Giorno: 5 Marzo 2010

"Il Presidente e l'Europa dimenticata", di Boris Biancheri

Il chiasso prodotto dalle povere vicende di casa nostra finisce con l’assordarci a tal punto che non prestiamo quasi orecchio a quel che succede nel mondo. Diamo ogni dovuta attenzione al lapidario commento lasciato cadere dal presidente della Repubblica Napolitano durante la sua visita a Bruxelles in merito al «pasticcio» Polverini – Formigoni. Oppure restiamo colpiti dall’imbarazzato richiamo per consultazioni del nostro ambasciatore affinché chiarisca i suoi rapporti con l’ex senatore Di Girolamo. Ma finiamo col dare per scontato ciò che si è passato nei colloqui che il Presidente della Repubblica ha avuto con i vertici dell’Unione Europea, della Commissione e del Parlamento dove si giocano le sorti non di questa o quella candidatura regionale e provinciale ma del futuro dell’intera Europa. Eppure le parole pronunciate da Napolitano a Bruxelles sono di quelle che ormai si sentono raramente. Che l’avvenire del nostro continente dipenda dalla capacità degli Stati europei di dotarsi di istituzioni comuni in grado di prendere decisioni di portata generale e che l’interesse di ogni singolo Paese vada visto attraverso quello dell’Unione nel …

"Perchè siamo un Paese sull'orlo del baratro", di Nadia Urbinati

Il nostro paese è sul crinale di un baratro politico e criminale e non sarà questa maggioranza a ripristinare la fiducia nella politica e nei partiti. Come altre volte in passato, un´altra Italia sarà necessaria a rimediare al disastro di una violazione sistematica e proterva della legalità e del civismo, nella pubblica amministrazione come nella società civile (la quale non è per nulla innocente). Questa maggioranza non lo può fare per ragioni che sono politiche prima che giudiziarie, connaturate ad essa e al messaggio che ha in questi anni confezionato e propagandato per creare una sua solida base elettorale. All´origine della difficoltà del premier e del suo governo di varare lo sbandierato provvedimento anti-corruzione c´è questa endogena incapacità (e impossibilità) di distinguere tra interesse e giustizia, di vedere la corruzione e soprattutto di rinunciare ai suoi sperimentati vantaggi elettorali. Questa incapacità e impossibilità è contenuta nel messaggio contraddittorio che viene da Palazzo Chigi. Infatti, se il sistema di malaffare che ci rende ancora una volta così vergognosamente popolari nel mondo è davvero opera dei proverbiali …

Superiori senza legge, ma il 27 scade l'iscrizione

Una situazione surreale. Sono in corso le iscrizioni alle superiori,ma la cosiddetta riforma epocale Gelmini non è ancora legge. Il modo dozzinale di procedere del governo che stavolta pagano le famiglie. Il pasticcio delle liste è la conseguenza di cosa sia il diritto e l’iter legis per il centrodestra. La pura formalità trattata con arroganza toglie il diritto alla contesa politica. Ma in un campo che riguarda milioni di ragazzi il governo sta procedendo con il meccanismo che oggi gli è scappato di mano come se niente fosse. Sono in corso le iscrizioni alle scuole superiori. La scadenza è il 27 di questo mese. La cosiddetta riforma Gelmini non è ancora legge, però. I regolamenti varati dal governo non hanno avuto la firma del capo dello Stato, né, tanto meno, la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, atto, l’ultimo, che perfeziona e mette in vigore una legge. COSA È IN VIGORE? Un pasticcio vero che riguarda centinaia di migliaia di ragazzi e le loro famiglie. A quale tipo di scuola si stanno iscrivendo? In punta di diritto …