Giorno: 18 Giugno 2012

"Rai, il governo che serve", di Vittorio Emiliani

Da cittadini e da abbonati dobbiamo augurarci che arrivino designazioni spedite dalle associazioni alle quali, con felice intuizione, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, ha chiesto due nomi da votare per il CdA Rai in Vigilanza. Si tratterebbe di una soluzione non partitica che anche le altre forze dovrebbero adottare per uscire da una palude altrimenti micidiale. Non si cambierà in tal modo il «governo» Rai che l’oscena legge Gasparri fa dipendere dall’esecutivo e dai partiti, ma se ne mitigheranno gli effetti disastrosi. Specie se per il Consiglio di Amministrazione si sceglieranno persone, oltre che oneste, capaci e competenti nella gestione di un’azienda tanto complessa. Il tutto in attesa, ovviamente, della indispensabile riforma della «governance», oggi lontana da ogni formula e garanzia europea. Certo, i conti rappresentano un problema-chiave per la Rai. È in grave crisi la raccolta pubblicitaria drenata, come ad altre tv generaliste, nelle forme più varie e insidiose. La Sipra, nel 2011, è rimasta sotto dell’8,2 per cento rispetto all’obiettivo di 1.050 milioni e il suo 2012 rischia di risultare anche …

“Afa nelle tendopoli. A Mirandola riapre parte del centro” di Francesco Alberti

Qualcuno si è «autosfollato» al mare, tra Rimini e Cesenatico, concedendosi qualche ora di relax prima di rientrare nelle tendopoli. Altri, approfittando delle verifiche d’agibilità effettuate dai vigili del fuoco, hanno recuperato abiti e oggetti dalle loro abitazioni lesionate. A quasi un mese dalla prima delle tre scosse superiori al quinto grado di magnitudo che hanno piegato questo angolo di Emilia (era il 20 maggio, le altre due il 29 e il 3 giugno), sono oltre 15 mila gli sfollati, centinaia le piccole e grandi aziende ancora ferme, moltissimi i centri storici transennati, per non parlare di scuole e chiese. I morsi del terremoto, stando alle rilevazioni dell’Istituto nazionale di geofisica, si stanno gradualmente riducendo sia come frequenza che intensità. Tra sabato e domenica, sono state una dozzina le scosse, tutte attorno a magnitudo 2, praticamente avvertite soltanto dai sismografi. Qui incrociano le dita, nessuno si azzarda a fare previsioni, anche perché, in queste ore, i maggiori disagi non provengono dal sisma, ma dall’afa. «Nelle tende si arriva anche a 50 gradi» afferma una signora …

Cinecittà: Ghizzoni e De Biase, un paradosso che pesa sulla cultura

Ornaghi apra un tavolo con le organizzazioni dei lavoratori. “Mentre il cinema italiano viene premiato a Cannes, si smantella il suo più importante centro produttivo. – lo dichiarano Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della Camera, ed Emilia De Biasi, Segretaria di presidenza della Camera e deputata della stessa Commissione, dopo la protesta di questa mattina dei lavoratori di Cinecitt à – È solo uno dei tanti paradossi che pesano sulla cultura italiana. Il cinema italiano vive successi internazionali e viene premiato per la qualit à , ma in patria non vi è alcuna prospettiva di sostegno ammodernamento del settore cinematografico, invece – proseguono le deputate – l ’ unico segnale chiaro è lo smantellamento. Chiediamo che il ministro Ornaghi apra un tavolo tra le parti – conclude la presidente Ghizzoni – a partire dalle organizzazioni dei lavoratori, affinché Cinecittà possa continuare ad essere una risorsa importante per il sistema culturale ed economico.”

"La «Carta dei diritti» fa fare al Pd un bel passo avanti", di Luigi Manconi

Lo dico subito e senza tentennamenti: considero il documento «Per una nuova cultura politica dei diritti» elaborato dal Pd un notevole passo avanti. Per argomentare questa affermazione, parto da una premessa fatalmente (e un po’ ignominiosamente) autoreferenziale. Un secolo fa, intorno al 1995, presentai al Senato due proposte di legge, rispettivamente sul testamento biologico e sulle unioni civili. L’iniziativa suscitò appena una certa curiosità: ma sul piano legislativo, va da sé, non se ne fece nulla. È un dato imprescindibile, credo, perché dà la misura, per un verso, di quali e quante resistenze incontri la volontà di legiferare su quelle materie; e, per altro verso, di quanto sia maturato l’orientamento dell’opinione pubblica e persino quello di una parte della classe politica tradizionalmente arretrata, se non sorda, rispetto a quelle istanze. Tuttavia, quell’esperienza di oltre tre lustri fa, ha anche un altro significato, che non riguarda solo la mia biografia. Militavo, all’epoca, in un partito che raccoglieva il 2-3% dei consensi così come mi era accaduto in fasi precedenti della mia vita (quando il consenso era …

"I frutti amari di un'economia senza controllo", di Carlo Buttaroni *

COSÌ L’ARRETRAMENTO DELLA POLITICA E LA LOGICA DEL PROFITTO HANNO PORTATO ALLA RECESSIONE Nel 1989, con la fine della guerra fredda, non c’è stato solo un cambio di equilibri nella geografia politica mondiale. Ha cominciato progressivamente a prendere forma un sistema economico nel quale il mondo è diventato un unico campo operativo. Questo processo ha preso il nome di globalizzazione. Un fenomeno che ha preso velocità e forza dal progresso tecnologico e dalle nuove scoperte in campo scientifico, e che si è affermato nella dissolvenza dei vecchi confini politici e delle barriere ideologiche che, sino allora, avevano condizionato anche i rapporti economici tra i diversi Paesi. In nessun’altra epoca gli attori in campo hanno avuto un raggio d’azione così ampio e una libertà così vasta. Come sia stata esercitata questa libertà, almeno dal punto di vista degli effetti che ha prodotto, è sotto gli occhi di tutti. E la promessa che il mercato globale si sarebbe autoregolato scevro da condizionamenti, trovando il suo punto d’equilibrio naturale, è stata drammaticamente mancata. La globalizzazione ha posto più …

"La beffa delle tasse “illegali” ecco la classifica degli atenei che chiedono più del dovuto", di Salvo Intravaia

“Fuori legge 36 università su 61”. E gli studenti ricorrono ai Tar L’UNIONE universitari l’anno scorso, proprio su questo argomento, ha conseguito una vittoria “pesante” in Lombardia. Su ricorso dell’Udu, il Tar della Lombardia ha infatti condannato l’università di Pavia a restituire agli studenti quasi 2 milioni di euro non dovuti. Un precedente che rischia di mettere in ginocchio l’intero sistema di istruzione terziaria in Italia. Se infatti — come appare probabile — altri atenei dovessero essere condannati a restituire il maltolto agli studenti, gli stessi potrebbero avere difficoltà anche a pagare gli stipendi. Il meccanismo è semplice: il Dpr numero 306 del 1997 stabilisce che l’ammontare complessivo delle tasse universitarie versate da tutti gli studenti iscritti non può superare il 20 per cento del Fondo di finanziamento ordinario erogato dallo stato. Un assegno che, col passare degli anni, viene utilizzato quasi esclusivamente per pagare gli stipendi a professori, ricercatori e personale non docente. Ma, sia per effetto dei tagli al Ffo imposti negli ultimi tre anni dalla riforma Gelmini, sia per il continuo incrementare …

"Esodati, il governo pensa a un decreto", di Francesco Semprini

Pressing di Franceschini (Pd): “Poi potremo approvare la riforma sul lavoro” «Parto con un animo più sereno», aveva detto Mario Monti alla vigilia del vertice dei G-20 in Messico. Sereno ma non troppo. Mentre l’attenzione dei leader del Pianeta è rivolta alle elezioni in Grecia, il premier non perde di vista la situazione interna. Nella mente del professore c’è una data precisa, il 28 giugno: in agenda il prossimo Consiglio europeo. Monti lo ha detto, vuole sbarcare a Bruxelles con la riforma del lavoro in tasca, altrimenti il rischio è «perdere punti» in termini di credibilità. Rischio che cresce, stando agli ultimi sviluppi. Nella fase attuale la questione è prettamente politica, avverte Gianfranco Fini, visto che «non ci sono ostacoli procedurali o regolamentari». Secondo il presidente della Camera è necessario «contrariamente a quanto accaduto fino ad oggi, che Pdl e Pd, condividano la necessità» della riforma. Condivisione che appare assai incerta. Per il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, devono essere sciolti due nodi cruciali quello degli ammortizzatori e degli esodati. …