Giorno: 16 Marzo 2010

Oggi, 32 anni dopo

Il 16 marzo 1978 un commando delle brigate rosse, rapiva Aldo Moro massacrando la sua scorta. “Parliamo sempre di un sistema politico in continua transizione iniziata con l’interruzione del processo che Moro stava costruendo. In quel momento iniziò la disintegrazione del sistema politico precedente e siamo ancora alla ricerca di una stabilità vera nella democrazia italiana”. Lo ha detto la vice presidente della Camera Rosy Bindi che, insieme al vice presidente del Senato Domenico Nania ha deposto una corona d’alloro in via Fani in ricordo delle vittime uccise durante il rapimento di Aldo Moro. La Bindi ha deposto anche una seconda corona, quella del Pd, insieme al segretario nazionale del partito Pier Luigi Bersani. Nel sottolineare che ”via Fani ha privato tante famiglie dei propri cari” Bindi ha detto che “Aldo Moro è stato tolto alla sua famiglia e a tutto il Paese in un momento in cui stava costruendo una fase importante della nostra vita democratica. Si stava portando a compimento la democrazia attraverso una reciproca legittimazione a governare dei due grandi partiti del …

Università. Ghizzoni (Pd), drastico taglio a risorse promesse da Scudo Fiscale

“Ancora un’offesa per il sapere e la cultura italiana: ben 160 milioni destinati alla ricerca e alle università tra quelli rientrati con lo Scudo Fiscale si sono volatilizzati. Tenacemente, si persegue la politica di affossare il sistema della formazione superiore in Italia”. Ne dà notizia la capogruppo del Pd nella commissione Cultura di Montecitorio, Manuela Ghizzoni, la quale spiega che “questo ulteriore e allarmante taglio emerge dal DPCM sull’utilizzo del Fondo derivante dal cosiddetto Scudo Fiscale. Lo scorso dicembre 400 milioni derivanti da questo gettito erano stati destinati al reintegro delle risorse ordinarie trasferite dallo Stato alle Università, ampiamente saccheggiate dalla Finanziaria con l’incredibile taglio di 700 milioni. Oggi il ministero dell’Economia mette nero su bianco che non 400 ma solo 240 milioni saranno destinati agli atenei e non si ha notizia dei restanti 160. Chissà se il ministro Gelmini è stata informata della decisione di usare ancora una volta la scure contro le università: visto che fino ad ora ha disatteso tutte le promesse fatte sui finanziamenti, non ci stupiremmo se avesse avallato anche …

Le proposte del PD per la sanità

“La lotta agli sprechi non diventi un comodo alibi per un massacro della sanità”, bisogna fare attenzione che questo non sia un ”cavallo di troia” così come il grembiule o il sette in condotta lo sono stati per la scuola. Lo ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, concludendo a Firenze il convegno ‘Prima di tutto la salute’, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il senatore Ignazio Marino, Giuseppe Fioroni, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, l’assessore regionale alla sanità e candidato alla presidenza Enrico Rossi. “Per la scuola – ha ricordato Bersani – siamo partiti dal sette in condotta e dal ritorno al grembiule, senza poi tener conto – ha detto sorridendo – che se uno si vuol fare una canna se la fa anche con il grembiulino. Dietro, poi, è arrivato Tremonti, ha tagliato 8 miliardi e ora siamo al disastro”. Il segretario del Pd ha ribadito che “la sanità è un bisogno incomprimibile, le risorse sono scarse, ma sarebbe un bel riposo affidarsi all’anarchia del mercato”. Invece, ha …

"Contro i bilanci in rosso la revolution la fanno i genitori", di Emanuela Micucci

Bilanci delle scuole sempre più in rosso. Scendono in campo i genitori, che chiedono non solo più risorse e il pagamento dei crediti che il ministero ha nei confronti degli istituti, ma anche che i bilanci siano scorporati. Per evidenziare come si sostengono le scuole, tra contributi locali, volontari e statali. E scoprire così che a volte i contributi dei genitori superano quelli dello stato. Il movimento parte dal Lazio con un appello-denuncia per la tutela del diritto all’istruzione e il funzionamento delle scuole, arrivato la scorsa settimana sulla scrivania del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e dei ministri dell’istruzione Mariastella Gelmini e dell’economia Giulio Tremonti. «È la prima volta che», sottolinea Angela Nava, presidente del Cgd, « si approva un documento dei genitori presidenti d’istituto o di circolo». A termine di un’affollata assemblea a Roma, lo firmano in 89, genitori ma anche presidi e docenti dell’Asal (associazione scuole autonome del Lazio) insieme ad Age e Cgd, le associazioni dei genitori più rappresentative. Perché la crisi finanziaria delle scuole è grave e richiede un’azione comune. …

"Pop e trasversale. Avanza il partito dell’astensione", di Jacopo Iacoboni

Per Palmiro Togliatti non andare alle urne era «un vizio da piccolo-borghesi». E quando Bettino Craxi nel ‘91 rivolse il celebre appello anti-referendario «andate al mare», la scelta astensionista fu connotata – anche lessicalmente – con le stigmate del disimpegno fru fru. Oggi no, tutto è diverso. Oggi si astengono trentenni colti, motivati, non di rado benestanti. Ma vagheggia l’astensione – e ne parla al cliente – anche la proprietaria del bar, la commessa, la piccola partita iva. L’astensione, che un tempo si credeva mirata solo a far male a sinistra, appare uno spettro trasversale, e popolare. È diventata un argomento di dibattito fuori dai salotti disillusi. «Io penso che sì, mai come oggi l’astensione può rappresentare una precisa opzione politica, un’opzione non demonizzabile», analizza Marco Tarchi, scienziato della politica a Firenze, da sempre privo di dogmatismi su questa materia spesso offuscata dal politically correct. Astenersi è sempre un male? «Naturalmente per ottenere un effetto significativo l’astensione dovrebbe superare un livello di guardia psicologico, raggiungere, diciamo, un terzo dell’elettorato. Se avessimo un risultato del 65 …