Giorno: 17 Febbraio 2010

"Nel 2008 un italiano su quattro non ha pagato l'Irpef", di An. Al.

Il 27% dei contribuenti italiani – pari a poco più di 11,2 milioni – non paga l’Irpef per effetto «sia del basso reddito che delle deduzioni e delle detrazioni». È quanto emerge dall’analisi delle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta 2007, presentate quindi nel 2008, le cui statistiche sono state diffuse dal dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia. Da notare che la forte presenza di contribuenti a zero Irpef si registra nonostante rispetto al periodo d’imposta precedente vi sia stato un aumento del 2,2% del numero totale (ora 41,663 milioni) e anche un incremento del 4,2% del reddito complessivo (pari a 772 miliardi di euro) e dell’imposta netta dichiarata (pari a 142,4 miliardi di euro). Confrontato al 2006 il reddito complessivo medio (pari a 18.661 euro) è aumentato su base nazionale dell’1,9%, con un incremento minimo nelle Isole e massimo nelle regioni del Nord-est. I contribuenti italiani hanno pagato in media nel 2008 un’Irpef pari al 18,4% del proprio reddito, pari a 4.670 euro. Inoltre, la metà dei contribuenti non supera i 15mila euro …

Scuola, Pd: ancora non ci siamo, circolare rende scuole meno pulite e meno sicure. Ghizzoni: confermato scippo di stato di 1 miliardo

“La circolare ministeriale per la compilazione dei bilanci delle scuole pareva granitica ed invece si sta sciogliendo come neve al sole. Ma ancora non basta”. Così la capogruppo del Pd nella Commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni commenta la notizia di una parziale marcia indietro del Governo sulle regole inviate alle scuole per i bilanci. “E’ certamente una vittoria di tutto il mondo della scuola che in queste ultime settimane ha espresso una netta contrarietà verso insieme di disposizioni dannose, lesive dell’autonomia e che avrebbero compromesso l’assolvimento della stessa funzione costituzionale delle scuole. Le modifiche che il governo si appresterebbe a redigere sono però ancora insufficienti e non bastano a farci cambiare idea su una circolare che giudichiamo profondamente sbagliata perchè conferma lo ‘scippo di Stato’ di 1 miliardo di euro a danno delle scuole e insiste nell’atteggiamento vessatorio come se gli i dirigenti degli istituti scolastici fossero i principali responsabili del debito pubblico. Come giudicare altrimenti il monitoraggio mensile che le scuole dovrebbero inviare al ministero sui costi delle supplenze? Una vera e propria …

Nuova tangentopoli per il Pdl?

Casi sempre più eclatanti di corruzione e malgoverno sono alla base delle indagini che hanno portato all’arresto esponenti di spicco del Pdl. E Berlusconi fa fatica a nasconderlo. Si è passati dal “scendo in campo” del 1994 ad “una scelta di campo”. Così Silvio Berlusconi ha cambiato le sue parole nel presentare le 4 candidate del Pdl alla guida delle regioni Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Umbria. Copione noto, trito e ritrito fatto di luoghi comuni che infiammano, sempre di meno, i suoi simpatizzanti con accuse alla Sinistra (quale? Quella extraparlamentare?) di dire sempre di no e di voler reintrodurre tasse anche se non sono al governo. Per Berlusconi, sicuro della vittoria, le prossime regionali saranno un’elezione con valore nazionale che darà nuova linfa al suo esecutivo. A noi non resta che analizzare il sistema nazionale Pdl e vedere come funziona bene. Senza risalire a tutte le vicissitudini degli ultimi anni, basta fare un breve tuffo nel passato prossimo per capire, o far capire, come funziona il sistema piramidale del Popolo delle libertà fatto da …

"Il PD ha messo Bologna al di sopra degli interessi di parte", di Sergio Lo Giudice*

Non neghiamo le nostre responsabilità nel caso Delbono ma siamo un partito di donne e uomini perbene. Il nostro operato è sempre stato trasparente e rigoroso. Un gesto di responsabilità condiviso dal Pd bolognese che separa in modo chiaro e inedito una vicenda giudiziaria personale dall’amministrazione della città prima ancora di un eventuale rinvio a giudizio. Insieme a Delbono lasciano i loro incarichi ma non il loro impegno politico più di cento amministratori bolognesi Pd fra assessori e consiglieri comunali e circoscrizionali. Questi ultimi, con l’eventualità di non essere più rieletti, se il voto slittasse al 2011, a causa della dissennata scelta del decreto Calderoli che taglia i consigli circoscrizionali, formidabile strumento di decentramento e partecipazione che proprio a Bologna ebbe la propria culla già negli anni Cinquanta grazie ad un’intuizione di Giuseppe Dossetti. II Partito democratico ha affrontato questo momento difficile con determinazione e unitarietà. Senza sottrarsi ad una riflessione sulle proprie responsabilità per l’accaduto ma mostrandosi per quel che è: un’associazione di donne e uomini per bene che considerano la trasparenza e il …

"Dossier: a Rosarno 20 anni di soprusi sui neri. Spari nel '90, duplice omicidio due anni dopo", di Carlo Ciavoni

Che la ‘ndrangheta sia lì, attorno ai campi dove si raccolgono arance e mandarini, senza neanche il fastidio di nascondersi, è cosa risaputa. E che a sparare contro i neri ridotti in schiavitù siano sempre loro delle ‘ndrine, affinché “gli schiavi” si pieghino alle condizioni disumane alle quali sono costrettti e non si azzardino a protestare, è altrettanto noto. Ma poi è di dominio pubblico anche il fatto che le fucilate contro gruppi di immigrati, non sono soltanto un “gioioso passatempo” dei rampolli della mafia, che sparano per “farsi le ossa” e farsi conoscere, ma rappresentano una strategia terroristica che a Rosarno funziona dal 1990, fin dai primi flussi migratori dei manovali provenienti dall’Africa. Tutto nell’indifferenza generale. “Arance insanguinate”. E’ il titolo di un dossier che “DaSud” Onlus ha presentato a Reggio Calabria e a Lamezia Terme ad una delegazione del Parlamento Europeo e di cui si parlerà a Roma – al cinema L’Aquila, giovedì prossimo – durante un meeting di tutte le associazione antirazziste. Si tratta di un lavoro che serve a far conoscere …

"Viaggio nella zona grigia dell'immigrazione in Europa", di Sara Bianchi

Giovani tra i 20 e 40 anni con un tasso di attività molto alto, che supera l’80% e una qualifica bassa. Domestiche, badanti, braccianti, manovali soprattutto nel settore edile. L’identikit dell’immigrato è lo stesso in tutte le grandi capitali europee. Anche nello scenario di crisi economica le cose non sono cambiate e i flussi migratori non hanno arrestato la loro crescita. Ma le condizioni di vita degli stranieri cambiano molto da paese a paese, per ragioni culturali e per le differenti politiche di accoglienza messe in atto. La Spagna resta il Paese in Europa, dove l’incidenza degli stranieri residenti sul totale della popolazione è molto elevata, all’11,7%. In Germania siamo all’8,2% con 8 milioni di immigrati, circa l’8% della popolazione, sul cui totale il 18% ha un passato migratorio. La Francia si conferma uno dei paesi con una tradizione migratoria più antica se il 23% della popolazione ha genitori o nonni di origine immigrata. In Gran Bretagna l’incidenza degli stranieri residenti sul totale della popolazione ha superato il 6,3%. A Barcellona è il distretto di …

"La propaganda dell'emergenza", di Nadia Urbinati

La politica dell´anti-politica si è tradotta nel mettere in moto un sistema arbitrario di decisori assoluti, un collage di zone d´ombra dove i radar della legge sono ciechi. Perché il piú onesto ed efficiente dei capi non può sopperire a un limite umano: l´impossibilità di sapere, prevedere e comprendere tutto e quindi prendere decisioni su uomini e cose che siano sagge. Questo nel migliore dei casi; nel caso appunto che le cattive decisioni siano l´esito di un errore non intenzionale da parte di chi tiene in mano la catena del comando e non può umanamente controllare che tutti gli anelli siano integri. Non è necessario che ci sia intenzione malevola. Questo dimostra il vulnus insito nell´idea che la celerità di decisione richieda centralizzazione e potere discrezionale assoluto, o al di sopra della legge. Il liberalismo e il costituzionalismo sono nati non a caso nella fucina della critica dei poteri assoluti che incrostavano la società e lo stato dell´antico regime. E il perno della loro critica, vincente è stato proprio questo: le decisioni su questioni complesse …