Giorno: 1 Novembre 2011

"Il Cavaliere inerte mentre Roma brucia", di Marcello De Cecco

«Mi sono trovato finalmente a pensare, questa settimana, che il valore della mia pensione potrebbe dipendere da Silvio Berlusconi». Lo scrive James Stewart sul New York Times.Così il nostro presidente del Consiglio è arrivato ad essere promosso dal ruolo di zimbello della stampa internazionale a quello di possibile innesco di una tragica crisi finanziaria mondiale. Il governo dell´attuale primo ministro, nei quasi dieci anni nei quali è stato al potere, avrebbe potuto rendersi conto che il debito pubblico pregresso del nostro Paese era un autentico barile di polvere pronto a esplodere quando le condizioni finanziarie internazionali lo avessero innescato. Avrebbe dunque dovuto agire in maniera appropriata per ridurlo e metterlo in sicurezza. Al contrario, lo ha addirittura fatto crescere, con le proprie improvvide politiche, vanificando la strategia di rientro che i ministri del centrosinistra, in particolare Visco, hanno tentato quando sono stati al governo. Altrettanto noto al nostro primo ministro e al suo governo era, come lo era ai mercati, che i due anni orribili, dal punto di vista della concentrazione dei rimborsi e delle …

"Concorso a presidi sull'orlo del precipizio", di Mario D'Adamo

Sarebbero alcune decine i quiz errati e qualche migliaio i concorrenti esclusi pronti a fare ricorso per rientrare in una gara, quella del concorso a posti di dirigente scolastico, che alla fine potrebbe mettere in palio meno posti di quelli previsti nel bando con il quale è stata indetta. Nonostante l’ottimismo del ministro Mariastella Gelmini, che, alla premiazione del docente e del dirigente dell’anno (terza edizione dell’iniziativa «Anp per l’innovazione»), snocciola date, quasi certa che a settembre prossimo i nuovi dirigenti potranno raggiungere le loro sedi di destinazione «a gestire una realtà complessa come quella della scuola», dopo che ne sono state attentamente sondate cultura generale e attitudini dirigenziali. Intanto i ricorrenti, già due mila, stanno affilando le armi per rientrare nel concorso. Che vedrà a dicembre la prova scritta. E anche ItaliaOggi è andata a caccia di possibili errori nelle risposte alle 100 domande del quiz preselettivo.Quanti erano nell’anno scolastico 2009/2010 gli insegnanti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e determinato della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado? Erano 600 …

"L'Ata riconquista l'anzianità", di Giuseppe Mantica

Gli Ata, ovvero il personale ausiliario, tecnico e amministrativo, riconquistano i diritti giuridici ed economici connessi all’anzianità. Il beneficio riguarda tutti coloro che provengono dagli enti locali e vennero trasferiti presso il ministero della istruzione sulla base della legge n. 124 del 3 maggio 1999. La buona notizia giunge dalla più recente sentenza della corte di cassazione in materia di tale diritto del lavoro depositata il 12 ottobre scorso e recante il n. 20980. I giudici di piazza Cavour nel decidere riferiscono di aver tener conto dell’orientamento assunto dalla massima magistratura europea. Il caso, infatti, era similare ad altri già oggetto di controversie portate dinanzi al giudizio della corte europea dei diritti dell’uomo e della corte di giustizia dell’unione europea. Il principio accolto dalla nostra corte di cassazione è fondato sulla considerazione che i lavoratori coinvolti nel passaggio da enti locali a personale ata della scuola non subiscano un peggioramento delle condizioni giuridico-retributive, parimenti ai benefici previsti per i trasferimenti d’impresa. La causa specifica è giunta al giudice di legittimità dopo che il ricorrente aveva …

Voti bassi? Il ministro taglia i fondi. Il piano di ristrutturazione della Gelmini nella lettera alla Ue", di Alessandra Ricciardi

Per ora è lì, nella lettera delle buone intenzioni che il governo italiano ha recapitato ai partner europei. Ma il progetto ha già qualche anno di vita e ora il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, è pronta a tirarlo fuori per passare dalle parole ai fatti. Ora che la crisi politica della maggioranza non sembra più recuperabile, è possibile tentare quel tutto per tutto che a metà legislatura era sconsigliato. Anche a costo di andare allo scontro frontale con tutti i sindacati, che proprio sulla lettera alla Ue si sono ricompattati e che potrebbero decidere di sciogliere gli indugi e andare a un grande sciopero generale. Si tratta del piano di ristrutturazione del sistema scolastico, quello declinato a pag. 3 della lettera messa a punto dal governo italiano per il consesso europeo della scorsa settimana: «L’accountability delle singole scuole verrà accresciuta (sulla base delle prove Invalsi), definendo per l’anno scolastico 2012-13 un programma di ristrutturazione per quelle con risultati insoddisfacenti». Un’affermazione «fumosa», diranno alcuni sindacati. Ma ai piani alti di viale Trastevere le cose sembrano più …

"Disoccupazione record fra i giovani e le donne. E i prezzi aumentano", di Laura Matteucci

Balzo della disoccupazione, giovanile e femminile soprattutto, e nuovo aumento dell’inflazione. Sono gli ultimi dati Istat dell’emergenza Italia, che si aggiungono a quelli sui Btp, con i rendimenti alle stelle, allo spread con i Bund a quota 410 punti e all’ennesima seduta di Borsa negativa. Un Paese in ginocchio: tra i giovani sotto i 24 anni uno su tre è senza occupazione (29,3% a settembre, dal 28% di agosto), il dato peggiore dal gennaio 2004. Colpiti i giovani, così come le donne: è «inattiva» quasi un’italiana su due, che quindi non ha, nè cerca, lavoro. Il tasso di disoccupazione a settembre raggiunge l’8,3% dall’8% tondo di agosto, 80mila e oltre posti persi in un mese. La «liberalizzazione» dei licenziamenti, tra i desiderata del governo, appare sempre più intempestiva. Mentre il lavoro si fa impossibile, aumenta il ricorso alla cassa integrazione (a settembre +50%su agosto) e la crescita è questione di zero virgola, prosegue anche il rialzo dell’indice dei prezzi: ad ottobre+0,6%rispetto a settembre, +3,4% in un anno, record dal 2008, soprattutto per effetto delle misure …

"Borsa, spread, disoccupati, è la tempesta perfetta. Lunedì nero per l´Italia. L´inflazione schizza al 3,4%", di Ettore Livini

Volano oltre la soglia d´allarme del 6% i tassi sui Btp, crolla Piazza Affari (-3,82%), la disoccupazione sale all´8,3% e l´inflazione (+3,4%) balza ai massimi dal 2008. La tempesta finanziaria e la crisi economica regalano all´Italia un lunedì da incubo. L´euforia seguita al vertice di Bruxelles è durata appena 24 ore. Poi i nodi sono arrivati subito al pettine: il fondo salva-Stati è, per ora, un´arma caricata a salve. La lettera di Silvio Berlusconi alla Ue – lo dicono i numeri di Borsa e bond – è considerata poco più di un rosario di buone intenzioni. E i mercati, come racconta la cronaca della seduta di ieri, hanno ripreso a vendere a piene mani tutti i titoli del Belpaese. Sale il rischio Italia Il buongiorno (se così si può dire) dell´ennesimo lunedì nero parte dal mattino. Alle 8.30 – appena aperte le contrattazioni – i rendimenti sui Btp decennali mettono il turbo e si arrampicano oltre quota 6%. Non è la prima volta: era successo a inizio agosto quando l´Europa ballava sull´orlo del crac e …

"Non si allevia la disoccupazione con i licenziamenti", intervista a Pier Luigi Bersani di Adolfo Pappalardo

Quando mette in guardia dal rischio dei personalismi è chiaro che Pier Luigi Bersani ce l’ha con il rottamatore Renzi («Ma gli voglio bene»). Sulle elezioni pensa a un’alleanza tra progressisti e moderati «ma senza ammucchiate». Prima però ci sono le primarie di coalizione a cui il Pd arriverà «indicando un suo candidato». E sulla flexsecurity che pure affascina qualcuno nel Pd domanda schietto: «Scusate, mai soldi dove sono?». Segretario è in atto uno scontro: newwave contro nomenclatura. «Leggendo i giornali sembra uno scontro personale ma questa è una cosa che non mi appartiene, non ho mai voluto e non voglio. Ai duemila giovani venuti qui a Napoli ho detto chiaramente cosa penso del ricambio e del cambiamento. Ed ho cercato di spiegare i criteri secondo cui questo passaggio deve avvenire: su idee nuove che non siano rimasticature di quelle degli anni ’80 che abbiamo già ampiamente pagato». A cosa si riferisce? «L’eccesso della personalizzazione in politica è il passato. Perché si esce dai guai solo con uno sforzo collettivo, con giovani che crescono e …