Giorno: 15 Giugno 2010

Manovra, la rivolta delle Regioni

La manovra è «irricevibile» e deve «cambiare». Lo ribadiscono i governatori, in un documento votato «all’unanimità», dopo una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Nessuno, ha precisato il presidente Vasco Errani, ne mette in discussione la necessità, ma i «sacrifici» devono essere «proporzionalmente suddivisi» tra i singoli comparti della pubblica amministrazione. Mentre così com’è ora «per oltre il 50% si carica sulle Regioni e non è equa», ha affermato Errani. Per le Regioni questa manovra mette a rischio i servizi alle imprese e ai cittadini oltre che minare il percorso del federalismo fiscale. «Le Regioni – si legge nel documento – comprendono la necessità di una manovra tempestiva rispetto alla situazione economica attuale per dare risposta concreta ai mercati e all’Unione Europea sulle misure adottate dall’Italia, ritengono d’altro canto che il taglio indiscriminato sulle spese regionali non sia congruo nell’equilibrio del concorso dei singoli livelli istituzionali alla manovra, per di più i tagli indiscriminati difficilmente sono applicabili e probabilmente non daranno i previsti frutti benefici al Paese e pertanto la ritengono …

"Alla Camera una procedura «ineccepibile» che può affondare la legge", di Stefano Folli

Com’era prevedibile, la legge sulle intercettazioni si conferma il nodo politico più insidioso per la stabilità della maggioranza. Da un lato, il presidente della Camera tende a guadagnare tempo. Può farlo in forme «ineccepibili», secondo il giudizio che lo stesso capogruppo del Pdl, Cicchitto, ha dato della lettera con cui Fini ha risposto al democratico Franceschini. Questi aveva chiesto in sostanza di approfondire il dibattito sul testo in arrivo dal Senato. Di fatto aveva suggerito un rinvio della votazione finale a dopo l’estate. Con una certa cautela formale, ma piuttosto determinato nel merito, il presidente dell’assemblea ha accolto in parte l’argomento dell’esponente del centrosinistra. Ne deriva che l’esame della controversa legge potrebbe scivolare – senza «forzature» di alcun tipo – in coda al decreto legge sulla manovra economica, che gode dei requisiti d’urgenza. Con ciò il «sì» al provvedimento sarebbe tutt’altro che certo e potrebbe davvero scavalcare la pausa estiva. Dall’altro lato, il nervosismo di Berlusconi è palpabile. La sua richiesta di fare presto, così da varare la legge entro luglio, è perentoria. C’è nelle …

"Appalti, favori e amici lo scandalo Lunardi", di Michele Serra

NEI paesi del fu blocco sovietico la nomenklatura di partito godeva di privilegi castali: negozi riservati, case migliori, accesso facilitato a merci inaccessibili alla gente comune. Niente code, niente lunghe liste d´attesa grazie a una specie di salvacondotto perenne che permetteva ai capi di vivere in condizioni di extraterritorialità, come una specie di corpo diplomatico interno. Noi siamo, almeno nominalmente, un Paese a economia di mercato. Ma leggendo l´intervista (ammirevole per la sincerità ai limiti del candore) che l´ex ministro Lunardi ha concesso a questo giornale, siamo costretti a mettere a fuoco una realtà molto poco sintonica con i principi che ispirano la libera competizione e le uguali condizioni di partenza tra i cittadini (principi proclamati a gran voce anche dal partito di Lunardi e di Scajola). Si parla di ristrutturazioni offerte “a prezzo di costo” – cioè senza che l´impresa ne ricavi un solo euro – in cambio di un aiutino per acquistare terreni edificabili. Di funzionari pubblici che co-gestiscono, non si sa bene a che titolo, il sontuoso patrimonio immobiliare della Chiesa romana …

Sardegna e Sicilia, vince il centrosinistra

Elezioni amministrative in Sardegna: il centrosinistra conquista 6 province su 8 e vince i ballottaggi nei comuni. Anche in Sicilia vittoria a Gela, Enna e Milazzo. Bersani: “Una bella vittoria per il centrosinistra. Un en plein che non lascia discussioni”. Lai (Pd): “Da Sardegna segnale politico al Paese”. Zoggia: “ Con proposte di governo serie e concrete si vince” . Ballottaggi vittoriosi per il Pd nelle isole maggiori. In Sardegna si tornava a votare per eleggere i Presidenti di tre Province: Cagliari, Nuoro e Ogliastra e i sindaci di quattro comuni oltre i 15.000 abitanti: Iglesias, Porto Torres, Nuoro e Sestu. E abbiamo vinto in tutti i casi. Graziano Milia e Roberto Deriu si sono riconfermati Presidenti rispettivamente delle province di Cagliari e Nuoro. Clamorosa è stata la rimonta di Graziano Milia nel capoluogo di regione: ha battuto il candidato della coalizione di centro destra Giuseppe Farris che aveva chiuso il primo turno in vantaggio di 13 punti. Milia ha ottenuto il 52,42 per cento dei consensi (61.785 voti).. A Nuoro: il Presidente uscente Roberto …

Imprese in ginocchio e l´incubo-tasse "Non abbiamo i soldi per ricominciare", di Jenner Meletti

L´AQUILA – Sui muri e sui lampioni l´Sos è ripetuto mille volte. «Manifestazione cittadina, corteo per la città. SOS: Sospensione delle tasse. Occupazione. Sostegno all´economia». Non ci sono firme, nel manifesto, con il disegno di un uomo arrabbiatissimo che grida: «…che te debbo da´?!». «Non è necessario mettere le firme – dice Luigi Fabiani, il tributarista che ha preparato la piattaforma delle richieste dell´Aquila al governo – perché c´è tutta la città. Sindacati, associazioni, commercianti, artigiani… Anche la Curia ha mandato la propria adesione». Forse qualcosa sta cambiando, nella città del terremoto. Le domeniche con le carriole hanno riportato nelle strade chiuse soprattutto i residenti nel centro storico ma domani, al corteo contro «il secondo terremoto», ci saranno pure gli aquilani delle periferie e delle frazioni, quelli del cratere e anche il vescovo Giovanni D´Ercole. «Secondo terremoto, l´abbiamo chiamato, perché il governo che vuole reintrodurre le tasse provocherà un terremoto economico». Il disastro non è solo annunciato, è già arrivato. Non ci sono i soldi per aggiustare le case B e C., quelle con pochi …

Il PD di Carpi incontra una rappresentanza dei lavoratori dell’Italcarni in sciopero

“Rilanciare il tavolo provinciale proposto dal Sindaco di Carpi per risolvere la vertenza, coinvolgendo tutti i soggetti interessati e salvaguardando l’occupazione”. Ieri mattina una rappresentanza dei lavoratori dell’Italcarni, in sciopero, ha incontrato l’on. Manuela Ghizzoni e il segretario del PD di Carpi Davide Dalle Ave, i quali hanno espresso piena solidarietà ai lavoratori coinvolti nella difficile vertenza dell’azienda cooperativa. “La crisi di Italcarni va discussa sul tavolo provinciale proposto dal Sindaco di Carpi – hanno affermato Dalle Ave e Ghizzoni a conclusione dell’incontro – e la vertenza va affrontata anche coinvolgendo altri soggetti interessati. La crisi economica è grave e non si possono trascurare le pesanti ricadute occupazionali del piano proposto da Italcarni”. “Occorre che le parti valutino l’utilizzo di ammortizzatori alternativi alla messa in mobilità, sospendendo le ipotesi di spezzettamento delle attività produttive. Dopo la disponibilità di Legacoop a contribuire al buon esito della trattativa – ha commentato la deputata carpigiana – auspichiamo una conclusione positiva, che trovi soluzioni idonee per fronteggiare il risanamento, salvaguardando in primo luogo l’occupazione e la dignità dei lavoratori, …

"Lo Sviluppo demolito", di Sergio D'Antoni

Ne hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace. Perdonerà Tremonti, ma la frase di Tacito –tanto in voga negli anni del conflitto in Vietnam – è perfetta per descrivere il trattamento che il governo riserva al ministero dello Sviluppo economico. Nel pieno di una crisi che colpisce soprattutto le aree e le fasce deboli, il governo Berlusconi ha infatti definitivamente demolito il dicastero chiamato a varare politiche di crescita e di coesione nazionale. Il ministero è ridotto a brandelli. L’esecutivo ne ha smantellato gli organismi e prosciugato le risorse, rendendolo nei fatti una graziosa scatola vuota. Il governo si è mosso in due direzioni. Da una parte ha tagliato per far cassa 2,5 miliardi dal fondo per lo sviluppo e il riequilibrio territoriale, raschiando il barile delle risorse nazionali destinate alla convergenza delle aree deboli. Dall’altra ha spostato alle dirette competenze della presidenza del consiglio il Dipartimento delle politiche di sviluppo, vero e proprio caveau chiamato a gestire e ad assegnare i fondi comunitari e le quote nazionali e regionali del Fas. In …