Giorno: 24 Giugno 2012

"Chi vuole impedire il riscatto del Paese", di Claudio Sardo

Comincia una settimana decisiva per l’Europa e per i suoi cittadini. E non serve addolcire l’amara realtà: il vertice di venerdì a Roma non è andato bene. Sì, è stata pronunciata qualche parola in più sulla necessità di usare il Fondo salva Stati per sostenere i titoli pubblici dei Paesi debitori, sulla opportunità di rafforzare gli investimenti per la crescita, persino sulla cessione di sovranità indispensabile affinché un domani si possa mettere in comune il debito. Tuttavia, l’Europa ha bisogno di risposte urgentissime. E di interventi che abbiano un carattere risolutivo di fronte alla pressione dei mercati. Occorre dare nuove basi all’Unione monetaria. Ma tutto questo ancora non c’è. E non si risolve con soluzioni tecniche: c’è bisogno di una scelta politica di primaria grandezza e di portata storica. Il prossimo consiglio europeo sarà un crocevia. In gioco non c’è solo l’euro, come dicono alcuni irresponsabili: in gioco ci sono l’Europa, le condizioni di vita di milioni di famiglie, il nostro lavoro, i diritti conquistati da generazioni. Mario Monti, grazie alla vittoria socialista in Francia …

"Beppe Grillo e Berlusconi all'assalto del potere", di Eugenio Scalfari

C’è stato a Roma venerdì scorso il “quadrilatero” dei premier di Germania, Francia, Italia e Spagna. Tema: la sorte dell’euro e dell’Europa. Ma c’era stato qualche giorno prima a Ginevra un incontro di banchieri e industriali sullo stesso tema. Tedeschi, italiani, olandesi, spagnoli, inglesi, il fior fiore dell’economia reale e finanziaria. Spero che i lettori capiranno perché do la precedenza al “meeting” di Ginevra: registra in modo più autentico lo stato d’animo degli operatori, dei risparmiatori, della cosiddetta borghesia produttiva. Come era facile prevedere, i tedeschi ragionavano in modo completamente diverso da tutti gli altri e – questo è stato il fatto più rilevante di quel “meeting” – non sembravano affatto preoccupati di quanto sta accadendo in Europa e nel mondo. Le loro tesi si possono sunteggiare sui seguenti punti: 1. La Germania ha già fatto le riforme necessarie a trasformare l’economia rendendola idonea ad affrontare i problemi posti dalla globalizzazione. 2. In particolare hanno riformato il welfare e il mercato del lavoro, hanno aumento la competitività delle loro imprese, hanno accresciuto la penetrazione delle …

"La scuola non abbandoni i più deboli", di Marco Rossi Doria

Caro direttore, in pochi sanno che nel ministero dell’Istruzione c’è una meravigliosa biblioteca, che racchiude i tesori di 150 anni di scuola. Tra questi c’è un registro del 1944-45, di una scuola elementare di San Lorenzo, Roma. La maestra racconta nel diario di classe di tutti gli alunni che perde. Per fame, povertà, malattia. Della difficoltà di fare lezione d’inverno, con le finestre rotte dalle bombe. E della fatica di andare avanti tutti insieme. Sono pagine commoventi che raccontano un’Italia che è esistita. E che esiste ancora, per fortuna entro nuove condizioni. E’ un’Italia fatta d’insegnanti che ogni giorno entrano in classe, in mezzo a difficoltà più o meno grandi, e si rivolgono con fiducia ai loro alunni. Mantengono alta la speranza nel futuro operando con dedizione. E che fanno anche un’altra cosa che è forse la più preziosa per qualsiasi comunità. Distinguono ogni volta “il fare scuola” e, cioè, l’accompagnare i bambini e i ragazzi nell’apprendimento e nella crescita dal fatto che si può essere scontenti – come insegnanti e come cittadini – per …