Giorno: 1 Febbraio 2010

CIDI (Centro Iniziativa Democrativa Insegnanti): Scuola superiore: un ‘riordino’ che riporta indietro il paese

Cari colleghi, siamo in prossimità di quella che viene mediaticamente definita una “grande riforma” ma che rischia di rivelarsi un clamoroso passo indietro dell’attuale assetto della secondaria di secondo grado. Riteniamo per questo necessario richiamare la vostra attenzione su alcune questionichiave, attorno alle quali si giocherà, nei prossimi anni, la capacità della scuola pubblica di adempiere al mandato assegnatole dall’art. 3, comma2, della Costituzione. Oggi più che mai la rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno esercizio della cittadinanza non può che configurarsi come la priorità assoluta per ogni comunità professionale di docenti e dirigenti scolastici. Il ruolo della scuola, infatti, si gioca sul terreno della cittadinanza, cioè sulla capacità di formare donne e uomini capaci di governare la propria esistenza. Il che vuol dire, educare al rispetto delle regole e delle persone, alla consapevolezza dei propri diritti, a interpretare i processi sociali, economici e scientifici in atto, ad usare, in contesti diversi dalla scuola, le conoscenze e le competenze apprese a scuola. Formare mentalità critiche, capaci di risolvere problemi, abituare al dubbio, all’imprevisto, alla …

Il governo ascolti gli operai

La morte di un operaio di Bergamo, suicida dopo aver perso il lavoro e il monito del Papa non sono solo due episodi occasionali dell’attualità ma elementi della drammatica realtà che vive il mondo del lavoro italiano. I dati dell’Istat che riportano un calo dell’occupazione dell’1,5% nell’ultimo anno e la disoccupazione giovanile al 26%, pongono dei seri dubbi sull’operato del governo, impotente nel risolvere i casi della Fiat di Termini Imerese e l’Alcoa di Portovesme e assente in Parlamento da ben 17 mesi sul tema lavoro. Benedetto XVI durante l’Angelus in San Pietro ha parlato di realtà difficili che richiedono “grande senso di responsabilità da parte di tutti: imprenditori, lavoratori, governanti. Penso ad alcune realtà difficili in Italia – ha continuato il Papa – come Termini Imerese e Portovesme. Il Papa ha quindi “incoraggiato a fare tutto il possibile per tutelare e far crescere l’occupazione, assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie”. Un appello e una raccomandazione molto forte che richiede delle risposte immediate e concrete. Dopo la tragica morte di Sergio …

"Ricerca, appello con 1.341 firme,ci sono anche Cabibbo e la Hack", di Valentina Arcovivo

Il grido di allarme degli scienziati, ben condensato in un documento ufficiale, è partito ieri mattina con destinazione la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e altre autorità nel settore scientifico. «Aiutateci a salvare la ricerca di base nel nostro paese». Il grido di allarme degli scienziati, ben condensato in un documento ufficiale, è partito ieri mattina con destinazione la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e altre autorità nel settore scientifico. Dopo un primo appello lanciato una decina di giorni fa sulle pagine de Il Messaggero, i firmatari del documento hanno raggiunto quota 1.341. Nella lista ci sono molti ricercatori italiani che lavorano in condizioni di estrema precarietà e tanti cervelli scappati a malincuore dall’Italia per portare avanti i propri progetti. Tra i nomi presenti, inoltre, spiccano personalità scientifiche prestigiose come quella di Nicola Cabibbo, presidente della Ponteficia Accademia delle Scienze, e l’astronoma Margherita Hack. Lo scopo del documento è quello di invitare le autorità, dicono i ricercatori, a porre rimedio alla …

"Il Papa dalla parte del lavoro: Salvate i posti di FIAT e Alcoa", di Wladimiro Frulletti

All’Angelus Bendetto XVI ha fatto esplicito riferimento alle vertenze Fiat e di Portovesme.Gli operai lo ringraziano: «Aiuta la nostra lotta». La Cgil chiede al governo di non far più finta che la crisi è superata. Quelli dell’Alcoa se lo sono sentiti in diretta, in Piazza San Pietro sotto la pioggia, con l’elmetto da lavoro in testa e lo striscione “Alcoa Portovesme” srotolato sul sagrato. Allo stabilimento Fiat di Termini Imerese invece l’hanno saputo dai tg. Sono rimasti tutti colpiti. Non se l’aspettavano proprio di ritrovarsi a fianco nella loro lotta a difesa del posti di lavoro il Papa. L’APPELLO All’Angelus Benedetto XVI ha usato parole inequivocabili invitando imprenditori e governo a fare «tutto il possibile per tutelare e far crescere l’occupazione, assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie». Un appello già lanciato nei giorni scorsi dalla Conferenza episcopale italiana (il segretario generale della Cei monsignor Crociata aveva invitato a dare ascolto al «grido dei lavoratori») e che ieri il Papa ha fatto proprio e rilanciato facendo esplicito riferimento alle due vertenze emblematiche …

"La strana disfatta", di Barbara Spinelli

Uomini con la testa di paglia ci governano, non solo in Italia. Non stupisce lo strano silenzio che circonda, d’un tratto, la guerra iniziata da americani ed europei in Afghanistan, quasi nove anni fa. Guerra senza più bussola, che nel 2001 scacciò i talebani e ora è tutta intenta a facilitare il loro ritorno al potere, addirittura remunerandoli in cambio di qualche gentilezza sulla costituzione. Guerra di cui «abbiamo ormai abbastanza», ammette con candore lo stesso comandante della Nato in Afghanistan, generale McChrystal. Guerra degradata a simulacro, già da tempo. Nessun occidentale vuol finirla, nessun ministro della difesa rinuncia a foto di gruppo con soldati al fronte, ma in cuor suo ciascuno sa la verità: la guerra che solennemente vien continuata è in fondo già considerata perduta. La commedia è recitata da voltagabbana ignari del pudore, che hanno bisogno della messa in scena per evitare l’onta di una fuga. Solo per i soldati e i loro capi il conflitto non è simulacro ma dura prova in cui si rischia la morte, si guadagna l’onore, si …

Tecnica della Scuola: "Programma annuale 2010: scuole nel caos", di Reginaldo Palermo

Non ci sono soldi per il funzionamento e c’è il rischio che gli avanzi di amministrazione (frutto quasi sempre di risparmi e contributi esterni) vengano “ingoiati” per compensare i crediti che le scuole vantano nei confronti del Miur. Flc-Cgil ricorre al Tar Lazio. Ormai la questione del Programma Annuale 2010 sta assumendo di giorno in giorno dimensioni impreviste e imprevedibili. Mancano solamente 15 giorni al termine ultimo per l’approvazione del documento di programmazione e dal Ministero non è ancora arrivato nessun chiarimento rispetto ai molteplici dubbi sollevati da dirigenti, dsga e presidenti dei consigli di istituto. E così la protesta dilaga un po’ dovunque. In provincia di Genova i dirigenti scolastici hanno deciso addirittura di dichiarare il fallimento finanziario delle scuole statali; nei giorni scorsi il consiglio provinciale del capoluogo ligure ha votato un ordine del giorno con il quale si chiede al Ministro di intervenire con urgenza (e la situazione è talmente grave e insostenibile che persino l’opposizione di centro-destra non se l’è sentita di votare contro e si è limitata all’astensione). A Bologna …

"Sul legittimo impedimento il premier teme il voto segreto", di Liana Milella

Sono un incubo da giorni i voti segreti sul legittimo impedimento. Il capogruppo del Pdl Cicchitto se li sogna di notte e si prefigura le nefaste conseguenze di una possibile débacle se i franchi tiratori colpissero. Su oltre 150 emendamenti alla legge che, almeno per un po’, dovrebbe mettere tranquillo Berlusconi e consentirgli di rinviare i processi, le opposizioni, se volessero, potrebbero chiedere moltissimi scrutini coperti perché il testo, riguardando le libertà personali, ricade tra quelli che possono eludere la consultazione palese. E lì, nelle pieghe di quei voti, potrebbe manifestarsi un duplice e pesante dissenso, tutto interno agli ex forzisti. Il primo: lo scontento per una norma che, ancora una volta, riguarda Berlusconi, con il contentino dei “soli” ministri, perché la manovra di farci rientrare gli oltre 30 sottosegretari si è miseramente arenata sullo scoglio dell’incostituzionalità, come quella di infilare pure “i concorrenti nel reato”. Il secondo: i mugugni diffusi per la partita delle prossime elezioni regionali che vede vincenti le richieste della Lega in Veneto e in Piemonte con Cota e Zaia e …