Giorno: 24 Aprile 2012

L’appello di Rosetta Stame ai partigiani di Roma: «Tutti siano invitati», di Mariagrazia Gerina

Clima teso nella capitale. Il sindaco: è una manifestazione privata I sindacati all’Anpi: «Il 25 aprile in piazza anche le istituzioni». Dopo la decisione dell’Anpi Roma di non invitare Alemanno e Polverini per evitare contestazioni, il dibattito si fa acceso. Intervengono i sindacati. E il giorno della Liberazione scioperi contro l’apertura dei negozi. «Mio padre, fu torturato nel carcere di via Tasso ed ucciso alle Fosse Ardeatine quando io avevo sei anni. Mi ha lasciato un testamento morale: ha dato la vita per coloro che la pensavano come lui, ma ancora più per gli avversari in modo che si superasse la contrapposizione e si diventasse un unico popolo», racconta Rosetta Stame, figlia di Ugo, cantante lirico e comandante partigiano, davanti alle divisioni, che ancora, a 67 anni dalla Liberazione, non mancano di incidere sul 25 aprile. A Roma, in particolare. Dove, da quattro anni, le celebrazioni, alla presenza della giunta Alemanno prima e di quella Polverini poi, si sono trasformate puntualmente, ogni anno, in occasione di contestazione. «Alemanno sbaglia, ma ha il diritto di essere …

Nella roccaforte di Marine Le Pen “Il cuore è rosso, ma la collera nera”, di Marco Castelnuovo

Qui non ci sono picchiatori, uomini neri con la testa rasata, razzisti. Qui non ci sono fascisti. Hénin-Beaumont è il feudo di Marine Le Pen. La donna nera, e non solo perché farà da arbitro al ballottaggio, è una tranquilla cittadina nel Pas de Calais, a settanta chilometri dal confine belga, dove la vita scorreva tranquilla. Nella parte ricca case di mattoncini rossi a un piano, giardino con altalena e barbecue, camino ancora acceso in questa primavera che tarda ad arrivare. Divisa dalla ferrovia che da Lens porta a Lille, la parte più popolare: casermoni del dopoguerra, grigi ma dignitosi, a ospitare i minatori che fino agli anni 70 hanno fatto di questa zona una delle più produttive del Paese. È qui nella parte popolare, sopra un negozio di occhiali, ironia della sorte in rue Rousseau, che Marine ha deciso di rompere con il passato e la figura ingombrante del padre per ricostruire il “suo” Front National. Quello che ha battuto tutti i record, anche quello del 2002 che vide il vecchio Jean-Marie arrivare al …

"Partiti: chi vuole il modello americano", di Francesco Cundari

L’ottanta per cento di affluenza registrato alle elezioni francesi ha stroncato sul nascere ogni tentativo di estendere alla Francia le considerazioni sul discredito della politica abitualmente riservate all’Italia. Analisi e commenti incentrati sullo spettro dell’astensione non hanno retto alla prova dei fatti. Una smentita che suscita però almeno un dubbio anche sulla versione originale, riservata alla politica di casa nostra. In questi giorni in Parlamento si discute di nuovi tagli e nuove regole sulla trasparenza del finanziamento ai partiti, come è giusto che sia dopo gli scandali che hanno investito prima il tesoriere della Margherita e poi quello della Lega. Ci sono però anche buoni motivi per diffidare di alcuni rilfessi condizionati del dibattito sull’argomento, a cominciare dal ritornello che ogni commentatore che si rispetti ripete almeno una volta al giorno sui giornali, alla radio, sul web e in tv, a proposito della «fiducia nei partiti» che sarebbe arrivata all’8 per cento (come scriveva in febbraio Renato Mannheimer sul Corriere della Sera), o anche al 4 per cento, (come nello stesso periodo sosteneva Ilvo Diamanti …

"Sugli elicotteri Finmeccanica all´India tangente di 10 milioni per la Lega", di Dario Del Porto e Conchita Sannino

Missione a Lugano. Le dichiarazioni dell´ex capo delle relazioni esterne di Finmeccanica Lorenzo Borgogni portano i magistrati napoletani fino in Svizzera. Si cercano i riscontri a un´altra ipotesi di riciclaggio e tangenti. Al centro di questo filone, un affare da 51 milioni di euro che fa tremare la Lega e allunga ombre sull´attuale amministratore delegato del colosso di Stato, Giuseppe Orsi. L´abitazione e dieci società ritenute riconducibili a Guido Ralph Haschke, imprenditore con la doppia cittadinanza che si muove prevalentemente sul mercato indiano, sono state perquisite ieri a Lugano dalla Procura di Napoli. Sul decreto, ottenuto per rogatoria dalla Procura federale della città svizzera, torna l´ipotesi di corruzione internazionale. L´indagine parte dalla vendita di 12 elicotteri al governo indiano da parte di Agusta Westland, la società di cui è stato amministratore Giuseppe Orsi, oggi al vertice di Finmeccanica. Al rientro dalla Svizzera, gli inquirenti appaiono ottimisti. Tra le carte e i contratti sequestrati ad Haschke, avrebbero trovato prime, importanti conferme al quadro delle accuse. «Siamo molto soddisfatti, andiamo avanti», commentano gli investigatori. È una storia …

"Se non ora dove? I partiti ascoltino la voce delle donne", di Francesca Izzo

Gian Enrico Rusconi ha posto su la Stampa un problema che ci riguarda: che fine hanno fatto i movimenti che hanno risvegliato la coscienza civile dell’Italia, in particolare Se non ora quando? Dopo il 13 febbraio, Se non ora quando non solo non è tornato a casa ma non ha neppure scelto di rimanere allo stato gassoso di movimento virtuale. Ha deciso di non rimanere una rete senza radici e senza fisionomia, pronta solo a mobilitarsi per campagne. Ha scelto di affrontare la faticosa ed oscura via della costruzione di un movimento presente con comitati in tutt’Italia e dotato di un minimo di regole democratiche. La sclerosi, la chiusura autoreferenziale dei partiti, anche di quelli critici verso lo stato di cose esistente, sono frutto anche di una società civile disorganizzata, preda dello spontaneismo della rete e dei trascinamenti carismatici. Fin dall’inizio al centro della nostra inedita esperienza c’è stato il legame strettissimo che abbiamo colto tra le donne e l’Italia, il destino delle une che sempre più svelava quello dell’altra. Questa è stata la nostra …

"Con Hollande cambia tutto anche per noi", di Pierluigi Castagnetti

Sembrava una “tirata” di Pier Luigi Bersani pro domo sua, invece mi pare che siano bastate poche ore per capire che quanto sta accadendo oltralpe avrà un riflesso sicuramente non irrilevante nel nostro paese. Nel Pd, ma non solo. Non è un caso che anche uomini intelligenti (seppur antipatici e in contraddizione con sé stessi) della destra come Giulio Tremonti e Antonio Martino lo stiano dicendo apertamente. Il risultato francese ci dice infatti che quando sul tavolo c’è una questione forte prevalgono le risposte a quella questione, sì o no, e non le divagazioni. E la questione che si pone in Francia (e in Italia) riguarda l’assenza, in un tempo in cui sarebbe necessario, del ruolo dell’Europa. La crisi in cui siamo immersi ha infatti una dimensione mondiale ed evoca una risposta politica quantomeno continentale. Il fatto che la Merkel abbia “sequestrato” l’Europa costringendola alla strategia di manutenzione finanziaria voluta dai mercati e che il resto degli altri paesi abbia dimostrato di non essere in grado di liberarsi dall’appropriazione indebita di leadership da parte della …

Bologna. I sindacati presentano il conto a Profumo."Mancano all'appello 220 insegnanti", di Ilaria Venturi

Il ministro oggi in città, dibattito in Regione e visita in Ateneo. Cgil e Cisl: la scuola bolognese non sta dentro i numeri di organici al momento assegnati. Mancano all’appello delle scuole bolognesi 220 insegnanti, dalla materna alle superiori. A fronte di 2.283 studenti in più tra i banchi il prossimo anno. “Una situazione insostenibile”, protestano i sindacati all’uscita dal primo incontro sull’assegnazione delle cattedre con l’ufficio scolastico provinciale. La Flc-Cgil si appella al ministro Francesco Profumo oggi a Bologna per un confronto in Regione sulla formazione tecnica e per incontrare in Ateneo il rettore e gli organi accademici. “Ci attendiamo che porti risposte”. Intanto è scontro sui posti in più in arrivo in Emilia Romagna. Sono solo 26 quando ne mancherebbero 800, denuncia la Cgil regionale. “Da Roma continuano a non tenere conto dell’aumento della popolazione scolastica, gli oltre 300 insegnanti promessi in realtà sono posti già assegnati per la maggior parte l’anno scorso, i tagli continuano”, dice la segretaria Raffaella Morsia. Lettura contestata dalla Regione: “Abbiamo concordato 392 posti in più e questi …