Mese: Gennaio 2012

"La zona grigia", di Claudio Tito

L´Italia si era quasi abituata ad assistere a indecorosi teatrini in cui la difesa d´ufficio di questo o quel ministro, di questo o quel sottosegretario coinvolto in penosi affari giudiziari si trasformava in offesa alla magistratura e al buon senso dei cittadini. Se il cambio di passo di Mario Monti è sembrato subito marcato rispetto al suo predecessore sul terreno dell´azione di governo e – per così dire – dei costumi politici, in una certa misura anche la soluzione imposta per risolvere la grana Malinconico ha confermato la novità. Il presidente del Consiglio ha chiesto e di fatto preteso nel giro di pochissimi giorni le dimissioni di un membro del governo implicato in una vicenda dai profili decisamente oscuri. Una scelta che costituisce una cesura rispetto al recente passato. Un orientamento che attesta una piccola rivoluzione nei comportamenti politici e istituzionali. Monti si è reso conto che un uomo su cui pende il sospetto – anche in assenza di un formale carico giudiziario – di aver ricevuto regalie da chi concorre nell´aggiudicazione di appalti pubblici, …

Fitch minaccia di declassare l'Italia. Fassina: il Paese non ha bisogno di altre manovre

Come Monti ha ricordato, abbiamo un avanzo primario di gran lunga superiore a quello di qualunque altro paese europeo, Germania inclusa. Il problema dell’Italia e dell’Area Euro è lo sviluppo. C’è una “significativa possibilità” che Fitch abbassi il rating dell’Italia, attualmente pari ad A+, una volta completata la revisione avviata nel dicembre scorso. Lo ha affermato David Riley, capo della divisione rating sovrani dell’agenzia internazionale di classificazione. “Una cosa che aiuterebbe l’Italia, ma che è al di fuori del nostro controllo immediato, è un’assicurazione sulla crisi di liquidità, il che significa di base che serve un ‘muro di protezione’”, ha spiegato Riley incontrando la stampa a un evento di Fitch a Londra. “In questo momento non lo abbiamo e questo è motivo di seria preoccupazione per quanto riguarda l’Italia – ha proseguito Riley -. E’ una delle ragioni per le quali abbiamo messo l’Italia sotto osservazione con implicazioni negative ed è una delle ragioni per le quali c’è una significativa possibilità che, una volta conclusa la revisione, il rating dell’Italia cali”. Fitch, che è controllata …

PRIN: bene i tempi del bando ma necessarie modifiche

Marco Meloni: “Finalmente tempi rapidi, ma c’è qualche profilo critico: la decisione di introdurre, a monte della selezione nazionale, una preselezione a livello di ateneo, unitamente alla definizione di criteri quantitativi per la loro presentazione, rischia di non corrispondere agli obiettivi di promuovere il merito dei proponenti e la validità dei progetti”. Lo scorso 27 dicembre il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato il nuovo bando per i progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN). Riteniamo molto positivo il fatto che uno dei primi atti del nuovo Ministro, ad appena un mese e mezzo dalla sua nomina, sia stata la pubblicazione di un provvedimento che negli anni precedenti è stato sistematicamente oggetto di incredibili ritardi (si pensi che quello appena pubblicato si riferisce al biennio 2010-2011!). Assieme al bando FIRB, pubblicato contestualmente, il nuovo PRIN costituisce un’autentica boccata d’ossigeno per il settore della ricerca scientifica, che da tempo vive in uno stato di drammatica sofferenza a causa delle scelte politiche di disinvestimento strutturale degli anni passati. Accanto all’apprezzamento per questo positivo approccio, riteniamo …

Cosentino. La Giunta della Camera dice sì all'arresto

Con 11 voti contro 10, la Giunta ha espresso il suo parere sul coordinatore del Pdl in Campania. Castagnetti: “Decisione presa con senso di responsabilità”. La Giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera ha votato a favore della richiesta di arresto per il deputato del Pdl, Nicola Cosentino, accusato dai magistrati napoletani di essere il referente politico del clan dei Casalesi. Sono stati 11 i deputati hanno votato contro la relazione di Maurizio Paniz che proponeva il no all’arresto di Nicola Cosentino, mentre in 10 hanno votato sì. Una volta “sconfitta” la linea di Paniz, è stato nominato un nuovo relatore di maggioranza: Marilena Samperi, capogruppo del Pd in Giunta. Il radicale Maurizio Turco ha votato insieme al Pdl contro l’arresto di Nicola Cosentino e dunque a favore della relazione di Paniz. Decisivi i voti favorevoli dei due deputati leghisti Luca Paolini e Livio Follegot. “Sono soddisfatto perché la decisione è stata presa con senso di responsabilità e con grande serenità”. Il presidente della Giunta per le Autorizzazioni della Camera, Pierluigi Castagnetti ha commentato …

"I “senza speranza” in Europa sono 8 milioni: uno su tre è italiano", di Rosaria Talarico

L’esercito degli sfiduciati italiani è il più numeroso d’Europa. Nel nostro Paese il numero di «scoraggiati» (come l’Istat definisce coloro i quali non hanno un lavoro né lo cercano più) è pari alla metà europea. A dirlo è un nuovo rapporto Eurostat. Nell’ Europa a 27 ammontano a 8 milioni 250 mila coloro che non cercano un impiego, ma sono disponibili a lavorare (3,5% della forza lavoro). E l’Italia è il Paese con il più alto numero: ne conta ben 2,7 milioni (l’11,1% della forza lavoro). Vuol dire che è italiana quasi una persona su tre senza più speranza di trovare impiego. Se poi si restringe lo sguardo ai soli paesi dell’area euro, il numero di chi è disponibile a lavorare ma non cerca più è di 5,5 milioni e uno su due è italiano. Tra i Paesi con le percentuali più alte di «senza speranza» ci sono Bulgaria (8,3%) e Lettonia (8,0%). Mentre Stati come Belgio (0,7%), Francia (1,1%) e Germania (1,3%) vantano le quote minime, che evidenziano come, nonostante la crisi, in questi …

"Rai, il parlamento cambi subito la legge Gasparri di Vittorio Emiliani

Mario Monti ha ripetuto che «fra qualche settimana» ci saranno novità per la Rai. Del resto, l’attuale vertice scade a marzo. Da Monti ci si aspetta, da più parti, che all’azienda di Viale Mazzini – sul cui valore strategico egli, giustamente, insiste – vengano tolte le catene che le ha gettato addosso il centrodestra con la pessima legge Gasparri. Catene ribadite dalla maggioranza del CdA ossequiente ai voleri del titolare del Biscione e quindi del duopolio Mediarai. Pertanto, o Monti riesce a compiere un’operazione analoga a quella realizzata nel ‘93 dal governo Ciampi grazie alla legge che affidava al presidente della Camera, Napolitano, e a quello del Senato, Spadolini, la nomina dei 5 componenti del CdA (presidente incluso), oppure ben poco di realmente nuovo potrà fare in materia. La legge n. 206 – che avrebbe dovuto essere completata “alla francese” coinvolgendo cioè nelle nomine pure il Quirinale – è durata undici anni, sino alla sciagurata legge Gasparri. Lo ricordo perché l’emergenza centrale in Rai era e rimane chi deve garantire l’essenza, la missione del servizio …