Giorno: 22 Aprile 2012

"Formazione permanente e certificazione fanno paura al padrone", di Fabrizio Dacrema

La Confindustria ha chiesto lo stralcio dei quattro articoli sull’apprendimento permanente contenuti nel disegno di legge del Governo “sulla riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”. Una presa di posizione talmente arcaica da far tornare alla mente slogan degli anni settanta in cui gli imprenditori erano chiamati padroni. Sebbene poco commentata dagli osservatori la notizia è infatti rivelatrice degli “spiriti animali” che prevalgono nel mondo imprenditoriale italiano nei momenti decisivi. Confindustria si oppone all’introduzione, finalmente anche in Italia, di una normativa ispirata alla strategia europea di lifelong learning: mentre si fa paladina della flexsicurity ne rifiuta così uno dei presupposti essenziali. La flessibilità del lavoro (in entrata, in uscita, nell’organizzazione produttiva) senza sistemi tesi ad accrescere e valorizzare le conoscenze e le competenze delle persone che lavorano (e che cambiano lavoro) sarà sempre e solo una cattiva flessibilità perché si traduce in precarietà e sfruttamento. Gli articoli che agitano Confindustria prevedono la costruzione di un sistema nazionale per l’apprendimento permanente: definizione del concetto di apprendimento permanente e dei soggetti che concorrono alla …

"Sberleffi e striscioni Partigiano contestato in un liceo romano", di Mariagrazia Gerina

Al liceo romano Avogadro un gruppo di studenti legati a Forza Nuova, organizzazione di estrema destra, contesta pesantemente il partigiano Mario Bottazzi. Solidarietà del mondo politico. «Beffato partigiano al liceo Avogadro», hanno rivendicato sul loro gruppo facebook, subito dopo il blitz. Una irruzione durante una assemblea organizzata dal collettivo studentesco del liceo Avogadro di Roma per ricordare il 25 aprile. Per l’occasione, gli studenti del collettivo avevano invitato nella loro scuola il presidente del vicino circolo Anpi, Mario Bottazzi, ex partigiano, che combattè nelle montagne attorno a Piacenza. LA PROVOCAZIONE Iniziativa che a quelli di Lotta studentesca, organizzazione giovanile di Forza Nuova, non è piaciuta per niente. Si sono presentati in tre o quattro, con uno striscione: «Papà castoro raccontaci una storia», lo hanno srotolato, durante l’assemblea, a irridere il testimone della Resistenza, che aveva appena finito di parlare. Favole, secondo loro. «Parlaci piuttosto dei preti cattolici ammazzati dopo la Liberazione», ha chiesto uno di loro. «È chiaro che era una provocazione, meditata e preparata, nel modo più meschino», ricostruisce la scena Mario Bottazzi: «Lo …

"Bersani avverte il Pdl: state indebolendo il governo", di Simone Collini

«Imu, iva e accise. Tasse sul burlesque ». Pier Luigi Bersani ironizza via twitter sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi al processo Ruby. Ma il ragionamento che c’è dietro la frase è serio ed è quello che il leader del Pd porterà in giro in queste due settimane di campagna elettorale. Ovvero, se l’Italia deve pagare un prezzo così alto per far fronte alla crisi, la responsabilità non è di chi governa oggi ma di chi questa crisi per troppo tempo l’ha negata. TENSIONI DA CAMPAGNA ELETTORALE Bersani ha visto che il Pdl ha dato il via a un’operazione neanche troppo mascherata: lanciare segnali di scontento per le misure economiche volute dal governo Monti e lisciare il pelo all’antipolitica montante. La campagna elettorale per le amministrative può essere considerata una giustificazione,ma fino a un certo punto. Prima l’offensiva contro l’Imu, poi ieri l’annuncio di voler dar vita a un nuovo partito che rifiuterà il finanziamento pubblico: al leader del Pd non piace come si sta muovendo Alfano nelle ultime ore perché un simile attivismo rischia di …

"A che serve un partito", di Claudio Sardo

È scritto nella Costituzione: «Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale». Non possiamo farci derubare di questa conquista. Non possiamo darla vinta a chi scommette sulla sfiducia, il discredito, il ripiegamento individualista. Perché siamo nel mezzo della crisi sociale più dura dal dopoguerra, ed è in gioco il futuro dei nostri figli. È vero che la cattiva politica ha prodotto l’antipolitica. Ma è vero anche che l’antipolitica ha già guidato, attraverso il populismo della destra e il mito del partito personale, la Seconda Repubblica. E le macerie ci stanno cadendo addosso. Il fallimento di quest’ultimo decennio ha ridotto drasticamente la competitività della nostra economia, ha sfilacciato il tessuto civile, ha strappato le reti di solidarietà sociale. L’antipolitica era già al governo: non sarà oggi un giullare o un nuovo Cavaliere a riscattare ciò che ci è stato tolto, magari rinverdendo gli slogan berlusconiani. La corruzione che infetta l’Italia, e che in questi giorni emerge nella distrazione di finanziamenti pubblici a fini vergognosamente …

"Un giorno per la Terra. Dieci azioni concrete per provare a salvarla", di Fulco Pratesi

L’ odierna Giornata mondiale della Terra è densa di significati, anche perché si celebra a due mesi dalla grande ricorrenza di Rio+20, legata al ventennale dello storico Summit di Rio de Janeiro del 1992, in cui quasi tutti i Paesi del mondo si accordarono per dare inizio a un forte impegno di salvaguardia del Pianeta. Per non ricalcare le generali e meste considerazioni sul degrado, il quale, nonostante dichiarazioni e denunce, prosegue imperterrito, vediamo cosa ognuno di noi, causa e vittima del global warming, può cercare di fare per allontanare il superamento dei 2° centigradi di temperatura globale, considerato un limite invalicabile per la salute della Terra. Se moltiplichiamo un nostro atto, anche il più innocente possibile, per i 60 milioni di italiani o per i 7 miliardi di terrestri, esso può contribuire pesantemente al paventato tracollo, così come il battito d’ala della farfalla in Brasile può scatenare (secondo il famoso paradosso di Edward Lorenz) uragani in Texas. Accanto a comportamenti virtuosi nella vita di tutti i giorni tesi a risparmiare energia (muoversi in bicicletta …

"Tagli alla spesa, piano del governo Difesa, Esteri e Interni frenano", di Antonella Baccaro

Manca una manciata di giorni alla presentazione della prima relazione sulla spending review, la revisione della spesa pubblica cui il governo Monti attribuisce nel Def (Documento economico e finanziario) «un ruolo fondamentale» per la riduzione dell’indebitamento. Ma quell’operazione di contenimento e riqualificazione della spesa, che il premier si propone di offrire quale segnale di forte cambiamento, fatica a venire alla luce. Nel confronto serrato di un paio d’ore che il premier ha avuto venerdì scorso con il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, incaricato del risanamento, sarebbero emersi problemi di non poco conto, certuni legati alle fortissime resistenze opposte da alcuni ministeri, meno propensi a rivedere il costo dei loro apparati. Tra le righe dei documenti illustrati da Giarda, sarebbe venuta a galla anche un’altra verità complessa, che attiene ai tagli varati nei passati tre anni e che dovrebbero produrre i loro effetti nel 2012 e 2013. Interventi che hanno riguardato il blocco degli stipendi pubblici e quello parziale delle assunzioni, la riduzione della spesa sanitaria, il taglio degli acquisti di beni e …

"Italiani «conservatori» sulla laurea. Tre su quattro difendono il valore legale" di Paolo Conti

La consultazione online del ministero: sul lavoro servono titoli di studio specifici. Gli italiani continuano ad amare molto la cara, vecchia, rassicurante laurea. La stragrande maggioranza pensa che «l’obbligo di possedere uno specifico titolo di studio per poter esercitare una determinata professione» sia una garanzia per il cliente «che potrebbe non essere in grado di verificare da solo la qualità della prestazione». Insomma, il valore legale della laurea rappresenta ancora una certezza per chi si affaccia sul nostro difficilissimo mercato del lavoro. Lo dimostrano i primi risultati della consultazione pubblica online sul sito del dicastero (www.istruzione.it), esperimento-pilota voluto dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e fortemente caldeggiato anche dal presidente del Consiglio Mario Monti proprio dopo il dibattito apertosi a gennaio in Consiglio dei ministri sul valore legale del titolo di studio. La «votazione» è cominciata giovedì 22 marzo, sulla base di un formulario con quindici quesiti messi a punto da un gruppo di lavoro del ministero diretto dal Capo di gabinetto Luigi Fiorentino. Si concluderà martedì 24 aprile ma i dati sono già consolidati in …