Giorno: 6 Agosto 2011

"Il Pd: «Sono irresponsabili»", di Maria Zegarelli

Duro il giudizio del Pd: «Anticipare la manovra senza modifiche provocherà una mattanza sociale». Più soft i centristi: «Recepite le nostre richieste sulle modifiche alla Carta». Di Pietro: «Occorrono cambiamenti» «Un segnale di discontinuità da cui emerge maggior senso di responsabilità», secondo Italo Bocchino che parla a nome di Fli per commentare l’improvvisa conferenza stampa di Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti e Gianni Letta. Anche dall’Udc di Casini e dall’Api di Rutelli arrivano parziali crediti e riconoscimento per aver avviato già ora ad agosto l’iter dell’«inserimento in Costituzione dell’obbligo del pareggio di bilancio». Entrambi, però, rilanciano la commissione bicamerale per la crescita, con maggioranza, opposizioni e parti sociali, questo sarebbe il vero segnale di apertura. Diametralmente opposto, bocciatura senza appello, il giudizio che arriva dal Nazareno ai quattro «pilastri» su cui il ministro dell’Economia poggia quella che dovrebbe essere la svolta italiana, la risposta alla crisi profonda in cui sta precipitando il Paese. Una retromarcia clamorosa che si consuma in 48 ore: si passa da un Berlusconi che garantisce nessun ritocco ai tempi della manovra, che …

"Anticipare questa manovra significa uccidere il Paese", di Bianca Di Giovanni

Intervista a Susanna Camusso. Il leader Cgil «Circa 24 miliardi reperiti eliminando gli sgravi per il lavoro e per la famiglia. Ai grandi patrimoni non si chiede nulla. È inaccettabile» Con questo governo, con questa manovra, non è possibile nessun patto sociale. Altro che coesione: loro fanno pagare sempre gli stessi e romponol’equilibrio sociale. Accade anche con l’ultima manovra, che noi non chiediamo affatto di anticipare, ma di cambiare ». Susanna Camusso smonta i troppo facili entusiasmi che qualche ministro (tipo Sacconi) ha espresso a margine dell’incontro del governo con le parti sociali. «Non ci hanno mostrato nessuna disconitnuità, anzi. Lo schema del governo è stato lo stesso di sempre». Per la leader Cgil c’è un’incapacità strutturale dell’esecutivo nell’affrontare la crisi mondiale: «Qualsiasi cosa facciano, sarebbero costretti ad ammettere che finora si sono sbagliati, cosa che non possono fare. Così stanno fermi». Intanto si diffondono voci di un intervento in pieno agosto e dopo qualche minuto piomba nello studio al quarto piano di Corso d’Italia la conferenza stampa del premier con il ministro del Tesoro. …

"Precari stabilizzati, il contratto «costa» fino a 4mila euro", di Claudio Tucci

Assunti tutti entro il 1° settembre. Ma con uno stipendio “congelato” per qualche anno e una perdita secca che, secondo le prime stime, può arrivare a 4mila euro. È quanto prevede il nuovo contratto nazionale di lavoro per assumere a tempo indeterminato nelle scuole 30.300 docenti e 36mila Ata precari, firmato ieri all’Aran da Cisl, Uil, Snals e Gilda. La Cgil per ora ha scelto di sospendere la firma, contraria, ha spiegato il segretario generale Domenico Pantaleo, alle penalizzazioni in busta paga contenute nell’accordo che “allungano” in modo strutturale il primo “gradone” stipendiale (che nella scuola consente la progressione economica per anzianità), portandolo da 0-2 anni a 0-8 anni. Con quali effetti? Che per esempio un docente precario neo assunto con 5 anni di pre-ruolo, col vecchio gradone, sarebbe scattato di fascia l’anno successivo (è previsto un anno di prova). documenti Mentre ora per effetto del contratto dovrà aspettare 3 anni e 4 mesi (gli anni di pre-ruolo infatti si conteggiano per intero i primi 4 e per due terzi per gli anni eccedenti). E …

"Assunzioni a scuola. Metà dei docenti in cattedra al Nord", di Flavia Amabile

Trovato l’accordo per i precari: ma è polemica. Dei 30.308 insegnanti che verranno assunti dopo l’accordo firmato all’Aran, il 46% – quasi la metà – saliranno in cattedra al nord, il 29% al centro e solo il 24% al Sud. Già leggendo queste cifre diffuse ieri dalla Cisl scuola ci si rende conto che qualcosa non va. L’accusa più frequente rivolta al ministero dell’Istruzione è di antimeridionalismo. E ad attaccare la Gelmini stavolta non è solo l’opposizione ma anche il Pdl. Due giorni fa è stato raggiunto l’accordo che prevede che entro il prossimo 31 agosto il ministero dell’Istruzione assumerà 67mila precari della scuola, poco meno della metà docenti e gli altri facenti parte del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. Hanno firmato tutti i sindacati tranne Cgil e Usb. Il pasticcio è dato dal fatto che un terzo delle cattedre, cioè ben 10 mila, saranno attribuite sulla base delle graduatorie dell’anno scorso, mentre le restanti 20.308 sulla base delle nuove graduatorie appena rinnovate. Ma le vecchie graduatorie sono quelle che la Corte Costituzionale aveva bocciato …

Immigrazione, Bersani a Lampedusa: "Morti atroci, nessuno scarichi la responsabilità"

“Dramma umano. Inaccettabile 18 mesi in questi CIE. L’Italia chieda intervento internazionale per fermare la tragedia umana” “Prima di tutto c’è il dramma umano, poi viene tutto il resto”. Questo il primo commento del Segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in visita al Centro di accoglienza immigrati di Lampedusa, rispondendo ai giornalisti che gli rivolgono delle domande sulla situazione econonomico-finanziaria del Paese. Bersani emozionato ha sottolineato che “chi ha un briciolo di umanità non può voltare lo sguardo dall’altra parte davanti alle emergenze umane, in quanto si tratta di situazioni che devono richiamare l’attenzione nazionale ed internazionale dell’Europa, della Nato e dell’Italia. Non è questione di essere buonisti, ma il cattivismo non ci ha portato da nessuna parte”. Bersani è andato a Lampedusa proprio per visitare il centro di accoglienza dell’isola e effettuare una serie di incontri con alcuni rappresentanti della cittadinanza e delle categorie economiche impegnate sul territorio. Appena atterrato si è recato al cimitero per rendere omaggio alle tombe dei migranti morti durante le traversate e sepolti nell’isola. Dopo la visita al centro …

"Paolo Ruffini lascia RaiTre e firma l´accordo con La7", di Silvia Fumarola

La tv pubblica perde pezzi. Fazio: gravissimo. Il direttore della terza rete che aveva difeso Gabanelli Saviano e Dandini si è dimesso. L´allarme di Floris e dei politici dalla mattinata di ieri: “Se va via un regalo a Berlusconi” È in un palazzo quasi deserto, prima del weekend, che il direttore di RaiTre Paolo Ruffini dà il suo addio alla tv pubblica. Dopo giorni di riflessioni, polemiche, l´offerta di passare a La7, la decisione è presa. Ruffini è andato dal direttore generale della Rai Lorenza Lei a rassegnare le dimissioni: il futuro sarà nella rete di Lerner e Mentana. L´accordo è raggiunto, c´è la firma. Si chiude un´era per il servizio pubblico (Ruffini era alla guida di RaiTre dal 2002); il terzo polo, con il suo arrivo come direttore a La 7 diventa realtà. Per il servizio pubblico l´ennesimo smacco, la rete con il pubblico più fedele è in alto mare. Ora si aprirà la guerra per la successione. Se a Viale Mazzini avessero coraggio, e non c´è ombra di coraggio nelle scelte finora operate, …