Giorno: 13 Febbraio 2010

La Rai abolisce un programma su Vittorio Bachelet

«La Rai ha appena cancellato la puntata della trasmissione religiosa “A sua immagine” dedicata a Vittorio Bachelet nel trentesimo della morte». lo ha reso noto il figlio di Vittorio Bachelet, Giovanni, deputato del Pd, che era stato intervistato per la realizzazione della trasmissione. La trasmissione, registrata una settimana fa, sarebbe dovuta andare in onda, secondo quanto riferito da Bachelet, oggi pomeriggio alle 17 su Raiuno. «Abolita – aggiunge Bachelet, a margine di “Manifutura” a Pisa – perchè conteneva un deputato pd, cioè me». «sono stupito e il conduttore del programma che mi ha comunicato la cancellazione lo era più di me – racconta Giovanni Bachelet -. si trattava di una trasmissione di ricordo di mio padre, in occasione dei trent’anni, che cadevano ieri, 12 febbraio, della sua morte. Non si è naturalmente parlato di politica e del mio partito, e io non sono candidato». Ed è sutito polemima. “E’ una vergogna”, dice Rosi Bindi, vicepresidente della Camera e presidente del Pd. Alla presenza del Presidente della Repubblica, ieri è stato ricordato l`impegno civile ed ecclesiale …

"Il sistema di Guido: società amici, opere di bene in patria e fuori", di Claudia Fusani

Al di là di tutto, degli ingegneri e dei costruttori, del sesso e dei massaggi, delle auto e degli arredi merce di scambio per entrare nel gran giro degli appalti, è un intero sistema di potere quello sotto inchiesta da parte della procura di Firenze. La «cricca di delinquenti» del Dipartimento Sviluppo e Turismo, scrive il gip Lupo nell’ordinanza, «godeva di poteri illimitati grazie alla normativa», cioè il potere di ordinanza e di spesa in nome dell’urgenza senza vincoli di cui gode il Dipartimento della Protezione Civile. Occorre allora provare a capire se esiste e in cosa consiste il sistema di potere di Bertolaso e della sua Protezione Civile. La famiglia, ad esempio. «Nel pur breve periodo di monitoraggio – si legge nell’ordinanza- emergeva che in evidente conflitto di interesse il cognato di Bertolaso, Francesco Piermarini, è stato impiegato nei cantieri della Maddalena per il G8. Sono emersi anche rapporti tra Piermarini e Anemone». Lavorare e avere società non è certo un reato. Comincia ad essere sospetto se queste società possono beneficiare di corsie privilegiate …

«La "pax" Franceschini-Bersani», di Lina Palmerini

L’ex leader: debelliamo il virus del Pd, il segretario va rafforzato e non indebolito. Il Pd e regionali. Minoranza interna divisa. Primi sondaggi: scatta tl’allarme Piemonte, si teme una totale débàcle al Nord Una pace pre-elettorale in attesa di vedere quale sarà l’esito delle regionali. Dario Franceschiin sceglie l’appeasement con Pierluigi Bersani e cerca di tenere a freno l’opposizione interna al partito che guida ma che al momento non riesce più a gestire. «Non c’è alcun asse con Bersani ma dobbiamo liberarci dal virus del Pd che ogni segretario va indebolito. E un destino che è toccato a tutti: a me e a Veltroni. Ma va debellato. Il leader, semmai, va rafforzato». Franceschini parla nel suo doppio ruolo di capogruppo del Pd alla Camera ma anche di leader della minoranza e il messaggio, più che a Bersani, sembra diretto ai suoi compagni di Area democratica. In realtà i problemi dell’opposizione interna non sono proprio questi. Il rischio che sta correndo è invece quello della dissoluzione divisa com’è tra popolari di Fioroni e diessini di Fassino …

"La grande abbuffata da Pompei a padre Pio con gli appalti riservati solo a pochi intimi", di Ettore Livini

Emergenza continua: così funziona il “sistema gelatinoso” La protezione civile dell’era Bertolaso è una multinazionale che ha gestito in due lustri dieci miliardi. La grande abbuffata da Pompei a padre Pio con gli appalti riservati solo a pochi intimi. Molti privati si sono arricchiti, così come alcune aziende che negli anni hanno partecipato alla spartizione dei grandi affari. Emergenza continua. Per L’Aquila – devastata dal terremoto – come per le bufale campane ammalate di brucellosi. Per la drammatica esplosione di un vagone carico di gas alla stazione di Viareggio ma anche per il Congresso europeo delle famiglie numerose o per le regate della Louis Vuitton Cup. La protezione civile dell’era Bertolaso è una multinazionale da 700 dipendenti che nei nove anni sotto la guida del suo potentissimo capo-dipartimento ha cambiato volto e moltiplicato la sua potenza di fuoco. Le catastrofi e le loro conseguenze restano, se così si può dire, il suo core business. Ma un’escalation di ordinanze della presidenza del Consiglio – 330 del Governo Berlusconi dal 2001 al 2006, 46 dell’esecutivo Prodi e …

"Crisi, il governo è in ritardo", di Romano Prodi

Dalla crisi non siamo affatto usciti, anzi ci vorranno ancora molti anni prima di superarla del tutto. Non sono ottimista perché vedo fatica nelle imprese: l’utilizzazione dei macchinari è piombata fra il 60 e il 70% della capacità. È un problema serio: ci vorranno 20 punti di ripresa per ritornare allo sfruttamento pieno degli impianti. Nel frattempo, si indebolisce la struttura finanziaria delle imprese. Rischiamo che nei prossimi mesi diventi estremamente serio il problema degli insoluti. La crisi ha accentuato la tendenza che vede la produzione industriale europea concentrarsi attorno all’area geografica che va da Amburgo a Firenze. Ciò crea forti diversità di interesse fra Paesi europei e all’interno degli stessi. Avere economie che si orientano in modo diverso rende più complicata politica Ue. Ora l’Italia prende solo le briciole: è il risultato della nostra limitata presenza a Bruxelles. La mancanza di una politica industriale italiana e la ridotta dimensione delle imprese consentono alle grandi aziende europee di fare lobby e orientare le politiche e i finanziamenti Ue quasi naturalmente verso i loro interessi. Dobbiamo …

"La favola del Paese che va", di Massimo Giannini

È vero. Questa stralunata «Berlusconomics», attendista e rinunciataria, ha consentito all´Italia di sfilarsi momentaneamente dal girone infernale del Club Med. Oggi, quando si parla di «Pigs», i «maiali» che infettano Eurolandia con i loro conti pubblici in disordine, si evocano Portogallo, Grecia e Spagna. A giudizio dei mercati, la «I» di mezzo non è più l´Italia, che è uscita dall´acronimo infamante. È l´Irlanda, come conferma uno studio appena uscita su lavoce.info. Se si prendono in esame i tre criteri fondamentali per stabilire la tenuta di un Paese (solvibilità, liquidità e recessione con cambio sopravvalutato) il caso irlandese è persino più grave di quello greco. Il debito estero di Dublino è pari a nove volte il Pil, quello pubblico (sull´estero) è oltre il doppio delle entrate, le riserve della Banca centrale coprono solo un 460mo del debito a breve, il cambio reale si è apprezzato del 13 per cento dal 2005 e il Pil è crollato del 7,5 per cento. Il caso italiano, all´opposto, è quello meno grave, almeno per quanto riguarda il deficit, il debito …

"Mani pulite la memoria è finita", di Mario Calabresi

Per cancellare il ricordo, ogni prudenza e la paura, per ricostruire la spavalderia, il senso di impunità e l’arroganza sono serviti 18 anni. Una generazione. Un giro completo di giostra che sembra riportarci alla casella di partenza: 17 febbraio 1992. Diciotto anni fa, l’anniversario esatto cade mercoledì prossimo, veniva arrestato il presidente socialista del Pio Albergo Trivulzio – ospizio per anziani milanese – mentre riceveva una tangente di sette milioni di lire. Si chiamava Mario Chiesa e con quelle manette prendeva il via la stagione di Mani Pulite. In quei giorni si affacciavano sulla scena politica di Milano facce nuove, pulite, che promettevano di parlare una lingua diversa: tra queste quella del leghista Pier Gianni Prosperini e di un gruppo di ragazzi della Gioventù liberale. Il primo è finito in carcere prima di Natale con l’accusa di aver incassato una tangente da 230 mila euro, mentre per uno dei giovani liberali – Camillo Pennisi detto Milko – le manette dei carabinieri sono scattate giovedì, mentre si faceva dare da un imprenditore cinquemila euro in contanti …