Giorno: 25 Novembre 2011

"Palazzo Madama vara il piano austerity subito tagli alle spese, via i vitalizi dal 2013", di Carmelo Lopapa

Vitalizi azzerati. O meglio, trasformati in qualcosa che dovrebbe somigliare più alla pensione di un lavoratore. Ma solo per i futuri parlamentari. Per chi, cioè, varcherà la soglia di Palazzo Madama e Montecitorio dal 2013. Quelli in carica, e ancor meno gli “ex” già pensionati, non subiranno alcuna decurtazione. Ché i diritti acquisiti non si possono intaccare. E poi, tagliati su carta e trasferiti sul web gli atti parlamentari, l´agendina in pelle ridotta all´osso, il ristorante che resta in piedi al Senato ma facendo pagare di più il senatore e che viene invece cancellato del tutto a Montecitorio (per adesso è solo un progetto). E poi risparmi sulla manutenzione e meno rotoli di carta igienica e meno benefit assicurativi. Fanno 3 milioni e 900 mila euro in meno per le spese del 2011 che sta per concludersi, a Palazzo Madama, su un bilancio complessivo da 592 milioni di euro. Non risolvono la crisi finanziaria, giusto un segnale lanciato alla vigilia di ben altra cura dimagrante che il governo Monti sta per somministrare agli italiani. «Abbiamo …

"Dall'Ici alle pensioni: ecco come si muove il governo", da unita.it

Finito il tempo del rodaggio, con il Consiglio dei Ministri di oggi Monti comincia un tour de force tecnico-politico per approvare entro l’8 dicembre il suo piano anti-crisi. Mossa doppia sull’immobiliare: torna l’ Ici e aumentano le rendite catastali. Ma si studia come rendere il nuovo prelievo equo, progressivo. Per recuperare risorse si punta anche all’aumento dell’ Iva e in molti chiedono che si proceda ad un prelievo sui patrimoni (oltre un milione). E alle cessioni immobiliari (5 miliardi l’anno). Poi arriverebbero le misure per rendere più equo il sistema delle pensioni (contributivo per tutti) e per riformare il mercato del lavoro (flessibilità in uscita). Sarebbe questa la lista delle ‘entrate’ sulla quale il governo starebbe ragionando, a partire dal Consiglio dei ministri di oggi, per garantire, come ha detto Mario Monti ieri dopo l’incontro con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, il pareggio di bilancio nel 2013. Ma la tenuta dei conti non è l’unico obiettivo dell’Italia. La crescita è il primo imperativo, anche per il risanemnto del bilancio. Il superministro, Corrado Passera, a Bruxelles …

"Il Cavaliere assedia il Professore", di Francesco Bei

Palazzo Giustiniani, esterno notte. Il portone è serrato, qualche turista passeggia lì davanti, ignaro che al primo piano, nell´ufficio da senatore a vita di Mario Monti, da ore si sta svolgendo il primo vertice di maggioranza del nuovo governo. Passati di nascosto attraverso il tunnel che parte dal dirimpettaio palazzo Madama, Angelino Alfano, Pier Ferdinando Casini e Pier Luigi Bersani hanno eluso telecamere e giornalisti.E, davanti al premier, affrontano tutti insieme la questione dei sottosegretari. La grana infatti è lungi dall´essere risolta, soprattutto perché il Pdl non può permettersi l´ingresso di alcun politico o ex politico nel governo. Al contrario, il Pd e il terzo polo spingono perché qualche “tecnico d´area” entri fra i magnifici trenta. Monti vorrebbe invece che a scegliere fossero i suoi ministri e si riserva comunque l´ultima parola sulle rose ricevute dai partiti. Insomma, un caos dal quale non si riesce a venir fuori e che ha richiesto, appunto, un lungo screening collegiale delle liste con i nomi. Così le nomine slittano alla prossima settimana, con la conseguenza di bloccare ancora …

"Attenzione al Parlamento",di Stefano Folli

Se la prima missione di Mario Monti era quella di restaurare l’immagine e la credibilità dell’Italia in Europa, si deve dire che l’obiettivo è stato raggiunto in pieno. Anche sul piano mediatico. Quella foto che ritrae insieme i tre, Angela Merkel, Sarkozy e appunto Monti, ha un valore simbolico che nessuno può sottovalutare. Allo stesso modo, ascoltare il neo-premier mentre rimbrotta Francia e Germania per avere dato a suo tempo il cattivo esempio, violando il patto di stabilità («con la complicità del governo italiano che presiedeva l’Ecofin» aggiunge Monti e la data è il 2003), fa un certo effetto. Continua u pagina 24 È la prova evidente della personale autorevolezza del presidente del Consiglio, figlia della sua lunga storia in Europa. Del resto, la fiducia di Berlino e Parigi verso il nuovo interlocutore che arriva da Roma (e verso la serietà degli impegni da lui ribaditi) è palese. L’attenzione con cui viene ascoltato il suo punto di vista è quasi ostentata. Tutto questo non significa che il vertice sia stato un successo. Da un lato, …

"Se una donna su tre è vittima di violenze", di Michela Marzano

Non sono in tanti a saperlo o a ricordarselo. Ma il 25 novembre è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. È stata l´Assemblea Generale dell´Onu a istituirla nel 1999, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le ong ad organizzare ogni anno incontri ed eventi per sensibilizzare l´opinione pubblica nei confronti di questo dramma.Perché è assurdo che, ancora oggi, tante donne siano il capro espiatorio dell´aggressività maschile. E che in molti non ci facciano nemmeno più caso, come se si trattasse di un problema minore, che concerne solo alcuni Paesi, determinati ambienti sociali, poche persone insomma. E invece no! Nonostante i progressi nel campo dell´uguaglianza di diritti dei due sessi, il rapporto che gli uomini intrattengono con il mondo femminile resta estremamente complesso. E la violenza che subiscono le donne continua ad essere uno dei più grandi flagelli contemporanei. Secondo il Consiglio d´Europa, sono proprio le violenze fisiche, sessuali e psicologiche che subiscono le donne una delle cause principali della mortalità femminile negli Stati membri. In Italia, secondo gli ultimi dati dell´Istat, una …

"Violenza sulle donne, prevenire per fermarla", di Michelle Bachelet*

Ricordo un detto di quando ero ragazza in Cile, quien te quiere te aporrea, chi ti ama ti picchia. E il commento di una donna: «E’ così che vanno le cose». Oggi che le società sono divenute più giuste, democratiche ed egualitarie, cresce la consapevolezza che la violenza contro le donne non sia accettabile né inevitabile. Una violenza che è sempre più considerata e condannata per quello che è: una violazione dei diritti umani, una minaccia a democrazia, pace e sicurezza, un fardello pesante per le economie nazionali. Oggi celebriamo la Giornata internazionale per porre fine alla violenza contro le donne. Traiamo orgoglio dal progresso fatto nel corso degli ultimi decenni. Centoventicinque Stati hanno oggi leggi specifiche che penalizzano la violenza domestica, un considerevole passo avanti rispetto a solamente un decennio fa. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adesso riconosce la violenza sessuale come una deliberata tattica di guerra. E significativi passi avanti nel diritto internazionale hanno reso possibile, per la prima volta, perseguire crimini di violenza sessuale durante e dopo un conflitto. Ma …

"Il giorno più lungo di Termini Imerese. L'ultimo targato FIAT", di Manuela Modica

L’ultima sveglia, da oggi non servirà più. Perché ieri si sono alzati per andare a svolgere un lavoro che si sa terminato. Perché dopo 40anni, dopo gli ultimi 9 di lotta, dopoquel 2008 in cui si faceva addirittura formazione. Perché è finita. Perché è finita ma non così: «Presidieremo l’entrata e impediremo l’uscita di altre macchine, fino a mercoledì. Non ce ne andremo finché non raggiungeremo un accordo che garantisca tutti», spiega Maurizio Landini, segretario della Fiom. Alla Fiat di Termini Imerese è arrivato il giorno più lungo: l’ultimo. Vincenzo La Barbera ogni mattina degli ultimi 23 anni s’è svegliato per andare a montare ammortizzatori, mozzi ai motori delle macchine fiat. Ieri è entrato in fabbrica per fare la stessa identica cosa «ma con il cuore a pezzi», sapendo di tornare a casa dalla moglie e i 4 figli (dai 10 ai 23 anni) senza riuscire più a scorgere il domani. Non lo sa neanche Giovanni Giudice che di figli ne ha 2 e un mutuo di 700 euro sulle spalle. A non saperlo, a …