Giorno: 12 Giugno 2012

Hack: auguri dalla commissione Cultura della Camera

“I miei auguri ad una donna di valore, che alla Scienza, alla cultura e al sapere ha dedicato la sua vita. – così Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della camera dei Deputati, nel messaggio di auguri a Margherita Hack – Il suo rigore ed il suo impegno sono il segno di una Italia di eccellenza, destinata a non tramontare. La sua passione civile e politica non possono non essere di esempio e stimolo per i giovani. A lei gli auguri a nome di tutta la Commissione e il ringraziamento per quanto fatto sino ad ora.”

Siae. Pd, evidenti problemi di trasparenza, il Governo vigili

Concludere rapidamente l’indagine conoscitiva in commissione. “Dall’indagine conoscitiva sulla Siae, attualmente in corso nella commissione Cultura di Montecitorio, emerge una situazione inquietante in cui è chiaro un problema di trasparenza. La commissione Cultura non ha ancora avuto il nuovo statuto e non risulta chiaro neppure il sistema di relazioni contrattuali per i 1200 dipendenti su cui occorrerebbe intervenire rapidamente. Il Governo dovrebbe svolgere il suo ruolo di ente vigilante e prendere provvedimenti in merito ad un oggetto di contenzioso che non fa bene né ai lavoratori, né alla Siae. In questa situazione sarebbe necessario chiudere rapidamente l’indagine conoscitiva con l’approvazione della relazione per discutere, in tempi brevi, l’opportunità di istituire una Commissione d’inchiesta”. Lo dicono le deputate del Pd Manuela Ghizzoni, presidente della commissione Cultura, e Emilia De Biasi, segretaria di presidenza della Camera e deputata della stessa Commissione, dopo aver incontrato i rappresentanti dei lavoratori Siae che stamani hanno manifestato davanti a Montecitorio.

"I miei 90 anni tra le stelle", di Margherita Hack

Ho vissuto gli anni bui del fascismo ma poi l’Italia è rinata dopo la guerra. Mi ricordo le leggi razziali: la mia professoressa di Scienze, Enrica Calabresi, venne allontanata perché ebrea e si suicidò in carcere. Però, dopo 20 anni da incubo, il Paese si è rialzato. Ai giovani dico: affrontate la vita come una gara. Oggi compio novant’anno. Si può dire che ho vissuto quasi un intero secolo. Anzi, se mi guardo indietro e torno con la memoria fino ai racconti che mi faceva il babbo quando ero piccolina, mi sembra di aver vissuto più d’un secolo. Il babbo mi raccontava della miseria che c’era nel nostro Paese dopo la prima guerra mondiale, dei tanti disordini e degli scioperi continui che resero possibile l’avvento del fascismo. Tutta la mia infanzia l’ho vissuta sotto il fascismo, per la verità senza capire molto di quello che accadeva. Ricordo le ultime elezioni del ’29: un nostro conoscente ci raccontava che le schede erano semitrasparenti, quelle a favore del fascismo avevano un tricolore disegnato sopra, quelle contrarie erano …

"Coppie di fatto. Democratici al lavoro per superare il Far west", di Fabrizia Bagozzi

Coppie di fatto. Democratici al lavoro per superare il Far west «Non è accettabile che in Italia non si sia ancora introdotta una legge che faccia uscire dal far west le convivenze stabili tra omosessuali». Il passaggio centrale del messaggio che il segretario democratico ha inviato sabato al gay pride di Bologna non è una novità. Bersani aveva già detto una cosa simile all’indomani dell’uscita di Obama sul matrimonio gay. Questa volta non si è fermato lì, citando alcuni temi – divorzio breve, testamento biologico, cittadinanza per i figli degli immigrati – «su cui, da qui alle prossime politiche, si giocherà la nostra capacità di parlare al paese». Tutte classiche constituency della sinistra in un contesto, quello dell’orgoglio omosessuale, chiaramente orientato. Bersani tiene d’occhio la campagna elettorale (e magari anche le primarie). Al netto della cittadinanza, si tratta di questioni tradizionalmente sensibili in un partito nel quale una delle scommesse fondative è proprio la sintesi fra la cultura laica e quella cattolica. Messa a dura prova ai tempi della discussione del ddl sul testamento biologico …

Bersani: “Ambiente, qualità e innovazione: questa è l'economia verde”

“Siamo in una fase difficile e sappiamo che i nodi devono essere affrontati. Nella crisi il PD si muove per garantire governabilità senza poter governare”. Così il segretario Pier Luigi Bersani nel suo intervento conclusivo dei lavori della Conferenza nazionale sull’Economia Verde. Il segretario democratico ha ribadito di condividere la relazione di Stella Bianchi, responsabile Ambiente del PD, “di stare nel solco della sua relazione”. “Questa fase transitoria è difficile e complicata. E’ un po’ amaro leggere certi editoriali che i partiti non sostengono abbastanza questo governo: noi lo sosteniamo con lealtà, tutto l’impegno e la volontà necessaria. Invito gli editorialisti a venire con me e incontrare i militanti. Caricarsi di questo compito non è semplice, ma noi lo facciamo e vogliamo lavorare sul futuro organizzando le idee e i progetti. E le idee di cui si è discusso in questa conferenza oggi sono centrali del nostro progetto”. Quando si parla Economia Verde si parla investimenti a ritorno lievemente differito. Ma sebbene il ritorno sia certo è sempre necessario un piede di partenza in grado …

"Il senso del Pd per la ricostruzione", di Alfredo Reichlin

Speriamo che non sia troppo tardi. Ma, finalmente, il Pd ha cambiato passo. Non è partito da sé, dalle sue beghe interne, ma dalla enorme novità dello scenario reale che sfida la politica (e ben più della politica, sfida tutti: i vecchi giochi di potere come l’eterno trasformismo e qualunquismo italiano). Siamo in presenza di una cosa che riguarda il futuro del mondo nei secoli. Una cosa talmente inedita per cui fino a ieri non se ne poteva nemmeno parlare. Stiamo assistendo al fallimento dell’ordine economico mondiale in base al quale l’oligarchia dominante (la destra americana, e non solo) pensò di governare la mondializzazione consegnando un potere enorme ai cosiddetti mercati finanziari resi liberi di far circolare i capitali senza alcun controllo. Lasciandoli così liberi di decidere, in larga misura, dell’uso e dell’allocazione delle ricchezze mondiali. Il dato di fondo è questo. Non è la partitocrazia, pur con tutte le sue colpe come ci vogliono far credere. La chiacchiera politica fa ridere. Noi stiamo assistendo al fallimento dei gruppi dominanti e a un gigantesco dramma …

"La corsa della spesa pubblica: cresce di 40.000 euro al minuto", di Sergio Rizzo

Più lenti in tutto fra i Paesi europei, siamo invece imbattibili per velocità quando si tratta di spendere denari dei contribuenti. Dice la Commissione europea che fra il 2000 e il 2012 la spesa pubblica è aumentata di 250,7 miliardi. Al ritmo, calcola la Confartigianato, di 2 milioni 384.808 euro l’ora. Ovvero, 39.747 euro al minuto, 662 ogni secondo che passa. Tutto questo, ovviamente, compresi gli interessi che l’Italia paga sul terzo debito pubblico al mondo. Ma che influiscono fino a un certo punto. Tanto è vero che togliendo quella voce il ritmo di crescita si riduce di una manciata di monete, calando appena a 38.420 euro al minuto. Se il peso della spesa pubblica totale sul Prodotto interno lordo è salito in dodici anni del 5,5%, quella al netto degli interessi è lievitata del 5,1%, contro il 3,5% della media dell’eurozona. In Germania, per fare un paragone, è addirittura diminuito dello 0,6%. Da questi semplici dati si capisce l’urgenza di ridimensionare un fardello diventato ormai insostenibile. Ci rendiamo conto che non è facile, se …