Giorno: 23 Aprile 2012

«Ecco come si taglia il finanziamento ai partiti»

Cambiare il metodo di finanziamento pubblico dei partiti, ridurne “drasticamente” l’entità e garantire al massimo la trasparenza. Il Pd, con il segretario Bersani, anticipa i suoi passi per rispondere alle tante sollecitazioni che, strumentali o meno, arrivano ai vertici del mondo politico per fare un po’ d’ordine nella complicata materia della vita e del funzionamento dei partiti. Cambiare il metodo di finanziamento pubblico dei partiti, ridurne “drasticamente” l’entità e garantire al massimo la trasparenza. Il Pd “prende il toro per le corna” e anticipa i suoi passi per rispondere alle tante sollecitazioni che, strumentali o meno, arrivano ai vertici del mondo politico per fare un po’ d’ordine nella complicata materia della vita e del funzionamento dei partiti. Il Partito democratico presenterà domani una sua proposta di legge. A confermarlo è stato lo stesso leader del Pd Pier Luigi Bersani. Non sarà un articolato vero e proprio, che sarà studiato nel dettaglio, ma solo linee guida sulla base delle conclusioni del gruppo di lavoro ‘ad hoc’ creato alla Camera. Per domani mattina è in programma una …

Reichlin: "I giovani rialzino la testa e ritrovino le ragioni dell'Italia"

Contributo di Alfredo Reichlin per il 25 aprile. Durante la Resistenza, il popolo si sentì protagonista e i suoi diretti rappresentanti scrissero un nuovo patto di cittadinanza, la Costituzione repubblicana, fondata sul lavoro e garante di nuovi diritti. E’ con questi pensieri che io mi rivolgo ai giovani e li esorto a rialzare la testa come fecero i giovani di allora dopo il fascismo. Sono passati quasi 70 anni -una intera epoca storica- dalla liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista. Io ricordo bene quella giornata che segnò l’avvento di una nuova Italia. Un mondo soprattutto di giovani prendeva in mano il destino di un Paese coperto di macerie, ferito da migliaia di morti, umiliato dalla sconfitta in una guerra ingiusta e sciagurata, occupato da eserciti stranieri. E’ in queste condizioni che i grandi partiti popolari, i rappresentanti delle masse contadine ed operaie che fino allora erano state escluse dalla vita pubblica delle Stato post-risorgimentale, presero la guida dell’Italia e la portarono alla riscossa. In meno di dieci anni il Paese intero fu ricostruito, uscì dall’arretratezza del …

Bersani: "Cambia il vento anche da noi la vittoria socialista è un segno anche Mario ne tenga conto", di Goffredo De Marchis

La soddisfazione per il sorpasso di Hollande. La cautela per un ballottaggio che resta aperto anche se con un favorito molto vicino al Partito democratico. La preoccupazione per l’exploit della destra di Marine Le Pen che «però difficilmente viene imbarcata dai gollisti». Ma al fondo Pier Luigi Bersani si dice convinto che le presidenziali francesi cambieranno le politiche dell’Europa.E che saranno una svolta anche per quelle italiane: «Se Hollande arriva all’Eliseo la piattaforma concretissima e non ideologica dei progressisti europei che abbiamo sottoscritto a Parigi, deve diventare una piattaforma per l’Europa. E per Monti». Lei crede al vecchio slogan per cui quando gira il vento in un Paese del Vecchio continente, quel vento arriva anche in Italia? «Sì, ci credo. Il voto francese, quello dei land tedeschi e le prossime amministrative italiane possono segnare un mutamento delle opinioni. E se davvero gli equilibri verranno stravolti, noi ci attrezziamo a prendere quel vento. A interpretarlo». Significa che nel Pd scatterà la tentazione di correre alle urne con elezioni anticipate? «No, ho dato la mia parola. La …

"Restaurare il futuro?", di Ilvo Diamanti

IL “dopo-Monti” rischia di essere più vicino del previsto. Non perché le elezioni anticipate siano divenute probabili. Ma perché oggi è divenuto altrettanto improbabile l’ipotesi che Monti succeda a se stesso. Nelle ultime settimane, infatti, il calo di consensi verso il governo ha assunto proporzioni ampie. Superiori a 15 punti percentuali. Sarebbe sceso intorno al 50% secondo Ipsos, ma molto al di sotto secondo Demose il Cise diretto da Roberto D’Alimonte. Ciò segna la fine del singolare paradosso dell’esperienza di Monti, accompagnato da un alto livello di gradimento personalee verso il governo, ma da un elevato grado di insoddisfazione verso le politiche governative. Fino a ieri. Mentre oggi l’insoddisfazione verso i provvedimenti sembra essersi trasferita direttamente su chi ne ha la responsabilità. Dunque, su Monti. Le ragioni di questo rapido mutamento del clima d’opinione sono diverse. 1. In primo luogo, l’impatto di alcuni provvedimenti. La riforma del mercato del lavoroe dell’articolo 18. Ma soprattutto, a mio avviso, gli interventi sul sistema fiscale, in particolare l’Imu. Che colpisce direttamente il più tradizionale e diffuso metodo di …

Lettere dai partigiani "Il 25 Aprile dei ragazzi",di Paola Soriga

Le loro storie sono la nostra memoria. Le storie dei nostri nonni, che ci hanno raccontato quando magari non avevamo voglia di ascoltare, e che adesso non sappiamo dire quanto ci dispiace non potere più ascoltare. Le storie dei nostri nonni o dei nonni che ci siamo scelti, arrivate con una parola, con un libro, con una canzone. Come quella di Mario Bottazzi, partigiano romano, che sabato scorso, al liceo Avogadro di Roma, è stato contestato da un gruppo di studenti neofascisti, e per questo, proprio perché il tempo non è passato, dopodomani 25 aprile, dopo due anni di manifestazione a Porta San Paolo, i partigiani hanno deciso di tornare a sfilare. Per le strade. La suggestione di un mondo che non conosco se non attraverso le parole a me l’hanno data, a diciassette anni, i CSI. La scoperta di Beppe Fenoglio nei testi di La terra, la guerra, una questione privata. Della guerra, del fascismo, della Resistenza, sapevo quello che avevo studiato e letto e guardato a scuola e quello che avevo sentito in …

"Ieri il compleanno della senatrice Nobel per la medicina. Gli auguri del Presidente Napolitano", di Chiara Valerio

Rita Levi Montalcini ha compiuto ieri 103 anni. Giorgio Napolitano le ha mandato i più affettuosi auguri di compleanno. Lei ha festeggiato con un brindisi insieme ai suoi più stretti collaboratori. 103 è un numero intero positivo, è un «numero primo», il ventisettesimo per la precisione, ed è anche un «numero felice», il che significa che la somma dei quadrati delle sue cifre dà uno. Non che, da matematico, io sia particolarmente legata alla definizione di numero felice, tuttavia, poiché 103 sono gli anni compiuti ieri Rita Levi Montalcini, mi sento di poter festeggiare fin dalla definizione. 103 dunque è un «numero felice», molto. Ho incontrato Rita Levi Montalcini una sola volta, il 21 aprile del 2009, nella sua casa romana. Silvia Bencivelli, Costanza Confessore, Marco Motta e io l’allora redazione di Radio3 Scienza siamo andati a farle un’intervista in occasione dei suoi cento anni. Insieme a Rossella Panarese, il curatore della striscia quotidiana di scienza su Radio3, avevamo costruito la puntata (Voglio una Rita spericolata) intorno all’idea di un secolo di primati divisi tra …

"Giovani oltre i limiti- Fra sogni e trasgressioni a caccia d’identità", di Carlo Buttaroni*

Si affacciano alla vita scoprendone i drammatici conflitti e gli inevitabili negoziati, insieme alla distanza che separa le loro aspirazioni dalla realtà che si gli apre davanti. All’inizio li orienta la volontà di vivere svincolati da qualsiasi condizionamento, la pulsione a emanciparsi dalla condizione pre-adolescenziale; poi il bisogno di scoprirsi entità autonome, pensanti; infine la scoperta che la vita non può essere che un compromesso tra desideri e necessità. L’altra faccia drammatica della crisi è quella dei giovani che inciampano fra i detriti di sogni troppo precocemente infranti. Avvolti da un’atmosfera rarefatta, senza più alcun punto di riferimento, rassegnati a un deficit di speranza che li porta a vivere un eterno presente dove per usare le parole di Sartre bisogna scegliere tra non essere nulla o fingere quello che si è. In questo habitat malinconico, in cui l’interlocuzione con il prossimo sembra passare quasi esclusivamente attraverso i social network, i giovani provano a muovere i primi passi, alcune volte troppo timidi per essere efficaci, altre volte sotto forma di salti nel buio alimentati dalla crescente …