Giorno: 11 Novembre 2011

«C'è da festeggiare, con sobrietà», di Marina Sereni

Il Governo Berlusconi ha le ore contate. Quante volte lo abbiamo letto, scritto, desiderato? Oggi sta veramente per accadere e nella nostra gente sento incredulità e qualche interrogativo. Non e’ la caduta che ci si era immaginati: non c’e’ stato il voto di sfiducia classico e le dimissioni del premier sono, mentre scriviamo, ancora soltanto annunciate, anche se intanto si discute ampiamente di un nuovo Governo a guida Monti. Sabato sera pero’ all’annuncio seguirà il fatto: Berlusconi sara’ a tutti gli effetti l’ex Presidente del Consiglio. Si potrà festeggiare finalmente? mi chiedono alcuni nostri militanti. Si’, rispondo, con sobrietà perché le condizioni di vita delle persone sono difficili, le preoccupazioni per il posto di lavoro, la famiglia, l’azienda sono dure e le incertezze ancora molte. Tuttavia si deve e si può salutare con soddisfazione e speranza le dimissioni di Berlusconi, perché sono prima di tutto il risultato di una nostra battaglia in Parlamento e nel Paese. Mentre in tanti ci accusavano di fare del facile antiberlusconismo noi avevamo colto in anticipo sia la gravita’ della …

Pendolari, l’on. Ghizzoni aderisce al presidio

“Dal nuovo orario invernale aspettiamo una risposta alle richieste dei comitati con particolare attenzione al treno che porta a Modena studenti e lavoratori”. L’On. Manuela Ghizzoni e il Partito Democratico di Carpi aderiscono al presidio promosso dal Comitato pendolari di Carpi. Ecco in proposito una dichiarazione della parlamentare carpigiana. «Nonostante gli impegni parlamentari per la discussione sul maxi-emendamento mi trattengano a Roma fino a sabato in giorni delicatissimi per il nostro Paese voglio esprimere la mia adesione convinta al presidio promosso dal Comitato pendolari di Carpi. Come ho segnalato più volte nelle numerose interrogazioni presentate in Parlamento, la linea Carpi-Modena, fortemente utilizzata da pendolari e studenti, è vittima di disservizi che hanno comprensibilmente esasperato i pendolari. Non voglio fare facili polemiche sui tagli al trasporto pubblico del Governo, ma non si può dimenticare che rispetto a un fabbisogno nazionale di 1900 milioni di Euro, ne sono stati resi disponibili solo 400. Una situazione drammatica difficilmente risolvibile e nella quale, se abbiamo tutti a cuore il problema, ognuno deve fare la propria parte con spirito collaborativo, …

"Caro professore, dimentichi Gelmini", di Mila Spicola

Caro professor Monti, dicono di Lei che da lunedì potrebbe essere a capo di un nuovo governo per “salvare” l’Italia. Se così sarà non possiamo che esserne contenti. Vorrei però porle un quesito, un dubbio da professoressa di periferia: riscriverebbe oggi il suo editoriale del 2 gennaio 2011? Quello dal titolo: «L’esempio di Gelmini e Marchionne: meno illusioni per dare speranze»? In effetti è l’esempio quello che distingue un vero statista da un mediocre politico, lo diceva Luigi Einaudi al nipotino, ma spero che il suo esempio non sia l’attuale ministro in carica a viale Trastevere. Da bocconiano non può che ritenere fondamentale la salvaguardia e la promozione del merito. Ma, e non vuole essere un gioco di parole: entri nel merito se vuol parlar di merito. Specie quando tratta della scuola. Ritengo il suo giudizio del 2 gennaio un po’ affrettato, me lo lasci passare, nell’affermare che «grazie alla sua determinazione, (della Gelmini) verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti e nel fare ricerca». Tutto possiamo fare e mi metto nei panni …

"Il Pdl si ribella a Berlusconi, caos e rischi di colpi di coda", di Francesco Lo Sardo

«Stiamo compiendo un suicidio politico. Facciamo nascere un governo tecnico al quale non potremo staccare la spina. Come si fa a sfiduciare un governo che attua i contenuti della lettera che Berlusconi ha portato a Bruxelles? Ovvio che non si può, salvo pagarne poi le conseguenze pesantissime in campagna elettorale…». La conclusione, si sfoga in serata un parlamentare del Pdl ex forzista non lontano dalle posizioni di Scajola – ma in queste ore convulse tutti gli schemi interni tra i berluscones sono saltati – è che «si arriverà alla scadenza naturale della legislatura nel 2013. Con Berlusconi che non sarà più candidato e il Pdl che sarà imploso». Perciò, continua, «io il governo Monti non lo voto. Perché se è governo tecnico resto contrario, coerentemente con quello che abbiamo detto dal 1994 a oggi. E se invece è un governo politico mascherato da tecnico, allora è solo una truffa. Ho fatto politica per quindici anni e concludo qui la mia carriera politica». Amen. Ma c’è un’ulteriore conclusione di valore politico più generale di questo ragionamento …

"I pilastri: patrimoniale e rispetto per il lavoro", di Ronny Mazzocchi

Per superare una situazione di emergenza qualcuno farà sacrifici maggiori Ma anche seguendo la Costituzione si potrà dare fiducia ai mercati. La sempre più probabile formazione di un nuovo governo guidato da Mario Monti costituisce un passaggio cruciale di questa fase politica e forse dell’intera Seconda Repubblica. Il clima di emergenza nazionale in cui sta avvenendo questo cambio della guardia non deve però farci perdere di vista un punto fondamentale. Le cure da cavallo che il nuovo governo dovrà somministrare al Paese per riacquistare la fiducia dei mercati e sottrarci all’azione devastante degli speculatori non solo non saranno indolori, ma non saranno nemmeno socialmente neutrali. Qualsiasi politica economica presenta infatti costi di aggiustamento differenti per le diverse categorie sociali e almeno nel breve e medio periodo ci sarà sempre qualcuno che ci perderà e qualcuno che ci guadagnerà. Le situazioni “win-win”, quelle in cui tutti traggono vantaggio da un provvedimento, sono assai rare nella teoria economica e ancor di più nella realtà di tutti i giorni. Stendere un programma di governo, soprattutto in questa delicata …

Le condizioni di Bersani: «Ora equità e nomi nuovi», di Simone Collini

Tra le condizioni poste dal leader dei Democratici, la «discontinuità» rispetto all’attuale governo e la necessità di una nuova legge elettorale. Monito a Sel e Idv per evitare il “fuoco amico”. «Certo che per noi sarebbe stato meglio andare subito a votare, ma il bene del Paese viene prima degli interessi di partito o dei destini personali». Pier Luigi Bersani non si stupisce delle perplessità e delle critiche che militanti e simpatizzanti del Pd esprimono via web, del fatto che mezza segreteria (a cominciare dal responsabile del settore Economia e lavoro Stefano Fassina) evidenzi i rischi che comporta questa scelta, o che l’autore della ormai storica “Velina rossa” Pasquale Laurito bocci il «governo dell’ammucchiata» e annunci che al prossimo giro mancherà il suo voto, dopo 67 anni di militanza tra Pci, Pds, Ds e Pd. Bersani sa bene quale sia nei sondaggi il vantaggio del centrosinistra rispetto al centrodestra, così come sa che con le urne nel 2013 tutto, candidatura alla premiership compresa, rischia di essere messo in discussione. Ma il leader del Pd ripete …

"Ministeriali sotto attacco. Rischiano 10mila insegnanti", di Bianca Di Giovanni

Dipendenti pubblici ancora carne da macello. Il governo Berlusconi lo aveva promesso in Europa nella lettera d’intenti: «rendere più efficiente, flessibile e meno costosa la pubblica amministrazione». Sembra un maquillage, in realtà è autentica macelleria. Le disposizioni del maxiemendamento che oggi passerà il vaglio del Senato edomani diventerà legge grazie all’emergenza economica, per i dipendenti pubblici «sono l’anticamera del licenziamento – spiega Michele Gentile (Cgil) – sono palesemente discriminatorie ». Di che si tratta? Di quella messa in mobilità per due anni con l’80% della retribuzione e poi l’uscita dagli organici nel caso in cui si verifichino delle eccedenze o non si accetti il trasferimento in altre amministrazioni. Le norme ricalcano leggi già esistenti: nulla di veramente nuovo nel merito. La mobilità già esiste, e anche una sorta di cassa integrazione. Ma qui le cose cambiano molto con una stretta senza precedenti. Le singole amministrazioni, infatti, potranno dichiarare eccedenze anche per semplici motivi economici. Forse a questo si riferiva un passaggio della famosa lettera d’intenti che parlava di «superamento delle dotazioni organiche ». La decisione …