Giorno: 3 Giugno 2012

Fioroni contro riforma scuola "Profumo sceglie strada sbagliata", da repubblica.it

Per l’ex ministro dell’Istruzione la priorità del sistema scolastico italiano è quella di combattere la dispersione e di garantire a tutti insegnamento di qualità non elitario: “Non serve la politica degli annunci”. La responsabile scuola del Pd: “Prima bisogna fare fronte a emergenze”. Non c’è bisogno “della politica degli specchietti” o di “interventi esclusivamente mirati a incentivare la competizione e garantire l’eccellenza per pochi”: “la Scuola italiana è una grande risorsa per il Paese e deve avere l’ambizione di essere per tutti di qualità”. A Giuseppe Fioroni, deputato del Pd ed ex ministro dell’Istruzione durante il secondo governo Prodi, non piace la riforma presentata dal ministro Francesco Profumo 1 che vuole dare maggiore spazio al merito e rendere i giovani italiani più competitivi a livello europeo. “L’emergenza rispetto all’Europa non è la certificazione del merito – ha sottolineato Fioroni-, ma la grande dispersione scolastica e la necessità di migliorare le competenze dei nostri studenti che sono sotto la media Ocse”. Le richieste dell’Europa. “L’Europa – prosegue Fioroni – ci chiede un sistema di valutazione serio …

“Lavoro e sicurezza, il modello emiliano è già ripartito”, di Massimo Franchi

Un viaggio discreto nei luoghi della distruzione. Nell’Emilia orgogliosa che vuole ripartire, ma in sicurezza. Cgil, Cisl e Uil dovevano essere a Roma a manifestare contro il governo. Hanno invece deciso di festeggiare la Repubblica venendo qua dove i lavoratori sono finiti sotto i capannoni e il lavoro rischia di scappare lontano. Hanno pranzato con gli sfollati e i volontari, hanno ascoltato e incitato i lavoratori e i sindacalisti locali, improvvisato comizi con il megafono di fianco ai camper e alle tende. Se il terremoto è stato quel «brutto lavoro che è stato», qui si vuole tornare al «buon lavoro che si è sempre fatto». L’orgoglio e il carattere delle genti di queste parti ha già fatto reagire l’intera popolazione: «Siamo tutti mobilitati». L’Emilia produttiva non è già più ginocchio. Si sta rialzando da sola. Ma farla ripartire «al più presto, ma solo in sicurezza» è l’imperativo. Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti partono da Bologna su un pullmino. Con le delegazioni ridotte all’osso scelgono di muoversi senza lampeggianti e con le scorte ridotte …

"Nel Pdl cresce l'insofferenza per le "pazze idee" di Berlusconi", di Amedeo La Mattina

Per la prima volta la seconda carica dello Stato interviene nelle burrascose vicende del suo partito. Schifani non entra nel merito (si riserva di farlo nei prossimi giorni), ma è molto preoccupato per le prospettive del suo partito, per le spinte centrifughe che rischiano di farlo esplodere in tante liste civiche. E’ preoccupato per le intenzioni e le parole di Berlusconi, come quella dell’altro ieri sull’euro. «Da quando sono stato eletto presidente del Senato mi sono sforzato di garantire un ruolo di terzietà ma questo non mi impedirà di manifestare una mia analisi politica sullo stato di salute del Pdl che sarà approfondita, critica ma anche costruttiva. Per questo ruolo di terzietà non ho partecipato ad alcuna riunione, convegno e congresso fatto eccezione per la direzione che ha eletto segretario Alfano verso cui esprimo stima e fiducia». Schifani sostiene il segretario che non riesce ad essere l’interlocutore di Casini, Montenzemolo e di quant’altri stanno lavorando per riaggregare il consenso che fu del centrodestra. E questo non a causa del segretario del Pdl. Per la maggior …

"Cittadinanza, una legge possibile", di Livia Turco

E’ una buona notizia la calendarizzazione in aula du proposta del PD per la fine di giugno della legge sulla cittadinanza. «Chi nasce e cresce in Italia è italiano» è una battaglia che il Pd ha condotto con grande determinazione e che intende perseguire fino al traguardo della modifica legislativa. La nostra è una battaglia che viene da lontano, il primo testo di legge di modifica (Turco, Violante, Montecchi) lo depositai personalmente nell’agosto del 2000 e raccoglieva l’elaborazione della Commissione per le politiche d’integrazione della Presidenza del consiglio dei ministri che il governo Prodi aveva insediato sulla base della Legge 40/98. Tale Commissione, presieduta dalla professoressa Giovanna Zincone, aveva promosso un’accurata ricerca e svolto un importante convegno (Febbraio 1999) che aveva riunito esperti, personalità politiche e religiose per discutere del tema della cittadinanza, con centrandosi in particolare sulla condizione dei minori. Negli anni successivi, prima l’Ulivo poi il Pd, hanno sempre rinvenuto in questo tema una priorità. In questa legislatura, fin dai primi mesi, l’iniziativa di Claudio Bressa, Roberto Zaccaria, Sesa Amici, Jean-Leonard Touadì e …

"Scuole inagibili Solo prove orali per l’esame di Stato", di Paola Benedetta Manca

Per le migliaia di studenti delle scuole emiliane danneggiate dal sisma, l’anno scolastico finisce qui. La data del 9 giugno, fissata per il termine delle lezioni, è stata cancellata con un colpo di spugna dal terremoto. Dai nidi alle superiori, la serrata è unica nelle province maggiormente colpite del Modenese, del Ferrarese e in qualcuna del Bolognese. Comuni come Cavezzo, Carpi, Medolla, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Sant’Agostino, Cento e Crevalcore. Verrà garantito solo lo svolgimento degli scrutini e degli esami di Stato (delle medie e delle superiori) e i ragazzi si troveranno a sostenerli all’interno di tendopoli o delle poche strutture scolastiche agibili, mentre diventa sempre più concreta l’ipotesi di ridurre l’esame alla sola prova orale, sull’esempio di quanto venne deciso all’Aquila dopo il terremoto. Niente esame scritto, dunque, già fissato dal Ministero per il 20 e 21 giugno. A confermare che il governo sta lavorando a questa soluzione, il sottosegretario all’Istruzione Elena Ugolini e il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, che è tornato a dare rassicurazioni su un inizio di anno …

"Il necessario rinnovamento", di Claudio Sardo

La drammaticità della crisi sta esasperando i paradossi italiani. Il terremoto dell’Emilia rischia di spezzare il Paese in due, di colpire al cuore una delle comunità più laboriose e solidali, e il nostro dibattito pubblico cosa ci offre? Una furiosa polemica sulla parata del 2 giugno. La crisi finanziaria torna a far tremare borse, banche e Stati, l’Europa continua a mostrarsi incapace di reagire con efficacia, e da noi che succede? Berlusconi strizza l’occhio a Montezemolo ritirando fuori l’elezione diretta del Capo dello Stato, in Parlamento le riforme istituzionali drammaticamente languono e a sinistra purtroppo il tema più alla moda è la lista civica (ovviamente, ognuno la intende a modo suo e con protagonisti diversi). Intanto la crisi sociale si fa più profonda. La paura del futuro sta persino cambiando alcuni tratti antropologici. Il disorientamento produce malessere, logora le relazioni comunitarie, spinge ancor più all’individualismo. Soli nella moltitudine. In fondo, soli anche nella ribellione. Forse è un altro paradosso che oggi i sondaggi esaltino Grillo, con tutto il suo carico anti-sistema e anti-euro, quando solo …

"Una leggina salva gli abusi alle falde del Vesuvio", di Gian Antonio Stella

Sotto il Vesuvio non ci vogliono pensare, agli scenari da incubo disegnati dagli esperti e a tutti i discorsi di questi giorni sulla prevenzione contro i disastri. Peggio: in Regione stanno discutendo su come rimuovere un po’ di vincoli nella «zona rossa». Bollata da qualche sindaco come «una legge criminale che ha ucciso l’economia».È dal 19 marzo 1944 che il vulcano appare a riposo. Quando la statua di San Gennaro, racconta l’ufficiale inglese Norman Lewis nel libro «Napoli 1944», fu portata nella cittadina di San Sebastiano al Vesuvio nascosta sotto un lenzuolo, di riserva, pronta a fermare la lava, come avvenne, nel caso non fosse bastato l’intervento del santo patrono ufficiale, appunto San Sebastiano. Fino ad allora, dall’Unità d’Italia il Vesuvio aveva già brontolato più o meno spaventosamente nel 1861, 1867, 1872 (quando era stato distrutto lo stesso paese di San Sebastiano), 1891-95, (quando si era formato il colle Margherita, 1895-99 (quando era nato il colle Umberto) e poi ancora nel 1906, quando era stata devastata Boscotrecase e infine nel 1929. Quelli che nel 1944 …