Giorno: 12 Aprile 2012

Bersani: «Questa non è una riformina. E basta gettare fango su tutti», di Simone Collini

Bersani respinge la campagna contro il finanziamento pubblico: «Non accetto che si getti fango su tutto, non tutti i partiti utilizzano i rimborsi per ristrutturare case». Si discute sull’ultima tranche di 100 milioni. «Non accetto che venga gettato fango su tutti». Pier Luigi Bersani vede montare attorno ai partiti una campagna dai contenuti tutt’altro che inediti e dagli esiti ampiamente prevedibili. Grandi gruppi editoriali che mettono in discussione l’opportunità del finanziamento pubblico ai partiti, forze politiche (dall’Idv a Fli, dai grillini a pezzi del Pdl) che ne chiedono la cancellazione. «Non tutti i partiti utilizzano i fondi pubblici per ristrutturare case si sfoga il leader del Pd con chi lo avvicina mentre è in corso la riunione degli sherpa per disegnare le nuove regole serve qualsiasi forma la più stringente per controllare i bilanci ma non accetto che la Lega riesca a distruggere il sistema della democrazia, come era nella sua intenzione originaria. Dai tempi di Pericle, la democrazia ha sempre funzionato con il sostegno pubblico per evitare che il più ricco e il più …

Roma – Manifestazione Comitato Civico "Quota 96"

Roma Piazza Santi Apostoli Il Comitato Civico «Quota 96», costituitosi il 7 marzo scorso, contesta la parte della riforma pensionistica (cosiddetta Fornero) che impedisce a quei lavoratori della scuola che maturano i requisiti nel corso dell’anno scolastico 2011/2012 di andare in pensione con le regole previgenti alla stessa riforma e li costringe a rimanere in servizio per altri sei lunghi anni. Per il mondo della scuola le cadenze lavorative e pensionistiche sono regolate non secondo l’anno solare, come per tutti gli altri dipendenti pubblici, ma secondo l’anno scolastico. Per esso esiste un’unica ‘finestra’ di uscita: il primo settembre di ogni anno. La legge Fornero, invece, decretando che può andare in pensione nel 2012 con le vecchie regole solo chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre del 2011, ha dimenticato, clamorosamente, la peculiarità del comparto scuola e ha spezzato l’a. s. in due. Le precedenti riforme previdenziali avevano tutte previsto un’apposita normativa volta a salvaguardare tale specificità. La data del 31 dicembre 2011, quindi, non ha alcun senso per i lavoratori scolastici, anzi suona …

"Il piano Pd per uscire dalla crisi: produttività e innovazione" di Laura Matteucci

Si parte da un’analisi critica delle difficoltà dell’eurozona, che vengono rilette in una chiave differente rispetto a quella corrente. Questo per evitare risposte sbagliate, o comunque inadeguate. Poi si arriva all’Italia e alla annosa debolezza della sua crescita. Con alcune proposte e, anche in questo caso, contrastando l’interpretazione della produttività come fosse una questione delegata al lavoratore e al costo del lavoro, tra deflazioni salariali e ulteriori flessibilità. Il punto, invece, sono gli investimenti e le condizioni di contesto che possono permettere alle aziende di crescere. Con alcuni obiettivi prioritari: l’innalzamento del tasso di occupazione femminile, fino a raggiungere nel 2020 il 60% (3 milioni di donne occupate in più rispetto ad oggi, obiettivo correlato all’aumento di occupazione nel Mezzogiorno), e l’innalzamento della specializzazione produttiva. Il Pd l’ha presentato ieri alle altre forze di maggioranza: un insieme di proposte di politica economica, per l’Europa e per l’Italia, l’impianto della strategia di sviluppo messa a punto dal dipartimento Economia e lavoro. Da leggersi a complemento delle proposte per la riforma fiscale e delle politiche sociali. È …

"Gli esodati sono tanti Il governo è spiazzato e non trova i soldi", di Massimo Franchi

Continua il gioco al massacro sugli esodati. Nonostante le promesse fatte di prima mattina dalla ministra Elsa Fornero, un comunicato del ministero annuncia che la fatidica quota dei lavoratori che hanno sottoscritto un accordo con le rispettive aziende per dimettersi in attesa della pensione e che a causa dell’allungamento dei requisiti rischiano di restare anni e anni senza stipendio e senza pensione, sarà resa nota solo oggi. Proprio alla vigilia della manifestazione unitaria dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) che da piazza Santi Apostoli a Roma denunceranno lo scandaloso ritardo assieme alla vicenda delle ricongiunzioni onerose. Da via Veneto si spiega che il comunicato conterrà,dopo una valutazione assieme alla Ragioneria dello Stato, anche l’indicazione dell’orientamento da parte del governo su come risolvere il problema (Fornero è chiamata emettere un decreto ministeriale entro il 30 giugno). La questione è sempre quella della copertura finanziaria: se le stime di 350mila esodati saranno confermate (lontanissimeda quella inziale di 65mila), il governo sostiene di non essere in grado di mandare in pensione tutte queste persone. Come già anticipato …

"Il Politecnico parlerà inglese un passo importante per il paese", di Irene Tinagli

Gli ingegneri italiani sono sempre stati un gran vanto per il nostro Paese, una tradizione che ha trainato la rinascita industriale del dopoguerra e che ha dato una forte identità a molte nostre aziende, marchi e prodotti. Una tradizione spesso sbandierata con orgoglio per contraddire le teorie più pessimiste sul potenziale del nostro Paese. Confesso di averlo fatto anch’io quando vivevo negli Stati Uniti. Ricordo una discussione con alcuni accademici e imprenditori americani e italiani «emigranti», il tema era il declino della formazione universitaria italiana, e come controargomento portai ad esempio le nostre facoltà d’ingegneria e i Politecnici, che da sempre sfornano ingegneri di primissima qualità. Mi sentii ribattere che probabilmente erano molto bravi, ma non parlavano una parola d’inglese. Questo accadeva poco meno di 15 fa. Molte cose sono accadute da allora. Il mondo ha attraversato trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali che all’epoca sarebbero state impensabili. Anche gli ingegneri italiani, ormai, parlano l’inglese. L’iniziativa del Politecnico di Milano sancisce il completamento di un percorso di «ammodernamento» che probabilmente sarà seguito presto da altre facoltà. …

Alcol, aumenta il consumo fuori pasto dei giovanissimi. I dati dell’Istat

In Italia ci sono 8 milioni di bevitori “non moderati”. Stabile la quota di popolazione (66,9%) di 14 anni e più che ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno. Cambia il tipo di bevande consumate e cresce il consumo con l’aumentare del titolo di studio. Nel 2011 il 66,9% della popolazione di 14 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno. Tale quota è stabile rispetto all’anno precedente e in diminuzione rispetto a 10 anni prima (72%). Dal 2001 al 2011 il numero di consumatori giornalieri di bevande alcoliche decresce del 18,4%, specialmente tra le donne (-25,7%). Aumenta invece la quota di quanti dichiarano di bere alcolici fuori dai pasti (dal 24,9% nel 2001 al 27,7% nel 2011) e di chi ne consuma occasionalmente (dal 37,1% nel 2001 al 40,3% nel 2011). Sono questi alcuni dei dati contenuti nel report dell’Istat sull’uso e l’abuso di alcol in Italia, diffuso questa mattina. I ragazzi. Cresce fortemente il consumo di alcol fuori pasto dei giovanissimi. La quota di 14-17enni che consuma alcol fuori pasto passa …

"Una scopa per bandiera", di Filippo Ceccarelli

Il mondo dei proverbi, come quello dei simboli, non ha bisogno in genere di troppe spiegazioni: e l´immagine di Bobo Maroni che sul palco di Bergamo impugna una scopa mentre un Bossi già piuttosto ingobbito si curva sul microfono, apre un mare di significati, ma anche e soprattutto un oceano di minacciose contraddizioni sul futuro della Lega. Ci sono e si immaginano oltretutto centinaia di scope in platea. La maggior parte come quella classica di saggina brandita dall´ex ministro dell´Interno, con tanto di ruota solare impressa in color verde – e con l´aria che tira si spera vivamente siano state ordinate e prodotte e pagate su base volontaria. Però le foto riportano l´ostensione di una tale pluralità di scope, ramazze e pure scopettoni, e in un caso disposti addirittura a cerchio sul pavimento per sbeffeggiare la pretesa magia di Gemonio, che l´insolita mostra mette in causa un che di spontaneo, di gioioso, e anche per questo finisce per richiamare un inconsapevole esorcismo, una specie di rituale di purificazione. La Lega ne ha senza dubbio bisogno. …