Giorno: 11 Giugno 2010

"Questa è Raiset, Masi se ne vada", di Paolo Gentiloni

Così in basso non era mai precipitata, la Rai. L’altro ieri la Commissione di vigilanza che decide di far mettere i compensi di dipendenti e ospiti nei titoli di coda, trasformando in una gogna (o più probabilmente in una farsa) una giusta esigenza di trasparenza risolvibile in molti altri modi. Ieri il governo che approva l’idea di Calderoli di tagliare sia i compensi per artisti e conduttori di grido, facendo un clamoroso regalo all’unica concorrenza di Mediaset, sia il monte stipendi dei dipendenti, cancellando qualsiasi parvenza di autonomia aziendale. E il vertice Rai che intanto subisce e tace, alle prese con l’affannoso tentativo di esaudire altri ordini esterni, quelli sulle nomine e la cancellazione dei programmi scomodi. Ricordo che qualche anno fa il presidente Petruccioli aveva paragonato la Rai alla Ciociara, oggetto di raccapricciante violenza (si riferiva alle ingerenze della politica) ma comunque in grado di risollevarsi e riprendere la propria strada. Oggi non è più così: la Rai di Mauro Masi è diventata uno scendiletto. E rischia di non risollevarsi. E pensare che la …

Enrico Berlinguer, un comunista italiano

11 giugno 1984, muore Enrico Berlinguer. 26 anni dopo per Bersani è ancora un esempio: “Idealità ed etica fanno assieme la dignità della politica”. Speciale di YouDem con Bersani, Reichlin, Tonini e Cundari. 7 giugno 1984. L’allora Segretario del PCI, Enrco Berlinguer viene colto da un ictus mentre, dal palco di un comizio a Padova, invita gli italiani che volevano portare avanti le battaglie per l’equità ad andare “strada per strada, casa per casa”. 27 novembre 1980. Terremoto in irpinia. Bersani è in Basilicata come assessore dell’Emilia Romagna per guidare gli aiuti. A Salerno c’è una riunione di coordinamento e nelle stesse ore il PCI vi tiene la direzione che dice basta al compromesso storico. “Mentre pranzavamo ricordo Berlinguer da solo con Tatò, una scena che indicava la sua enorme solitudine e responsabilità”. 7 giugno 1984. La notizia dell’ictus di Berlinguer coglie Bersani di sorpresa, un fulmine. Lo stesso per milioni di altri italiani. “Quando mi dissero che aveva avuto un malore ero a Genova, una riunione di assessori al lavoro. Ero per le scale …

"Manovra sulla scuola, bocciata pure dalla Corte dei Conti", di A.G.

Per il presidente, Tullio Lazzaro, sono state adottate misure “particolarmente severe”: dito puntato sulla scelta di coprire i debiti degli istituti con il 30% derivante dei risparmi che doveva andare a premiare il merito. Per il Pd i docenti così saranno ‘cornuti e mazziati’. Intanto la Uil Scuola scopre che l’onda lunga del trattamento alla scuola si esaurirà solo nel 2050. Continua a ricevere giudizi fortemente negativi la manovra finanziaria predisposta dal Governo. Anche da organi super partes. A bocciarla, il 10 giugno durante un’audizione in commissione Bilancio del Senato, è stato il presidente della Corte di Conti, Tullio Lazzaro. Puntando l’indice sulle misure riservate al personale della scuola, definite “particolarmente severe”, si è soffermato su un punto della correzione dei conti già emerso ma che ora si prospetta con dei contenuti ancora più dannosi per gli stipendi del personale: la mancata assegnazione del 30% delle economie derivanti dai pesanti tagli al settore derivanti dalla Legge 133/08. Secondo Lazzaro il blocco della contrattazione nazionale per il triennio 2010-2012 determinerebbe la “disapplicazione del meccanismo che a …

Maggioranza battuta per la 50° volta ritira provvedimento

”E’ l’ennesima duplice sconfitta di una maggioranza che ha 80 deputati in piu’ che fa giustizia di tutto quello che abbiamo sentito ieri sulla conduzione della presidente Bindi, perche’ questa e’ una maggioranza che non c’e’, dal punto di vista parlamentare, se non con la fiducia”. E’ il commento di Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, al voto sugli emendamenti al ddl sulla governance della sanita’, sui quali la maggioranza e’ stata battuta due volte, nonostante il parere contrario agli emendamenti del relatore e del governo. Peraltro, aggiunge Franceschini, ”quando ci sono cosi’ tante assenze non e’ mai per caso. Il governo e la maggioranza sono costretti a ritirare il provvedimento sulla sanità dopo essere stati battuti due volte . Una vittoria del Pd e delle opposizioni che grazie alle presenze in aula (oggi il pd era al 91 per cento mentre nella fila del pdl mancavano 74 deputati) e alla iniziativa sul merito dei singoli provvedimenti battono per la 50° volta la maggioranza nonostante i quasi 100 deputati di differenza. “

"Regioni in rivolta contro Tremonti. Formigoni: federalismo spazzato via", di Luisa Grion

E´ scontro frontale fra le Regioni e Tremonti: ieri l´incontro fissato fra gli enti locali e il ministro dell´Economia per discutere sui tagli previsti dalla manovra si è concluso con le dichiarazioni infuocate dei governatori che – al di là dell´appartenenza alla maggioranza o all´opposizione – parlano di attacco al federalismo, di emergenza sociale e situazione insostenibile. Così nel giorno in cui è saltato definitivamente il taglio alle mini-province (l´emendamento che già aveva abbassato il tetto minimo ai 200 mila abitanti è stato stralciato dal ddl sulla Carta delle autonomie) e il governo ha dato il via libera alla pensioni delle statali a 65 anni (dal 2012), il clima attorno alla manovra si fa ancor più teso. Le Regioni non ci stanno: le misure che le riguardano e che coprono il 50 per cento del pacchetto sono «irricevibili e mettono a rischio i servizi primari e fondamentali ai cittadini», commenta Vasco Errani, presidente della Conferenza delle regioni. Ma è Roberto Formigoni, governatore della Lombardia per il centrodestra, ad alzare il tiro della polemica affermando che …

"Pensioni, ricatto alle donne. Bankitalia, presto un’altra stangata", di Bianca Di Giovanni

Per ora pagano le donne. Il consiglio dei ministri ha trovato un accordo sulla norma che innalza a 65anni l’età di pensione di vecchiaia per le donne della pubblica amministrazione a partire dal 2012, con uno scalone unico. Detto, fatto: la norma sarà inserita con un emendamento alla manovra. Ci si aspetta ora una grande fuga dal lavoro, con effetti devastanti sui conti. Anche da quel fronte arrivano brutte notizie. Secondo Bankitalia la manovra appena varata potrebbe non bastare. Gli effetti recessivi delle misure renderebbero difficile centrare l’obiettivo di deficit al 2,7% del Pil nel 2012. Secondo la Banca «la manovra potrebbe cumulativamente ridurre la crescita del Pil di poco più di mezzo punto percentuale attraverso una compressione dei consumi e degli investimenti ». L’entità della correzione, secondo quanto riferisce in Senato il direttore centrale dell’Istituto Salvatore Rossi, appare adeguata a raggiungere gli obbiettivi di indebitamento netto nel quadro macroeconomico delineato dal governo, ma«potrebbero essere necessari ulteriori interventi qualora si presentasse uno scenario più sfavorevole ». L’indicazione sembra confermare indiscrezioni filtrate anche dal ministero dell’economia, …

"Il sipario sugli scandali", di Mario Calabresi

Ora cala il sipario. Il nostro lavoro si farà più incerto e faticoso e gli avvocati diventeranno compagni di banco di direttori e editori. Nonostante dibattiti, correzioni e appelli di ogni tipo, la legge che detta nuove regole per le intercettazioni e l’informazione viaggia spedita verso i suoi obiettivi. Abbiamo più volte scritto e riconosciuto che in Italia ci sono stati problemi di rispetto delle vite private di persone coinvolte in indagini, ma ciò non può cambiare il giudizio totalmente negativo che abbiamo della nuova legge. Il dovere di informare i lettori e il mestiere di giornalisti saranno resi più difficili perché le possibilità di raccontare le inchieste si ridurranno notevolmente, potremo darvi resoconti minimi e parziali, dovremo destreggiarci a fare brevi riassunti e mai citare dettagli o particolari determinanti. Tutto in una grande incertezza, che spingerà gli editori a sollecitare continui pareri legali per evitare le maximulte. E’ forte l’amarezza per un gesto che non ha nulla a che fare con la privacy e la civiltà giuridica, ma ci parla solo della volontà urgente …