attualità, politica italiana

8 per mille: Passa l'odg del PD. Battuto il governo

La maggioranza è compatta solo in difesa di ministri indagati per mafia e per evitare i processi a Berlusconi. Alla Camera il governo viene battuto sull’odg del PD per la ripartizione dell’8 per mille. Sono bastate poche ore a togliere le false sicurezze per Berlusconi e a dimostrare che la maggioranza è compatta solo nei voti di fiducia e per respingere le dimissioni di ministri indagati per mafia. Alla Camera il governo è stato battuto su un ordine del giorno del Partito Democratico al disegno di legge che riguarda la ripartizione dell’8 per mille.

L’odg, su cui il governo aveva espresso parere contrario, è passato con 247 sì e 223 no. Il testo impegna l’esecutivo a a consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la scuola pubblica fra i destinatari dell’8 per mille.

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L’odg del PD impegna il governo a modificare la legge 20 maggio 1985, n.222, sull’otto per mille al fine di consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell’otto per mille da utilizzare d’intesa con enti locali per la sicurezza e l’adeguamento funzionale degli edifici e a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l’erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati.

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8X1000, PD: governo inserisca subito opzione ‘scuola pubblica’ in dichiarazione redditi

De Pasquale: Giovanardi e Lega incompetenti, scuola pubblica comprende paritarie
“Vigileremo sul governo perché dia attuazione a quanto approvato oggi in parlamento. Dalla prossima dichiarazione dei redditi i cittadini dovranno poter indicare la ‘scuola pubblica’ come destinataria di una quota fiscale dell’otto per mille da utilizzare d’intesa con enti locali per la sicurezza e l’adeguamento funzionale degli edifici e a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l’erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati”. Lo dichiara la deputata democratica, componente della commissione Cultura della Camera, Rosa De Pasquale che oggi in aula alla Camera si è scontrata con il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Carlo Giovanardi che sosteneva che la dizione ‘scuola pubblica’ era penalizzante perché non comprendeva le scuole convenzionate. La De Pasquale ha ricordato al sottosegretario che con la legge Berlinguer (del 10 marzo 2000, n. 62) nella nozione di scuola pubblica sono state comprese la scuola statale e quella paritaria, quindi quando parliamo di scuola pubblica parliamo di scuola anche paritaria”.

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