Giorno: 25 Gennaio 2010

Le dimissioni di Delbono, un gesto di grande responsabilità

Il segretario regionale del Partito Democratico Bonaccini: “Nessuna ombra può gravare sulla credibilità di chi amministra. Noi non accetteremo lezioni di moralità dalla destra” Il segretario regionale del PD, Stefano Bonaccini, commenta le dimissioni del sindaco Flavio Delbono. Ecco la sua dichiarazione. “Con grande senso di responsabilità il sindaco Flavio Delbono ha deciso di rassegnare le dimissioni dalla sua carica, affermando di voler documentare alla magistratura e alla città la correttezza del proprio comportamento, e per farlo in piena libertà e non coinvolgendo l’amministrazione, si è reso disponibile a fare un passo indietro. Un gesto che noi apprezziamo perché gli interessi della città vengono prima di ogni altra cosa e nessuna ombra può gravare sulla credibilità di chi amministra. Un principio, questo, valido in assoluto ma in modo particolare nella nostra regione dove esemplare, da sempre, è la tradizione del buon governo, un patrimonio prezioso costruito negli anni grazie allo stretto rapporto di fiducia con gli elettori e con tutte le componenti della società civile. Respingiamo con fermezza i tentativi della destra di lucrare politicamente …

Sicar, domani riprende la trattativa

L’On. Ghizzoni: “Agiremo anche a livello ministeriale, perché sianomesse in campo tutte le opzioni possibili di ammortizzatori sociali”. Domani, a Modena, riprenderà in forma ufficiale la trattativa tra i sindacati e la proprietà della Sicar di Carpi. E’ il primo esito dell’incontro informale di questa mattina a Carpi al quale hanno partecipato l’on. Manuela Ghizzoni, l’assessore provinciale al lavoro Francesco Ori, il Sindaco di Carpi Enrico Campedelli, la proprietà dell’azienda, la Rsu dei lavoratori, i rappresentanti della Fiom-Cgil e di Confindustria. L’incontro era stato richiesto dalla parlamentare del Pd per tentare una mediazione che evitasse di inasprire ulteriormente i toni della vertenza, dopo che l’azienda aveva manifestato la volontà di procedere al trasferimento dei macchinari nella sede di Villa Bartolomea e i lavoratori, come risposta, avevano minacciato di bloccare il transito di qualsiasi mezzo. “Bisogna tenere in ogni modo un filo di dialogo aperto – ha dichiarato al termine dell’incontro la Ghizzoni – e tutti devono fare la propria parte con senso di responsabilità per rafforzare il più possibile questo filo. Siamo consapevoli della grave …

Ingroia: "La morte breve di molti processi", di Natalia Lombardo

Il rischio? Zero intercettazioni, altro che italiani tutti sotto controllo». Antonio Ingoia, procuratore aggiunto di Palermo, all’Assemblea nazionale di Articolo21 ad Acquasparta ha sfatato la vulgata su un’Italia supercontrollata. Lo scrive anche nel libro C’era una volta l’intercettazione (edito da Stampa Alternativa): «Gli italiani intercettati sono tra i 10 e i 20mila, e non 3 o 4 milioni come hanno detto un anno fa Il Giornale e il ministro Alfano» facendo una media sui 130mila decreti di autorizzazione, senza contare però che ogni intercettazione necessita di un decreto da rinnovare ogni quindici giorni. E nel disegno di legge Alfano, che Ingoia chiama «controriforma», lo stabilire che servano «gravi indizi di colpevolezza» (quando il reato è già stato individuato) e non più «gravi indizi di reato», porta «all’azzeramento delle intercettazioni, ambientali e telefoniche, che hanno risolto tante inchieste di mafia». In questa tre giorni si è parlato tanto di difesa della Costituzione. Secondo lei è in pericolo? «Da tempo la Costituzione è sotto attacco in alcuni snodi fondamentali. L’autonomia e l’indipendenza della magistratura è da anni …

Un treno per Auschwitz: saluto ai 600 studenti che partecipano al viaggio della memoria

Purtroppo impegni parlamentari mi impediscono quest’anno di partecipare alla partenza del Treno per Auschwitz. Fin da quando ricoprivo la carica di assessore alla cultura e al progetto memoria del Comune di Carpi, non ho mai voluto perdere questo evento, carico di forti significati simbolici che evocano il tragico itinerario percorso dai deportati trascinati verso l’inferno dei campi di sterminio nazisti. Ogni volta mi sono interrogata su quale fosse lo stato d’animo dei ragazzi che si apprestavano a partire. Li ho guardati negli occhi per capire cosa stessero pensando. Nei loro sguardi ho avvertito in alcuni casi curiosità; in altri ho colto l’eccitazione che si prova prima di cominciare un’esperienza inedita; alcuni mi pareva che intuissero cosa stavano per fare; altri apparivano indifferenti. Insomma, ho osservato un’eterogeneità di emozioni che non si può ridurre ad un unico sentimento. Ma ciò che ho trovato sempre straordinario è stato verificare come, viceversa, al rientro cinque giorni dopo, gli sguardi dei ragazzi che scendevano dal treno avessero tutti qualcosa in comune. Avevano condiviso un’esperienza straordinaria e irripetibile, che aveva …

"In Medio Oriente il tempo di agire è adesso", di Piero Fassino*

Sono settimane di intensa attività della diplomazia americana in Medio Oriente. Prima Hillary Clinton, poi Denis Ross e il generale Jones, in queste ore l’inviato speciale Mitchell, si sono susseguiti nella regione nello sforzo di convincere israeliani e palestinesi a riavviare i negoziati di pace. Nessuno ignora le difficoltà e le differenze di vedute che tuttora sussistono tra le parti. Gli israeliani dichiarano Gerusalemme unica e indivisibile capitale dello Stato di Israele e i palestinesi, invece, chiedono che sia capitale di due Stati. I palestinesi chiedono il blocco totale degli insediamenti di nuove colonie, mentre il governo di Israele ne ha disposto un congelamento parziale, che non include gli insediamenti già autorizzati, né il territorio di Gerusalemme. Alla richiesta dei palestinesi di riconoscere ai rifugiati il diritto al ritorno, Israele oppone di non poter accettare soluzioni che mettano in discussione l’equilibrio demografico e la ragione stessa dell’esistenza di Israele, nato per dare una patria al popolo ebraico. Israele chiede, per la sua sicurezza, di esercitare il controllo di confini e spazio aereo del futuro Stato …

Eurispes, cresce fiducia in Napolitano. In calo il governo, sale la magistratura

Sondaggio sulla fiducia nelle istituzioni. Il capo dello Stato piace al 70% degli italiani. Diminuiscono i consensi all’esecutivo. Pollice verso anche per scuola, sindacati e partiti. Aumenta la fiducia degli italiani nel presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: crede in lui il 70% della popolazione. In leggero calo, invece, la fiducia verso l’operato del governo, che cala dal 27,7% dello scorso anno al 26,7%. Male anche per scuola, sindacati e partiti. Crescono invece i giudizi favorevoli nei confronti della magistatura. Questi i dati più rilevanti del sondaggio Eurispes sulla fiducia degli italiani nelle istituzioni contenuto nel rapporto Italia 2010 che verrà presentato venerdì prossimo. In termini assoluti, il dato è positivo: la fiducia nelle istituzioni, infatti, è salita in un anno di ben 28,5 punti percentuali, passando dal 10,5% del 2009 al 39% del 2010. Di pari passo è diminuita del 10% la quota di italiani che esprimono un calo della fiducia, che si attesta al 45,8%. In vetta Giorgio Napolitano. Il 70% degli italiani si fida di Napolitano, con un aumento di 6 punti percentuali …

Puglia, primarie Pd: Nichi Vendola batte Francesco Boccia con il 70% dei voti

Il governatore uscente: «Nessuno si senta sconfitto». Casini: “Con lui niente alleanze”. Tanti pugliesi al voto, quasi 200 mila, secondo fonti del partito, e una netta vittoria per il governatore uscente: «Ha vinto Nichi Vendola», ha annunciato il segretario regionale del Pd pugliese, Sergio Blasi. «È stata una giornata importante, di democrazia, una giornata bella», ha aggiunto. L’annuncio – anche se non sono stati resi pubblici i risultati definitivi – ha confermato i primi dati affluiti al comitato elettorale il presidente uscente della Regione che davano Vendola avanti nettamente, con oltre il 70% dei suffragi, sul rivale Francesco Boccia nella sfida per conquistare la candidatura per il centrosinistra. VENDOLA – «Nessuno si senta sconfitto – ha detto Vendola seduto a fianco di Boccia nella conferenza stampa del dopo voto – abbiamo segnato la differenza tra noi e il centrodestra: il candidato per la presidenza della Puglia noi non lo scegliamo a Palazzo Grazioli ma insieme a una porzione rilevante del corpo elettorale». I quasi 200mila elettori sono per Vendola: «un segmento di popolo: è la …