Giorno: 16 Febbraio 2010

"Il nucleare non rilancerà l’Italia", di Enrico Galantini

L’economista Patrizio Bianchi: “Compreremo tecnologie non italiane, l’effetto di trascinamento mi sembra molto basso”. Per ripartire si deve puntare su nuove politiche agricole, energie alternative, innovazione. E senza qualità non ci sarà crescita. Incontriamo Patrizio Bianchi, ordinario di Economia e rettore dell’Università di Ferrara, a poco meno di un anno dall’intervista con cui inaugurammo il primo numero di questo inserto economico di Rassegna Sindacale. Era il marzo 2009, le borse di tutto il mondo sembravano incapaci di frenare il crollo – proprio in quei giorni si toccarono i minimi dalla fine degli anni 90 – e cominciavano anche a essere sempre più pesanti le conseguenze sull’economia reale. Poi la finanza è ripartita (anche se non sono stati fatti i cambiamenti di regole che si auspicavano e sembrano invece essere tornati in auge i vecchi vizi che ci hanno portato alla bolla e alla crisi), ma l’economia reale, ancora adesso all’inizio del 2010, sconta gli effetti di una crisi assai pesante, nonostante i facili ottimismi di chi ci governa.Un anno dopo iniziamo con la stessa domanda. …

"Lavorare meno, lavorare sempre. Ecco come cambieranno le nostre vite" , di Cinzia Sasso

Che un’ era fosse finita, Richard Donkin, già editorialista del Financial Times ed esperto di organizzazione del lavoro, se ne è accorto al funerale di un caro amico. In piena cerimonia, un collega ha sentito il bip-bip sul Blackberry: posta in arrivo. L’uomo si è messo a digitare sul tastierino per rispondere al messaggio. Non aveva più alibi, quando il dovere chiama – dovunque tu sia – non puoi più fare finta di niente. L’éra terminata era quella del lavoro in ufficio, del cartellino da timbrare, della routine professionale. Ma anche quella dell’età della pensione, della rigidissima divisione delle mansioni e, soprattutto, quella della distinzione tra lavoro e tempo libero. Quell’episodio è servito a Donkin per scrivere un saggio dal titolo significativo “The Future of Work”, nel quale ha illustrato come la vita quotidiana dei lavoratori – e cioè la nostra – sia destinata a cambiare. E non necessariamente in peggio. Le tendenze in atto sono numerose. Ma la più rivoluzionaria riguarda il concetto stesso di luogo di lavoro. “L’orario settimanale può scendere – spiega …

Dal PD un piano nazionale anti-crisi

Bersani propone: “Aiutiamo le famiglie e facciamo ripartire il PIL”. E sulle tasse: “Siamo l’unico paese OCSE senza imposte sui grandi patrimoni. Il governo spieghi perché e tagli le tasse alle piccole e medie imprese” (video). Fassina: “Facciamo ripartire l’export”. Per uscire dalla recessione serve subito un Piano Nazionale Anti-crisi che incrementi la domanda interna e torni a far crescere il PIL. E’ la proposta del PD contro il calo del PIL più forte degli ulttmi 40 anni, la perdita di un terzo della produzione industriale ed i 700.000 disoccupati in più dall’inizio della crisi. Lo ha proposto per Luigi Bersani durante l’intervento di chiusura di Manifutura denunciando “l’atteggiamento di minimizzazione del Governo di fronte ai problemi reali del Paese. Serve un intervento immediato per sollecitare la ripresa economica ed aprire il cantiere per le riforme strutturali. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte e portare avanti le proprie proposte innanzi ad una presa in carico di responsabilità collettiva, ma serve un piano nazionale Anti – crisi, che il Pd è disposto …

Il Paese del "rubo, dunque sono", di Giorgio Bocca

Solo Cartesio forse riesce a spiegare l´epidemia ladrona che imperversa nel Paese. L´altro giorno un quotidiano ha fatto l´elenco delle malversazioni compiute da politici e affaristi nell´ultimo mese. Occupava mezza pagina. Siamo tornati a «Mani pulite», al complotto dei giudici comunisti per affossare Bettino Craxi, l´uomo della Milano da bere? Diciotto anni fa andai al palazzo di giustizia di Milano per sapere cosa ne pensasse il procuratore Francesco Saverio Borrelli. L´ufficio del procuratore era immenso, perché nella burocrazia italiana il grado elevato si misura a metri quadrati di tavolo e a metri cubi di stanza. Trovai un signore piccolo di statura ma con la schiena dritta, uno che senza alzare la voce mi spiegava il perché di Mani pulite, allora e non prima. «Vede, i segni della corruzione dilagante c´erano, alcune aziende erano fallite sotto il peso delle tangenti, delle “dazioni”, come le chiamavano. E c´era stata la “Duomo connection” che rivelava la complicità fra la politica e l´affarismo. Eppure abbiamo aspettato a intervenire perché le voci, gli indizi, le indagini, le intercettazioni telefoniche devono …

Protezione Civile SPA addio. Si stralcia la norma, vittoria del PD

Finocchiaro: “Grazie a noi hanno capito che le norme erano sbagliate e pericolose”. Franceschini: “E’ una vittoria dell’opposizione e un passo indietro del governo”. Intanto si profila la fiducia, ma non si capisce cosa sarà discusso mercoledì in Aula… Sulla protezione Civile SpA il governo è in totale confusione. L’inchiesta fiorentina sugli errori e la corruzione dello staff di Bertolaso ieri sembrava aver inceppato il cammino del decreto che prevede la trasformazione della struttura in società per azioni. La maggioranza e il governo si preparano a stralciare l’articolo 16 del decreto che punta alla riorganizzazione e al riordino della Protezione civile, proprio quello che prevede la trasformazione in Spa. Il PD da subito ha affermato di essere contrario alla trasformazione della struttura, che è di tutti e con tutti, come riportato nel francobollo commemorativo della sua nascita e domenica il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha affermato che la trasformazione sarebbe svanita, dato che si trattava solo di uno strumento ulteriore (…) e stamani si è aggiunta la Lega a dirsi contraria. Bossi …

"Ora il Cavaliere teme davvero la tangentopoli-bis", di Ugo Magri

Berlusconi scopre la «nuova Tangentopoli». Teme un bis del ‘94. Che si ripeta quel clima, tra arresti per ruberie vere o presunte, da cui la gente tragga l’idea di una corruzione politica dilagante. Proprio sotto elezioni regionali. Col risultato che a pagare il conto sarebbe lui, il Cavaliere: per una volta risparmiato dalle inchieste, ma tradito dai suoi uomini, tirato a fondo dal suo stesso partito… Può darsi che il premier ne parli stamane, quando calerà da Arcore nella Capitale per dare il là alla campagna delle candidate donna, in primis la Polverini. Ci ragiona sopra da venerdì, molto l’ha impressionato la lettura del «Mattinale» (foglio a circolazione interna e riservata del Pdl, redatto dagli strateghi più attenti). Vi si punta l’indice contro le toghe scatenate «a sostegno dell’opposizione», ma soprattutto vi si annunciano cataclismi, cupi presagi, compreso «il rischio che la situazione degeneri pericolosamente, al punto da condizionare la campagna elettorale e il risultato del Pdl». Ieri mattina, mentre di questo ragionava insieme coi fedelissimi, e dell’inchiesta fiorentina che trascina nel fango il coordinatore …