"L'Italia guida la battaglia salva-Europa", di Eugenio Scalfari
Abbiamo più volte osservato che Mario Monti non è un tecnico ma un uomo politico di grande livello, attento alle relazioni con la società civile, con le organizzazioni sindacali e con le forze politiche. Ma sta rivelando un´insolita capacità nella politica estera, applicata principalmente ai temi che riguardano l´economia e agli strumenti finanziari che ne costituiscono la leva; ma non soltanto. La politica estera di Monti mira più in alto. L´obiettivo finale, se riuscirà nel suo intento, si propone di rafforzare un potere federale europeo che, pur mantenendo in vita i governi nazionali, ne restringa la sovranità e modifichi la distribuzione dei poteri all´interno delle istituzioni europee, accrescendo quelli del Parlamento di Strasburgo, della Commissione di Bruxelles e della Banca centrale. Questo disegno appare ormai chiaro e passa per l´attenzione che il nostro “premier” sta dedicando alle alleanze politiche all´interno dell´Unione con gli altri Paesi dell´eurozona ma anche al di fuori di essa a cominciare dalla Gran Bretagna. Questa rete diplomatica non ha come finalità quella di stringere e di costringere la Germania a piegarsi …