Giorno: 10 Marzo 2010

Emittenti locali, ok della Camera al ripristino degli aiuti

Approvato all’unanimità in commissione Cultura il regolamento che disciplina l’erogazione dei contributi all’editoria. La soddisfazione di Levi e Ghizzoni (Pd) E’ passata all’unanimità in commissione Cultura della Camera la richiesta del Partito democratico di ripristinare gli aiuti pubblici alle radio e alle televisioni locali. Ne danno notizia gli on. Ricardo Franco Levi e Manuela Ghizzoni del Pd. La commissione aveva in agenda questo pomeriggio l’esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica “recante misure di semplificazione e riordino della disciplina di erogazione dei contributi all’editoria”. Su iniziativa del Pd, rappresentato dai due parlamentari modenesi, è stata inserita nello schema – votato all’unanimità – anche la richiesta di restituzione degli aiuti pubblici alle emittenti locali soppressi dal recente decreto “Milleproroghe”. Soddisfazione è stata espressa da Levi e Ghizzoni. “Il Partito democratico – ha dichiarato Ricardo Franco Levi – ha difeso la voce delle emittenti locali che costituiscono il fondamento dell’informazione e del dibattito civile nel nostro Paese. Vigileremo affinché il governo mantenga tutti gli impegni su questo fronte”.

"Reggio Emilia: il benessere sotto l'assedio leghista", di Pietro Spataro

«Loro sono contro tutti tranne loro. Loro si chiamano Lega Nord e sono contro il Sud, l’Ovest e l’Est». Naima ha 11 anni, va a scuola a Reggio Emilia e ha capito meglio di altri che cosa vuol dire essere leghisti. La sua testimonianza è stata raccolta dal suo maestro, Giuseppe Caliceti, ed è uno spaccato di questa città d’Italia che dista appena 30 chilometri dalla Lombardia ed è al terzo posto per concentrazione di immigrati. In superficie Reggio Emilia mostra tutta la sua perfezione riformista, con i servizi migliori d’Italia, le migliori scuole del mondo, la rete di coop che ti segue passo passo e un partito che ancora oggi supera il 45% dei voti. Eppure sotto pelle gorgoglia un tempo meno clemente: la paura di perdere il benessere, il disorientamento di chi vede vacillare le certezze. La crisi lascia ferite profonde, gli immigrati danno la percezione dell’insicurezza, anche la ‘ndrangheta ha piazzato i suoi artigli. Ci vorrebbe forse di nuovo un San Prospero, il patrono della città che secondo la leggenda salvò Reggio …

Licei coreutici, l'allarme dei prof "Scavalcati dagli insegnanti di Amici?", di Salvo Intravaia

Non sono ancora nati che scoppia il primo problema: chi insegnerà le Discipline coreutiche a settembre negli omonimi licei? Professionisti con tanto di abilitazione all’insegnamento, come avviene per tutte le materie della scuola superiore, o anche esperti che possono vantare partecipazioni a trasmissioni televisive, ma senza preparazione teorica? Non è ancora chiaro, perché la riforma Gelmini deve essere ancora completata con la predisposizione delle nuove classi di concorso, e i prof dell’Anddicor (l’Associazione nazionale docenti in discipline coreutiche), anche se non lo dicono chiaramente, temono di essere scavalcati da persone esterne. Con una battuta, gli insegnanti di Amici e Ballando con le stelle. Sono infatti circa 200 i prof che hanno già acquisito il titolo ufficiale per insegnare le materie di indirizzo nei licei coreutici. A spiegarne il perché è Paola Tenaglia, ex danzatrice del teatro dell’Opera di Roma e vicepresidente di Anddicor. “Nel 1999 – spiega l’Accademia nazionale di danza di Roma divenne Istituto di Alta cultura che rilascia i diplomi accademici di I e di II livello”. Nel 2003, arrivò la Moratti che …

"Le macerie istituzionali", di Adriano Prosperi

Oggi non è solo all´Aquila che si deve sgombrare il terreno dalle macerie. Quelle che segnano i luoghi istituzionali del Paese sono diventate così tante da cancellare il profilo del nostro orizzonte di riferimento e da diffondere un sentimento generale di ansia e di smarrimento. Per questo fa bene il Presidente della Repubblica a segnalare che il valore della Costituzione resta ancora un punto di riferimento fondamentale per l´opinione pubblica. È dall´altezza di questo osservatorio che bisogna misurare la gravità della situazione. Oggi il documento votato all´unanimità della prima sezione del Consiglio Superiore della Magistratura mette sotto gli occhi di tutti lo spettacolo del disastro provocato dagli attacchi violentissimi del presidente del Consiglio dei ministri alla magistratura. Ne abbiamo letti quasi uno al giorno per anni. Qualcuno li considera intemperanze caratteriali su cui poi esperti mediatori dal sorriso facile e dalla parola morbida si occupano di versare mielate rassicurazioni. Si rischia di abituarsi allo spettacolo: una variante italiana dei costumi politici, con tanto di sesso, barzellette e canzoni napoletane. Non così pensano i magistrati della …

Pd: il governo cancella la scuola pubblica. I democratici si mobilitano in tutto il Paese a difesa dell’istruzione con i loro leader

Incontri pubblici in diverse città italiane, un appello che sta raccogliendo le firme del mondo della cultura e dello spettacolo, una gomma da cancellare da distribuire davanti alle scuole per dire che «il governo cancella la scuola pubblica, il Pd sta con gli studenti e gli insegnanti». È la campagna che i democratici lanciano a partire dalla giornata clou di domani. L’appuntamento principale è a Reggio Emilia, città simbolo della «buona scuola», con il segretario Pier Luigi Bersani. contemporaneamente, tra gli altri, Dario Franceschini sarà a Roma, Massimo D’Alema a Potenza, Anna Finocchiaro a San Giovanni in Persiceto (in provincia di Bologna). Visto che le «durissime battaglie » combattute dai parlamentari delPd non bastano, «abbiamo deciso di cambiare strategia- spiega Francesca Puglisi, responsabile nazionale scuola del partito, in conferenza stampa a Bologna- partiamo dal basso e andiamo ad incontrare il mondo della scuola». Nelle «1.000 piazze per la scuola», quindi, i militanti del Pd «denunceranno le gravi condizioni in cui la scuola pubblica è ridotta – spiega Puglisi – e il caos che regna sovrano …

"Il controllo delle TV e la partecipazione", di Chiara Saraceno

In una società democratica l´accesso ad informazioni attendibili e plurali è la precondizione della partecipazione politica, che non si esaurisce nell´esercizio del diritto di voto, come sembra pensare l´attuale maggioranza. Piuttosto, anche il pieno esercizio di questo diritto richiede sia l´esistenza effettiva di una possibilità di scelta, sia la capacità di valutare le opzioni disponibili sulla base, appunto, di informazioni attendibili e diversificate. Entrambe queste condizioni nel nostro Paese sono fortemente limitate. La prima, a causa di un sistema elettorale macchinoso, che toglie agli elettori persino la possibilità di scegliere chi votare all´interno di un partito o di una coalizione, e da ultimo anche alla mercè di decreti interpretativi ad hoc che rendono irrilevante la stessa osservanza delle norme. La seconda, a causa di un sistema di informazione che, soprattutto nel suo strumento più importante e più utilizzato, la televisione, è totalmente controllato dalla maggioranza. Un controllo ora perfezionato con l´eliminazione dei talk show durante il periodo di campagna elettorale. Questa riduzione del diritto alla informazione avviene in un contesto in cui i cittadini, e …

Il CSM accusa il premier: "Democrazia a rischio"

Mai parole così dure e così condivise. Mai così nette nei confronti del Presidente del Consiglio “accusato” dal Csm di «denigrare e condizionare la magistratura e i singoli magistrati» con modi, episodi ed espressioni del tutto «inaccettabili » perché «lesive dell’ordine democratico ». Mai, almeno nell’era dello scontro perenne tra politica e giustizia inaugurato nel 1994 con l’avvento di Berlusconi al governo, un documento del Consiglio superiore della magistratura aveva dato un altolà così forte all’esecutivo. Perché il testo approvato ieri della Prima Commissione di Palazzo dei Marescialli non solo è stato approvato all’unanimità dai membri della stessa .Ma prima di andare in plenum (oggi pomeriggio ore 16,30) il testo è stato rivisto e corretto e limato dal vicepresidente Nicola Mancino che a sua volta, così dicono i rumours di palazzo dei Marescialli, avrebbe ottenuto il via libera del Quirinale. Immediata la reazione del Pdl in una giornata già tesa per la faccenda liste e la fiducia sul legittimo impedimento e che dalla metà del pomeriggio in poi lo diventa ancora di più. Il coordinatore …