Giorno: 3 Giugno 2012

"Centrodestra in picchiata Grillo ormai tallona il Pdl Pd primo partito al 27,5%", di Roberto Biorcio e Fabio Bordigon

La pesante sconfitta subita, alle recenti amministrative, dalla ex-coalizione di centrodestra ha provocato un cambiamento degli orientamenti di voto impensabile fino a poche settimane fa. Il Pdl, in caduta libera insieme alla Lega, vede minacciato il suo ruolo di principale avversario del centrosinistra. Il Pd consolida il suo primato tra le forze politiche, ma non riesce ad attrarre nuovi consensi. A rendere più incerto il quadro politico concorrono l´aumento dell´astensionismo, la sfiducia verso i partiti e la progressione del Movimento 5 Stelle. I dati dell´Atlante politico di Demos confermano, inoltre, la netta flessione dell´apprezzamento per il governo nei primi mesi del 2012. Il Pdl e la Lega raccoglievano più del 45% dei voti nel 2008 (e ancora nel 2009): questo bacino di consenso appare oggi dimezzato (22%). La formazione di Alfano perde sei punti rispetto alla precedente rilevazione (17%), mentre molti ex-elettori del partito si collocano nella zona grigia – che si attesta al 41% dei potenziali elettori – dell´incertezza e della possibile astensione. Nel caso della Lega (4,6%), il peso elettorale si è ridotto …

"L'arte di ricostruire con le stesse pietre", di Paolo COnti

Si chiama «anastilosi». Gli esempi di Noto, Assisi e San Giorgio al Velabro «Ricostruire com’era e dov’era». Una frase che si è sentita spesso, di fronte alle macerie di torri e chiese, durante questo ultimo tragico terremoto. Espressione ormai abbastanza comune, usata per indicare una precisa scelta tecnico-estetica: riedificare, identico all’originale, un bene architettonico crollato dopo un terremoto, un bombardamento, o un attentato, come avvenne per San Giorgio al Velabro a Roma, chiesa fondata nel VII secolo: la sua facciata duramente ferita da una bomba di Cosa Nostra la notte del 27 luglio 1993 fu ripristinata dopo un lungo, pazientissimo lavoro. In realtà, «Com’era e dov’era» fu il fortunatissimo slogan scelto dal comitato presieduto dal grande critico d’arte Bernard Berenson, ideato dall’antiquario Luigi Bellini e che coinvolse Firenze, dal 1953 al 1958, in un grandioso progetto: restituire a Firenze il ponte Santa Trinita di Bartolomeo Ammannati (seconda metà del ‘500) distrutto dai nazisti in ritirata il 4 agosto 1944. Ci fu una mobilitazione internazionale. L’American Council of Learned Societies inviò preziosi libri antichi con fonti …

La linea del governatore «Case sfitte ai terremotati», di Francesco Alberti

Qui non passa il «modello dell’Aquila». Niente new town o casette prefabbricate per dare un tetto agli sfollati. La strada scelta è quella di pescare nel grande mare degli immobili sfitti per togliere al più presto dalla precarietà le 17 mila persone alle quali la doppia scossa del 20 e del 29 maggio ha reso inagibili le abitazioni. Un’idea che il presidente dell’Emilia-Romagna, il pd Vasco Errani, sta soppesando da giorni e che ieri ha reso pubblica, pur consapevole della delicatezza del tema. «La prima cosa da fare — ha detto il governatore durante l’incontro a Marzaglia con i tre leader sindacali, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti — è avere l’esatto numero delle case danneggiate. Poi scatterà la fase due: trovare una soluzione dignitosa e di qualità per la popolazione. L’idea, se ci sono le condizioni, è quella di utilizzare il patrimonio immobiliare sfitto, di cui stiamo già facendo un censimento». Un mare magnum, le abitazioni non affittate, di cui spesso non si conosce l’entità e il cui utilizzo, trattandosi di proprietà privata, …

"Il pagliaccio che ride ma dovrebbe piangere", di Eugenio Scalfari

Ce ne sono tante di questioni delle quali oggi bisogna occuparsi: la recessione mondiale che ormai morde dovunque e non solo in Europa e in America ma anche nei Paesi emergenti come la Cina, l´India, il Brasile, il Sudafrica; la corruzione presente ovunque vi sia il potere ed ha raggiunto con drammatica intensità perfino i vertici della Chiesa di Cristo; l´incapacità europea di darsi un governo e una linea di politica economica. E poi ci sono le questioni italiane dove il dramma e a volte la tragedia si mescolano con il “burlesque” determinando una miscela esplosiva e comica. Il “ridi pagliaccio, la faccia infarina” con dietro la maschera dell´attore che piange lacrime di dolore e di sofferenza meriterebbe d´essere oggi assunto come simbolo delle sventure nazionali che contengono una dose di comicità tale da configurare un personaggio mostruoso in preda a passeggere ma intense emozioni prive di qualunque punto di riferimento razionale. In questo ampio ventaglio di problemi partiamo dal più urgente che minaccia di sospingere tutti gli altri verso la catastrofe: la Spagna e …