Mese: Agosto 2011

"La prova del tifone", di Barbara Spinelli

Hanno la memoria corta, coloro che guardando fuori dalla finestra, e vedendo i tempi come son brutti, concludono che non è sotto cieli sì rabbuiati che si può fare dell´Europa una grande potenza.Una grande potenza decisa a non farsi abbattere dalle raffiche dei mercati e da quel che le raffiche dicono: la crisi di un mondo, non del mondo; la nascita di un universo multipolare, non più egemonizzato da America e Occidente. L´idea dell´unificazione europea non nacque nei sogni di uomini che se ne stavano sdraiati su verdi prati, ma nella tormenta e nella guerra, quando le forze dei nazionalismi e delle dittature mietevano morte. Lo sanno gli italiani, che da quelle guerre uscirono più saggi perché vinti. Lo sanno soprattutto i tedeschi, per i quali l´Europa fu redenzione democratica. Sembrano averlo dimenticato, ma se negli Anni ´30 la crisi li spezzò, anche spiritualmente, fu perché la Germania era stata trattata, dopo il 14-18, come uno Stato da vessare, da punire economicamente. I suoi creditori furono esosi e sterminatamente vacui, le riparazioni imposte al vinto …

"La truffa delle frequenze tv nel Far West dell´etere", di Giovanni Valentini

Mentre il sindaco di Agrigento pensa di cedere ai privati il brand della Valle dei Templi, o qualcun altro di vendere la tv di Stato, il governo italiano vuole regalare ai “soliti noti” altre sei frequenze televisive liberate nel passaggio dal sistema analogico a quello digitale. Il pacco-dono è stato confezionato a palazzo Chigi per essere spedito ai due principali beneficiari: la Rai e Mediaset. Rai e Mediaset, cioè i detentori del vecchio duopolio che oggi fa capo direttamente o indirettamente al presidente del Consiglio. E naturalmente il costo della munifica elargizione, da uno a tre miliardi di euro, sarà a carico di tutti noi, cittadini e contribuenti, sudditi del regime televisivo, in termini di mancato incasso per lo Stato: a meno che nei prossimi giorni non venga approvato al Senato un emendamento del Pd per bloccare questo ennesimo saccheggio via etere. Siamo in piena emergenza economica e finanziaria. Dobbiamo ridurre il nostro colossale debito pubblico. I titoli di Stato valgono sempre meno e gli interessi aumentano sempre di più. Eppure, rinunciamo a far fruttare …

Penati: «Non mi nasconderò dietro la prescrizione», da www.unita.it

L’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati in una lunga lettera alla direzione provinciale del Pd, assicura che «se, al termine delle indagini che sono tuttora in corso, tutto non verrà chiarito» non si nasconderà dietro la prescrizione, non accetterà «in nessun modo, un esito che lasci dubbi e zone oscure e a tutti voglio garantire che farò quanto necessario perché ciò non avvenga». La lettera è in parte una risposta a quanti (tra cui il segretario del Pd, Bersani), in questi giorni, stanno chiedendo a Penati, accusato di corruzione a Monza, di rinunciare alla prescrizione e di farsi processare. L’ex capo della segreteria politica di Bersani si dice «completamente estraneo ai fatti contestati» e osserva che se i presunti episodi di “corruzione” sono prescritti è perché qualcuno ha aspettato dieci anni per denunciarli. «Il GIP non ha creduto alla tesi sostenuta dai miei accusatori, che si sono proclamati vittime di concussione – si legge nella lettera di Penati – e ha derubricato i fatti nel reato di corruzione. Reato che, per quanto riguarda …

Bankitalia: rischio stagnazione, serve rilancio crescita. Corte dei Conti: dalla manovra rischio di effetti depressivi

Bankitalia e Corte dei Conti sono d’accordo: una manovra incentrata sull’aumento delle tasse implica un alto rischio di effetti depressivi. Avvicendandosi in un’audizione di fronte alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, i due istituti hanno espresso opinioni e rilanciato proposte su fisco, pensioni, evasione fiscale e tagli alla spesa pubblica. A confermare la debolezza della nostra economia è anche l’Istat, con il presidente Enrico Giovannini: «Si confermano le «prospettive alquanto modeste per la nostra economia», ha detto in audizione. Alla luce dell’attuale quadro macroeconomico, «anche un tasso di crescita dell’1% per il 2011 appare di difficile realizzazione». Visco (Bankitalia): «Italia a rischio stagnazione» «L’aggiustamento dei conti, necessario per evitare uno scenario ben più grave, avrà inevitabilmente effetti restrittivi sull’economia». Lo ha sottolineato il vice direttore generale della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso dell’audizione sulla manovra di fronte alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato. «Da molti anni la crescita economica – ha spiegato Visco – è in Italia inferiore a quella degli altri paesi dell’Unione europea». Secondo l’esponente di Bankitalia, «la …

"Il porcellum delle manovre", di Mario Deaglio

Le notizie sul contenuto della manovra-bis sono state diffuse, per puro caso, quasi contemporaneamente al comunicato dell’Istat sulla fiducia dei consumatori, che si colloca a un livello bassissimo. Se si rifacesse l’indagine oggi, è facile immaginare che il livello sarebbe più basso ancora. Nelle stesse ore, il Fondo monetario internazionale, senza conoscere il contenuto della manovrabis, aveva sostanzialmente dimezzato le già basse stime sulla crescita dell’Italia. Se dovesse rifare i calcoli oggi, ci collocherebbe ancora più in basso. Negli anni d’oro della Prima Repubblica, c’erano almeno 50-70 parlamentari di tutti i partiti che sapevano «leggere» i conti pubblici. Oggi, se va bene, i parlamentari non analfabeti in materia si contano sulle dita di una mano e i politici, per rimediare al proprio analfabetismo, si devono affidare a ministri che sono tecnici prima che politici. Questa manovra-bis è il frutto della generale riduzione del livello di competenza e dell’aumento del livello di pressappochismo del mondo politico. È uno sforzo da dilettanti, messo assieme in un paio di settimane, senza adeguati supporti tecnici, esclusivamente per rispondere a …

"Oggi Enrico Mentana intervista il segretario nazionale Bersani", di Alice Goldoni

Dopo il giorno di chiusura del lunedì, la Festa Democratica riaprirà oggi le porte con l’attesa presenza del segretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani che salirà sul palco dell’Arena sul lago per rispondere alle domande di Enrico Mentana, direttore del Tg La7. Diversi saranno i temi che verranno messi al centro del dibattito, dalla manovra del governo alla “questione morale”, dai costi della politica ai possibili scenari del dopo-Berlusconi, dal lavoro alla scuola. In questi giorni “caldi” per la politica, messa sotto la lente di ingrandimento per via degli scandali della cricca (P3, P4, casa Scajola, etc.), occorre ribadire ancora una volta e con forza quello che Bersani va dicendo da tempo: che “non siamo tutti uguali”. Le politiche non sono tutte uguali, e così mentre il Governo decide di tagliare in maniera lineare in tutti i campi, pensando prima a sistemare gli amici degli amici (i vari Scilipoti), le amministrazioni locali di centrosinistra, nonostante le rigidità di bilancio imposte dal “patto di stabilità” dell’Unione Europea, decidono di investire nella scuola, nella sanità, nell’orientamento …

Manovra, PD: “Il governo mantiene il patto con gli evasori ma rompe quello con gli onesti”

Manovra, PD: “Il governo mantiene il patto con gli evasori ma rompe quello con gli onesti”. Intervento sulle pensioni: per l’anzianità non conteranno gli anni di università e del servizio militare riscattati. “La giustizia di Arcore e di Bellerio è dunque la seguente: non si può rompere il patto con gli evasori fiscali e gli esportatori illeciti di capitali, ma lo si può rompere con chi è stato tanto fesso da servire il Paese facendo il militare o da studiare e poi riscattare di tasca propria la laurea. Dopo il patto di Arcore, i conti della manovra del governo tornano ancora di meno e le ingiustizie pesano ancora di più”. Questo il commento del Segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, dopo il vertice di Arcore fra Pdl e Lega che ha cambiato il decreto sulla Manovra economica, traghettandola in Senato. La Manovra, secondo l’accordo raggiunto, interverrà principalmente sulle pensioni, per ottenere un risparmio immediato: pagheranno gli uomini nati prima del 1985, che dovranno lavorare da un anno a un anno e mezzo in più …