Giorno: 27 Giugno 2012

"La destra irresponsabile", di Pietro Spataro

Sull’Europa non soffia un buon vento. Le incertezze che avvolgono il vertice Ue di domani si ripercuotono su ogni Paese e richiedono a tutti un robusto senso di responsabilità. In Italia purtroppo le cose sembrano andare in un’altra direzione. Si stanno addensando nubi pesanti su Palazzo Chigi. La minaccia, ancora una volta, viene da destra. Il ritorno sulla scena di un aggressivo Berlusconi rischia si far saltare il fragile equilibrio della «strana maggioranza» che sostiene Monti. Sono troppi gli strappi che si fa fatica a pensare che si tratti solo di un movimentismo tattico. Il Pdl è ormai lacerato da tensioni e conflitti che nessuno riesce più a tenere la barra dritta, figurarsi un segretario che agisce sotto la tutela del suo ingombrante predecessore. Sono molti i segnali che disegnano questa strategia di guerriglia politica. Anche ieri dopo il pranzo con Monti, nonostante abbia assicurato il sostegno, Berlusconi non solo ha lanciato quella pesante accusa («dal premier una indeterminatezza assoluta») ma con i suoi è stato più netto ricordando che l’elettorato del Pdl apprezzerebbe un …

Sisma: Deputati PD, lavoriamo per rendere efficace decreto

“Come deputati modenesi non possiamo che condividere le preoccupazioni e gli indirizzi illustrati da Monsignor Francesco Cavina Vescovo della Diocesi di Carpi e Mirandola. – lo dichiarano Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura alla Camera, Ricardo Levi, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, deputati del PD – In questi giorni abbiamo lavorato all’esame del decreto sul terremoto e stiamo traducendo in emendamenti la volontà di renderlo più efficace nel sostegno ai lavoratori, alle imprese e alla comunità tutta, ponendo la debita attenzione affinché il provvedimento sia potenziato per rispondere alle esigenze della popolazione e del territorio. Delle parole di Monsignor Cavina condividiamo le richieste e lo spirito: anche la politica ha un compito etico nel rispondere con forza e con responsabilità all’emergenza di una situazione senza precedenti che ha messo in ginocchio l’economia di interi territori colpiti dal sisma.” ****** SISMA: DIOCESI CARPI, ‘NO TAX AREA’ E’ UNA QUESTIONE ETICA OCCORRONO MISURE STRAORDINARIE STATO PER RIPRISTINO NORMALITA’ ”Difendere l’economia di un territorio e’ difendere la vita stessa delle persone, lo sviluppo sociale della comunita’, la possibilita’ …

Bilancio regionale, Vecchi: “tutte le risorse pro terremotati”

Previsti altri quarantasette milioni di euro da destinare all’emergenza terremoto. Un assestamento del bilancio regionale tutto incentrato sulle risorse da destinare alla ricostruzione del dopo terremoto, con l’istituzione di un fondo straordinario di circa 47 milioni di euro, per offrire “una risposta efficace alle esigenze e alla volontà di riscatto” delle popolazioni colpite dal sisma . E’ quanto è previsto dal progetto di legge di assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2012 e pluriennale 2012-2014 e della legge finanziaria collegata. Di seguito, la dichiarazione del consigliere regionale Pd Luciano Vecchi , nominato relatore dei due provvedimenti: «Nell’ambito dello sforzo straordinario che ci viene richiesto dal dramma del terremoto in Emilia-Romagna, facciamo la scelta di destinare tutte le risorse disponibili a favore delle persone, delle imprese e dei territori colpiti dal sisma. Oltre alle risorse nazionali ed europee destiniamo 47 milioni di euro complessivi, 25 dei quali per spese di investimento e altri 22 per spese correnti in un fondo regionale ad hoc, finanziato, tra l’altro, con i risparmi delle spese …

«Dolore e rabbia, la mia Ustica». Tutte le crepe nel muro di gomma, di Salvatore Maria Righi

Elisabetta, come Sally di Vasco, è una donna che non ha più voglia di fare la guerra. Elisabetta, come Sally, ha patito troppo, e ha visto cosa ti può crollare addosso. A lei è successo trentadue anni fa, nell’alba dell’estate e della sua giovinezza, mentre un aereo bianco e rosso spariva dai radar e veniva inghiottito, chissà come e chissà perché, nel blu del mare. Aveva 18 anni, Elisabetta Lachina, e la sua vita in un certo senso ha avuto un cedimento strutturale che, invece, nonostante quello che dicevano, non ha sicuramente avuto il Dc9 che è partito da Bologna, ma a Punta Raisi non ci è mai arrivato. Dal 27 giugno ’80 a oggi: tutti gli articoli dell’Unità La fotostoria dall’archivio storico dell’Unità Per questo anche oggi, come tutti gli anni, si daranno appuntamento lei e gli altri che sono sopravvissuti alla strage, che ha vittime dirette ma anche quelle indirette, ossia chi resta e deve rimettere insieme i pezzi, accarezzare i ricordi e trovare un po’ di pace. Ancora una volta a Bologna, …

"Il Vietnam dell'Europa", di Barbara Spinelli

Alla vigilia del vertice europeo di domani, l’economista greco Yanis Varoufakis scruta l’incaponita ottusità delle politiche con cui i governi dell’Unione pretendono di salvare la moneta unica, e si stupisce di fronte a tanto guazzabuglio dei cuori e delle azioni. Un’attesa quasi messianica di palingenesi si combina all’abulia dei politici, alla pigrizia mentale degli economisti, alla sbalorditiva mancanza di leadership. Ancora una volta siamo alla vigilia di un vertice definito cruciale. Ci sarà un prima e un dopo, decideremo cose grandi o fatalmente naufragheremo. In Italia, chi punta allo sfascio annuncia che Monti avrà fallito, se fallisce il summit: come se il guazzabuglio europeo fosse suo, come se le responsabilità di Berlusconi si dissolvessero in quelle del successore. Alcuni si esercitano a contare i minuti: l’euro non vivrà più di tre mesi, dicono, pensando forse che l’orologio stia fermo. Sono anni che i mesi di vita sono quasi sempre tre. È quello che spinge Varoufakis a fare due paragoni storici che impaurano a pensarci. Il primo rimanda alla crisi del ’29, e alla condotta che …

Guccini: "La solidarietà è una fabbrica sempre aperta" di Toni Jop

«Il concerto per l’Emilia ha dimostrato che su quel palco una terra si è guardata allo specchio senza vanità e senza ferire gli altri con un’identità chiusa o respingente». “Ma che bella cosa sì sono contento che sia andato tutto bene. Ma hai visto che roba? il sessanta per cento del cantautorato italiano stava lì l’altra sera. Ed era emiliano…divertente”. Prendetevi questo Guccini di buon animo, quasi allegro. L’avete visto oppure no sul palco dello stadio bolognese? Ha cantato seduto, accanto a una magnifica Caterina Caselli, all’inizio di un gran fiume di musica dedicata alle sofferenze di chi, in Emilia e altrove, sta patendo le pene dell’inferno, dopo il terremoto. Ci sono migliaia di persone che stanno in tenda 24 ore su 24, sole e afa mentre altre migliaia si danno da fare per tirar su mattoni antichi e capannoni nuovi, confortati dall’aiuto di tanti volontari venuti da tutto il paese. Tra polvere, sudore e canzoni, tira un’aria praticamente bella di un’Italia che la cronaca, non per colpa sua, non ha inquadrato nel corso degli …

"Una lira da scordare", di Massimo Gramellini

Mettono tenerezza i cittadini che chiedono la rottamazione dell’euro e il ritorno alla vecchia moneta. Non rimpiangono la lira, ma il tempo della lira. Quando le famiglie risparmiavano ancora, l’economia cresceva poco ma cresceva, e la svalutazione gonfiava gli affari. Fare un mutuo costava il doppio di adesso e l’inflazione viaggiava a due cifre, però i cinesi stavano dietro la Muraglia, gli slavi ansimavano dietro il Muro e i brasiliani e gli indiani esportavano solo miseria. Il mondo era un posto relativamente piccolo e ordinato che coincideva con l’Occidente. Ma se oggi tornasse la lira, di quel tempo tornerebbe soltanto lei. Insieme con l’inflazione a due cifre. I cinesi non andrebbero certo indietro, e nemmeno i brasiliani. In compenso noi andremmo al supermercato con la carriola: non per infilarci la spesa ma i soldi necessari a comprarla. Una pila di cartaccia che della vecchia lira conserverebbe soltanto il nome. Secondo i calcoli più ottimistici perderemmo in un giorno il 30 per cento del valore di tutto ciò che ci resta, diventando la replica della Germania …