Giorno: 3 Settembre 2011

"L'autunno che verrà. La crescita che non c'è e il sogno di una strategia alla tedesca" di Franco Mosconi*

“Idee. Innovazione. Prosperità. La strategia high-tech 2020 per la Germania”: è proprio impensabile che l’Italia faccia quello che i tedeschi propongono per la crescita? E’ ora che anche da noi si metta in campo una politica industriale in linea con l’Europa e in grado di concentrare le poche risorse disponibili su grandi progetti. L’allarme lanciato sulla nuova manovra dalla Banca d’Italia con l’audizione in Parlamento di Ignazio Visco («occhio ai saldi e alla crescita», scriveva a commento questo giornale martedì scorso) va preso molto sul serio. Non può essere ridotta – è l’argomentazione del Vice direttore di Via Nazionale – l’entità complessiva dell’aggiustamento dei costi, ma occorre anche associare al riequilibrio «una politica economica volta al rilancio delle prospettive di crescita della nostra economia». Già, la crescita. Che anemica di suo (intorno all’1% da anni) viene continuamente rivista al ribasso: da ultimo, con le stime di inizio settimana dell’FMI (0,8 e 0,7% per il 2001-2012). È un po’ come dire che piove sul bagnato. Possono dirsi queste bad news totalmente inattese? No, se guardiamo a …

Un emendamento del Pd «salva» le feste laiche

Salve le feste del primo maggio, del 25 aprile e del 2 giugno ma non le feste patronali. È quanto prevede un emendamento alla manovra approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. Lo riferisce Vincenzo Vita del Pd a margine dei lavori a Palazzo Madama. Le tre feste civili non saranno più accorpate alla domenica. L’emendamento era del Pd ed è stato accolto dal relatore. Resta l’accorpamento alla domenica per le feste patronali, con l’eccezione della festa del patrono di Roma, San Pietro e Paolo, che è tutelata dal Concordato. Inoltre sono stati salvati dalla soppressione gli enti di ricerca e gli enti culturali sotto i settanta dipendenti. Lo prevede un emendamento bipartisan alla manovra approvato all’unanimità dalla Commissione Bilancio del Senato. Sono salvi quindi piccoli enti come l’Accademia della Crusca (oggetto di un’iniziativa del Sole 24 Ore) e l’Accademia dei Lincei. Il Sole 24 Ore 03.09.11

"Il lessico del premier da regressione freudiana a grottesco tramonto", di Filippo Ceccarelli

Mi mettono le spie dove vogliono, mi controllano le telefonate, ma non me ne fotte niente. Io tra qualche mese me ne vado via da questo Paese di merda, di cui sono nauseato. “La politica – diceva Rino Formica – è sangue e merda”. Oggi è sparito il sangue. Nel linguaggio pubblico ha da tempo fatto irruzione lo sterco. «All´erta, all´erta, siamo nella merta» cantava Mino Maccari in un´epistola in versi al suo amico Flaiano. Erano gli anni cinquanta, a loro modo spensierati, ma quando più tardi il ministro delle Finanze Visentini si ritrovò a ripetere questa buffa filastrocca, già le condizioni finanziarie dell´Italia si erano aggravate e la constatazione di Maccari aveva acquistato realismo. «Chi la fa, la copra» esortava del resto Amintore Fanfani negli anni sessanta. Ma anche qui, a parte l´antica arguzia di storpiare o addirittura di silenziare quella parola così evocativa, si avverte una vertigine non solo linguistica, ma anche di senso rispetto al berlusconismo fecale. Che ormai del tutto sganciato dalla sua stessa affettatissima tele-cortesia («mi consenta») si risolve in …

"Un tombino sul condono", di Sergio Rizzo

Giulio Tremonti ha precisato che nella manovra non ci saranno condoni «poiché si tratterebbe di un intervento una tantum che genera introiti di cassa, ma che non modifica l’assetto della finanza pubblica». Evviva. Niente di più condivisibile per chi, come noi, ha sempre criticato duramente la disastrosa politica delle sanatorie. Ma qui, inutile nasconderlo, il problema della credibilità che sempre accompagna simili impegnative dichiarazioni è ancora più grande. Da settimane si rincorrono le voci di un nuovo condono che potrebbe spuntare accanto al tremendissimo (forse) giro di vite sull’evasione fiscale con tintinnio di schiavettoni. Non servono soldi, tanti e subito? E poi, non fu così che andò anche all’inizio degli anni Ottanta, quando alla sanatoria tombale fu accoppiata la legge (pressoché inutile) sulle «manette agli evasori»? La dichiarazione di Tremonti, semmai, desta anche una legittima preoccupazione: che il partito del condono, agguerritissimo in Parlamento, sia già al lavoro. Convinto, magari, di non incontrare troppa resistenza. I precedenti la dicono lunga. Ricordiamo che cosa è successo otto anni fa, quando il governo Berlusconi, contrario a parole, …

"La credibilità perduta", di Andrea Bonanni

L´Europa non si fida dell´efficacia delle norme anti-evasione previste dal governo Berlusconi nella manovra che andrà in Senato martedì. «Riscontriamo un´eccessiva fiducia in misure la cui efficacia è molto difficile da valutare e da prevedere», dice il portavoce del Commissario agli affari economici Olli Rehn. L´obiezione è oggettivamente fondata. E non convincono più di tanto le spiegazioni di Tremonti, che per rassicurare la Ue sulla «solidità» dei saldi di boilancio garantiti dal recupero di evasione si basa su quanto è stato già recuperato in questi anni. Le misure fiscali appena adottate dal governo sono di pura dissuasione etico-morale. I comportamenti dei contribuenti cambiano nel tempo. Il quadro del gettito nel prossimo triennio, checchè ne dica il ministro dell´Economia, appare quanto mai incerto. E in ogni caso, il problema è assai piu grave e più generale. L´Europa non si fida più di questo governo e di questa maggioranza che in pochi giorni hanno fatto e disfatto decine di volte un provvedimento che avrebbe dovuto essere incisivo, lineare e soprattutto trasparente. E, come l´Europa, anche i mercati …

"La CGIL prepara lo sciopero: 100 piazze contro la manovra", di Massimo Franchi

«Un consenso crescente, una macchina che viaggia a pieni giri». Enrico Panini, che la macchina organizzativa dello sciopero generale Cgil di martedì 6 settembre la sta guidando, lavora senza pause ed è «molto soddisfatto». I numeri sono impressionanti:2 milioni di volantini stampati, 500 mila manifesti, 2,2 milioni sono anche le visualizzazioni della campagna per lo sciopero su Facebook (2 milioni per quella contro l’abolizione delle feste civili che ora può festeggiare la vittoria). D’altronde con «fabbriche ancora chiuse e molti italiani ancora in vacanza », ed uno sciopero da organizzare in tempi record, la mobilitazione della Cgil non rinuncia ai tradizionali volantinaggi ma punta sulla piazza virtuale di una protesta- web. «Il poco tempo a disposizione – spiega Panini – ha aumentato il livello, la frequenza e la passione con cui si portano avanti le iniziative di preparazione».Contante sorprese: «Fino a qualche mese i volantinaggi si facevano, adesso sono le persone che chiedono i volantini tanto che in questi giorni stiamo registrando un aumento di iscrizioni e deleghe alla Cgil. Il fatto che ci dà …

"L'etere, bene comune come l'acqua pubblica", di Gianni Valentini

Dove eravate alla vigilia di Ferragosto, quando il governo Berlusconi annunciò ufficialmente la manovra “lacrime e sangue”, imperniata sul cosiddetto “contributo di solidarietà”, la supertassa per i contribuenti con redditi superiori a 90 mila e 150 mila euro? In città o in vacanza? Al mare, ai monti o in campagna? In Italia o all´estero? Allora fu lo stesso presidente del Consiglio a dire, in tono accorato, che quel provvedimento gli faceva “sanguinare il cuore”, ma era inevitabile. Sono passate due settimane o poco più, siamo tornati al lavoro, la manovra è stata rovesciata più volte come un pedalino e adesso è lo stesso Berlusconi ad annunciare trionfante “abbiamo tolto le mani dalle tasche degli italiani”. Che capolavoro di mistificazione politica e mediatica! A parte il fatto che la supertassa sopravviverà – a quanto pare – per gli statali e i pensionati, cioè per due categorie che per status professionale o anagrafico si possono considerare più deboli, la verità è che il governo non mette le mani in tasca agli italiani per il semplice motivo che …