trasformato la presidenza del Consiglio in una reggia. Una vera reggia, dove si moltiplicano dipendenti e sprechi. Con oltre un miliardo di euro l’anno bruciato per alimentare una burocrazia di corte che si allarga a dismisura e conta già 1.400 persone più del previsto. Mentre per allestire i set televisivi degli show del sovrano si spendono cinque milioni e si arriva a pagare 250 euro il noleggio di un computer per una sola giornata. E dove ci sono segretarie con la stessa qualifica e retribuzione dei grandi capi. Una follia, impossibile da immaginare nell’Italia normale dove aziende ed enti pubblici tagliano e licenziano a tutto spiano per fare quadrare i conti. Ma non alla presidenza del Consiglio dove il miracolo si ripete nei piani più alti della nomenklatura berlusconiana. Prendete Marinella Brambilla, storica segretaria del Cavaliere che da oltre vent’anni custodisce la sua agenda. E confrontate il suo curriculum con Manlio Strano, autore …

"Tasse: Il doppio errore delle due aliquote", di Laura Pennacchi

Stigmatizzare come ammissione di maldestro spot elettorale la clamorosa retromarcia di Berlusconi sulla faccenda delle “due aliquote”non deve lasciare in ombra un fatto inquietante. A corto di idee, infatti, il premier ha rilanciato una proposta di matrice reaganiana e bushana, vecchia di oltre quindici anni, che tuttavia la dice lunga sul perdurante nucleo culturalmente neoliberista che anima il suo pensiero e la sua politica come un riflesso condizionato e a dispetto di tutto il recente ciarlare del ministro Tremonti circa una“economia sociale di mercato”. Nucleo neoliberista tanto più paradossale oggi che la crisi economico- finanziaria globale induce dubbi e ripensamenti persino nei più coriacei seguaci della scuola anti-Stato e pro-mercato di Chicago. Il sistema fiscale italiano va certamente riformato nella direzione di abbassare la pressione sui redditi medi e bassi, su lavoratori dipendenti e pensionati. Come del resto aveva iniziato a fare il governo Prodi della precedente legislatura, per esempio istituendo una “dote fiscale” per i figli (attraverso la somma di incremento delle detrazioni e trasferimenti monetari diretti per gli incapienti) e dando vita a …

"Catastrofe innaturale", di Mario Tozzi

È stato il terremoto più violento degli ultimi due secoli nell’isola, ma come ne avvengono almeno una ventina, ogni anno, al mondo. E quasi mai provocano centinaia di migliaia di morti. Per riscontrare numeri così elevati bisogna spingersi indietro nel tempo e in altri luoghi: nella Cina del XVI secolo, dove morirono 830.000 persone nello Shansi, oppure nella pianura di Kanto, in Giappone, dove, nel 1923, le vittime furono oltre 200.000. In tempi più vicini, le città cinesi di Tientsin e Tangshan furono rase al suolo, con 200.000 vittime, nel 1976 e non si può dimenticare il terremoto di Sumatra di soli cinque anni fa, quando morirono 250.000 persone anche a causa del maremoto. Ogni anno la Terra è attraversata da centinaia di migliaia di sismi di magnitudo superiore a 3, ma solo in alcune regioni, e in particolari condizioni, le vittime sono così tante. Perché? Qualcosa la si deve al tipo e alle caratteristiche intrinseche del terremoto: magnitudo 7 Richter non è così elevata rispetto ai terremoti giapponesi e cinesi che arrivano anche a …